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gine dell’Orto e Porta Modena. Il nucleo originario dell’o- ratorio accolse la Confraternita della Pietà di Crevalcore, istituita e fino a quel momento ospitata nella chiesa di San Silvestro. Modificato e restaurato verso la fine del XVI se- colo, al complesso venne aggiunta una quinta campata abbellita con decorazioni relativi ai quindici episodi della vita della Vergine. Degni di nota anche otto dipinti seicen- teschi, sopraelevati rispetto al coro ligneo, raffiguranti mo- menti della vita di San Lorenzo e dei quattro Evangelisti, oltre un meraviglioso murale della Pietà con i santi Nicola, Silvestro e Giovanni.
CHIESA DI SAN SILVESTRO
di campagna, luogo di svago e di caccia, circondato da un vasto parco di alberi secolari. Con un notevole cortile porticato dominato da un’imponente torre centrale, il Ca- stello presenta i tratti tipici dei palazzi bolognesi e ferra- resi dell’epoca. Nel 1858, il Castello di Palata e tutte le proprietà terriere dei Pepoli passarono ai principi Torlonia, riconosciuti tra i più grandi bonificatori d’Italia. Degli arredi interni, finiti sui banchi dei mercati dell’antiquariato, si sono salvate solo le porte in legno, laccate con motivi rococò. Recentemente gestito da enti privati, il Castello di Palata Pepoli ha subito gravi danni dopo le scosse di terremoto del 20/29 maggio 2012. La chiesa parrocchiale di Palata, dedicata a S. Giovanni Battista, fu fondata nel Cinque- cento dai Pepoli; il tempio fu tuttavia ricostruito nel 1883 e custodisce le opere della scuola pittorica bolognese dal Cinquecento al Settecento tra le quali: la Nascita di S. Giovanni Battista (S. Ricci, proveniente dall’Oratorio dei Fiorentini in Bologna), il S. Francesco d’Assisi, (F. Gessi), lo Sposalizio mistico di S. Caterina del Tiarini, il Crocifisso con la Madonna, S. Giovanni, la Maddalena e altri santi attribuiti a G.B. Ramenghi. Vi sono inoltre un S. Antonio di E. Graziani, un Battesimo di Cristo di B. Passerotti e un’A- dorazione dei Magi del XVII secolo.
CASTELLO E CHIESA DI GALEAZZA PEPOLI
Nella frazione di Galeazza Pepoli, ad una ventina di km in direzione di Finale Emilia, si elevava il Castello con la po- derosa Torre trecentesca fatta costruire da Galeazzo Pepo- li, gravemente danneggiati in diversi punti dagli eventi sismi- ci del maggio 2012 e ormai quasi del tutto irrecuperabili. Attorno alla torre sorse nel Cinquecento una villa che verso il 1870 fu rimaneggiata dalla famiglia Falzoni-Gallerani in stile neo-medievale. La parte antica del castello di Ga- leazza è stata fino ai giorni precedenti il terremoto sede dell’Associazione Culturale Reading Retreats in Rural Italy (Soggiorni di Lettura nella Campagna Italiana), ora trasferi- tasi nella campagna mantovana presso la Corte Eremo di Curtatone .
L’associazione organizzava concerti di musica classica e jazz, reading di letteratura, mostre d’arte, spettacoli teatrali e corsi di lingua. Nella chiesa di Galeazza, riaperta al pubblico il 1 luglio 2017, riposa il Beato Don Ferdinando Maria Baccilieri, fondatore dell’attiguo convento che dal 1862 ospita la Congregazione delle Serve di Maria, e un interessante museo dedicato alla figura del fondatore.
La chiesa dedicata al Santo Patrono, svettante nel sue ele- gante stile neogotico, e’ frutto del rifacimento operato agli inizi del Novecento, in sostituzione del preesistente luogo di culto risalente al XIV secolo. Fu arretrata e riposizionata con l’asse traslato di 90° rispetto al passato per ampliare la piazza e valorizzare dal punto di vista architettonico il Palazzo Comunale e la scultura bronzea intitolata a Mar- cello Malpighi (1897) su progetto dell’Ing. Gulli. La fac- ciata esterna è adiacente alla torre campanaria gotica, recentemente restaurata, recante l’iscrizione «Campanile istud quod fabricari fecit Ugucio Ugonis de Zamcharis in- ceptum fuit per comune Crevalcorii anno Domini 1421 et finitum 1424». La chiesa di San Silvestro ha ereditato diver- se opere della primitiva chiesa tra cui i frammenti di un pre- zioso affresco trecentesco raffigurante l’Incoronazione della Vergine, il San Silvestro opera di Giovanni Maria Viani, il Crocifisso in legno di fine XV secolo, il San Francesco stim- matizzato realizzato da Giacomo Cavedoni(1630-1635) e la splendida Adorazione dei Magi, tela manierista di O. Samacchini.
CASTELLO E CHIESA DI PA- LATA PEPOLI Proprietari di metà territorio dell’attuale Crevalcore, suddivi- so in 85 poderi, la potente casata dei Pepoli, per espressa volontà del Conte Filippo, nel 1540 re- alizzò una sontuosa dimora residenziale
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