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Centro espositivo, culturale e comunale di grande pregio, il Castello dei Ronchi era anche sede di feste e rievocazioni storiche, sorte con l’intento di divertire, incuriosire e stimo- lare la conoscenza di luoghi, personaggi e tradizioni del territorio. Tra le feste che erano ospitate qui si ricordano Quattro passi nel Medioevo all’inizio di maggio, L’Ottocen- to ai Ronchi a fine luglio, Crevalcore romana - Fondazione della città a fine settembre, tutte a cura dell’associazione Sèmper in baraca.
ORATORIO LA ROTONDA
A pochi chilometri da Villa Ronchi, sulla strada per Sammar- tini sorge l’Oratorio della Natività di Maria, detto La Ro- tonda, voluto da Maria Vittoria Caprara come ex voto per lo scampato pericolo del marito Conte Nicolò Caprara, caduto con la carrozza e i cavalli nella risaia Sammartini e uscito miracolosamente illeso. La Rotonda fu costruita tra il 1765 e il 1768 dall’architetto Fancelli, figlio dell’illustre pittore di figura e allievo del Dotti. L’oratorio è visitabile in occasione della Festa della Natività di Maria (8 settembre), occasione in cui vengono esposte le 8 tele originali di Ni- cola Bertuzzi oltre ad altre solennità dedicate alla Beata Vergine. L’oratorio circolare rappresenta una delle migliori testimonianze del rococò bolognese, ben conservate nel tempo, nonostante i numerosi passaggi di proprietà della villa.
MUSEO DEI BURATTINI
Museo dei Burattini
Sorge a Crevalcore il museo dei burattini più piccolo del mondo, strettamente legato alle tradizioni della commedia dell’arte e della pianura bolognese e intitolato alla memoria del burattinaio crevalcorese Leo Preti (1903-1969) erede di una famiglia di burattinai di numerose generazioni. Nel complesso si contano 65 burattini, circa un centinaio di abi- ti di ricambio, una dozzina di cartonaggi, numerosi pezzi di attrezzeria e un centinaio di scenografie di ottima fattura dipinte dallo scenografo Otello Giovanoli e dal burattinaio ferrarese Ernesto Palamede Testelli. Sono presenti inoltre tre teatrini completi con frontone dipinto, locandine, volantini e registri - mastro a partire dal 1886. La collezione, di pro- prietà del figlio di Leo Preti, è conservata a cura e a spese del Comune di Crevalcore..
MUSEO DELLA PACE
Il Museo della pace Guido Mattioli di Crevalcore ospita una raccolta di reperti della prima guerra mondiale, donata al Comune dal collezionista Guido Mattioli, che li raccolse nella zona del Carso con grande passione, durante il de- cennio tra il 1959 e il 1969. Nello scenario carsico, teatro
degli scontri più cruenti della Grande Guerra, Mattioli ha raccolto un patrimonio di reperti bellici e oggetti di vita quotiiana, come foto di caduti, lettere, ecc. Gravemente danneggiato dal terremoto, il museo ha trovato, a partire dal novembre 2017, una nuova collocazione all’interno del Centro Culturale Melò, dove i reperti sono stati riorganizza- ti e arricchiti con nuovo materiale.
TEATRO COMUNALE
Storico teatro provinciale, progettato da Giacomo Monari allievo di Ferdinando Galli Bibiena, il cui nome è legato all’attività dell’Accademia degli Indifferenti Risoluti (1648). Decaduto il vecchio teatro, nel 1874 ne fu realizzato uno nuovo. La decorazione fu affidata al crevalcorese Gae- tano Lodi, abile ornatista di corte dei Savoia, che aveva
Trattoria & Pizza
Sempre aperto a mezzogiorno Chiuso solo le sere di martedì e giovedì
Via Solferino 53 CREVALCORE (Bo) Tel. e fax 051 982209 339 2009077
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