Page 92 - bologna borghi
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  Santerno
  Torre Alidosi
FONTANELICE www.fontanelice.comune.bo.it
urp@fontanelice.provincia.bo.it
  NUMERI UTILI
  Comune
Piazza del Tricolore,2 .. 0542/92566
Biblioteca Comunale
Via Mengoni, 4/6....... 0542/92855
Carabinieri
Via Santerno, 48......... 0542/92595
Comune di Fontanelice Pro Loco di Fontanelice
    Fontanelice (1.936 abitanti) è situato nella valle del San- terno, a monte della vena del gesso, a 18 km da Imola, tra i comuni del Nuovo Circondario Imolese. L’origine di Fontanelice, come quella di altri centri abitati, affonda le sue radici nella preistoria, come si evince dai frammenti dell’età della pietra che aumentano nel periodo villanovia- no, etrusco, celtico e soprattutto romano. Nell’anno 554 sorse l’antico castello fondato dall’imolese Orazio Coralto, lascito del generale bizantino Narsete, dopo la battaglia vinta con i Goti invasori, originando il successivo sviluppo urbano, di carattere medioevale, ancora oggi evidente nell’impianto del centro abitato. Il nome di Fontanelice si ricollega sempre all’acqua, il suo simbolo storico. Secondo un’antica leggenda, datata 1364, un giovanotto di pianura si avventurò nella valle del Santerno, si addormentò ai piedi di un albero e fu svegliato da una ninfa del bosco, di cui si innamorò perdutamente. I due violarono le leggi della fore- sta, e per scampare a morte certa, potevano solo scegliere di reincarnarsi in un elemento naturale. Il ragazzo scelse di diventare una pianta di leccio, mentre la ninfa si tramutò in una sorgente sgorgante ai piedi del leccio: così accadde e da allora il paese si chiamò Fontana Elice.
PORTA DI FONTANA ELICE
L’arco è l’elemento architettonico che contraddistingue la porta di accesso a Piazza Roma, costruito nel 1842 in sostituzione dell’antica porta del castello di Fontana Elice. Fin dall’epoca medioevale il paese o Castello di Fonta- na venne circondato dalle mura con un unico accesso. La comunità prestò storicamente particolare attenzione alla conservazione delle mura e alla manutenzione della por- ta, simbolo del borgo. Anticamente, pare che davanti alla porta ci fosse un fossato piuttosto profondo, detto Rio della Porta. Alla sera veniva serrata per essere riaperta al matti- no, anche se non si hanno notizie certe circa il periodo di interruzione di questo rituale.
Negli ultimi tempi gli accessi al castello erano doppi: un’entrata di servizio, riservata al passaggio dei pedoni,
ed un’altra parallela leggermente più larga, ma insufficiente per il passaggio dei carri; entrambe erano situate circa nel punto dove sorge l’arco. Sia l’una che l’altra versavano in pessimo stato e necessitavano comunque di un’opera di restaurazione totale.
MUSEO ARCHIVIO MENGONI
Nasce da una donazione di Carlo Basile, erede dell’ar- chitetto fontanese, ed è stato inaugurato nel 2002 dopo un approfondito lavoro di inventariazione e catalogazione del materiale, promosso da diversi enti provinciali, comu- nali e regionali. Raccoglie ed espone documenti e proget- ti di Giuseppe Mengoni, donati al Comune dagli eredi dell’ingegnere-architetto fontanese, personalità di spicco dell’architettura italiana del XIX secolo, autore del progetto grandioso della Galleria Vittorio Emanuele II a Milano e della sede della Cassa di Risparmio in Bologna. L’archivio raccoglie oltre 1700 documenti progettuali prodotti dallo studio milanese dell’architetto: la parte più consistente è costituita da materiale di progetto, documentazione foto- grafica, cartografica e scritta, prodotti e utilizzati per la
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