Page 83 - bologna borghi
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 FIERE ED EVENTI
  MARZO
Festa di S. Giuseppe e Sagra della Raviola (19 marzo)
APRILE
CastenasoinCarnevale(7aprile) /CastenasoinTavola(13aprile) MUV I Pittori narrano Miti (14 aprile) / Festa di Primavera (2°WE di aprile)
MAGGIO
36° Fiessolana Festa delle Campane (Fiesso di Castenaso 5 maggio) 44° edizione La Camminata di Castenaso (12 maggio) Camminata della Legalità (23 maggio)
Notte dei Musei visita guidata animata con la contessa Gozzadini (18 maggio)
LUGLIO
FestadelleCulturedelMondo(CasaBondi perinfo:http://www.comune. castenaso.bo.it/vivi-castenaso/feste-e-sagre)
SETTEMBRE
64° edizione Festa dell’ Uva (12-13-14-15 settembre)
Festa della Birra XXIV° edizione MaranoFest (ultimo weekend di settembre / primo weekend di ottobre)
Festa contadina (Marano di Castenaso _ultimo weekend di settembre)
Giorno di Mercato: MERCOLEDI’ (Castenaso_Via dello Sport) MARTEDI’ (Villanova di Castenaso _ parcheggio casa S. Anna Via Tosarelli) Farmer’s Market: SABATO pomeriggio (Via Zappelloni) Mercatino del riuso di Castenaso (ogni 4^ domenica del mese)
  Chiesa Madonna del Pilar
Il 27 gennaio 1699 avvenne un fatto prodigioso: la Ma- donna parlò ad una fanciulla del luogo, Maria Maddalena Azzaroni e la notizia si sparse in un baleno. In quattro anni fu eretto il santuario che oggi ammiriamo, in sostituzione di un più misero oratorio. L’edificio è in stile barocco, il campa- nile, sul disegno del Gulli, venne eretto successivamente nel 1933. In questo Santuario 16 marzo 1822 furono celebrate le seconde nozze del compositore Gioacchino Rossini con il famoso soprano Isabella Colbran. I coniugi Rossini vissero per una decina d’anni in una villa adiacente alla chiesa, dove il Maestro compose opere come Semiramide e Gu- glielmo Tell. Di Villa Rossini resta oggi solo un caratteristico pozzetto.
MARANO
Nella frazione di Marano sorgono diversi siti storici degni di nota, tra cui alcune ville. Il luogo di culto prinicipale è la Pieve di San Geminiano, il cui impianto risale al XII secolo. La chiesa di origine romanica fu completamente distrutta nel XVI secolo dalle truppe di Cesare Borgia, detto il Valentino, condottiero, cardinale e arcivescovo, famoso per aver ispi- rato a Niccolò Macchiavelli la figura del Principe. L’edifico fu ricostruito in forme neoromaniche solamente nel 1929, conservando il campanile cinquecentesco.
Villa Marana, immersa in un bel parco, risale all’inizio del Seicento, probabilmente appartenente ai Padri dell’Orato- rio Filippini. E’ caratterizzata da un portico ad archi ribas- sati su pilastri quadrati al piano terra, dove trovano spazio affreschi raffiguranti episodi della Gerusalemme Liberata. All’interno ospita anche la collezione d’arte privata del Ma- estro d’orchestra Molinari-Pradelli. Villa Gozzadini fu eretta nel XVI secolo dall’omonima famiglia senatoria bolognese. Fu al centro degli scavi archoeologici, promossi dal Conte Giovanni Gozzadini, a cui si deve il rinvenimento di 179 tombe della civiltà villanoviana. La villa, gravemente rima- neggiata e attualmente in stato di abbandono, è un sobrio edificio padronale cinquecentesco con un corpo centrale a tre piani e due ali laterali con un pregevole balcone in ferro battuto che sovrasta l’atrio centrale; notevoli affreschi e ario- se pitture settecentesche impreziosiscono gli arredi interni. Villa Manaresi, ex villa Silvani, è nota anche come villa Pe- derzana, dal nome di Marcantonio Pederzani, ricco com- merciante di legnami che nel 1627 innalzò questa signorile residenza arricchendola con preziose pitture ed affreschi. In sua memoria nacque l’Oratorio di S. Matteo della Peder- zana, fatto edificare nel 1658 dalla vedova e dai nipoti. Si tratta di un semplice edificio seicentesco a pianta rettan-
golare con campanile a vela recante sulla facciata, come elemento decorativo, una formella in cotto raffigurante San Matteo con un angelo che regge il Vangelo.
MUSEO DELLA CIVILTA’ VILLANOVIANA
Il MUV - Museo e Centro di documentazione della civiltà villanoviana, ospitato nell’ex fienile del complesso rurale di Casa Sant’Anna a Villanova di Castenaso, sorge precisa- mente nel luogo dove, fra il 1853 e il 1856, il conte arche- ologo bolognese Giovanni Gozzadini scoprì e identificò le tracce della fase più antica della civiltà etrusca, sviluppatasi tra gli inizi del I millennio a.C. (Età del Ferro) e gli ultimi decenni dell’VIII secolo a.C., sino ad allora sconosciuta in Italia, a cui lo stesso conte decise di dare il nome di Villanoviana. Il MUV espone importanti reperti provenienti da scavi rinvenuti a Marano di Castenaso tra cui i corredi funebri di numerose tombe, con ogni probabilità di origine aristocratica. Il museo dispone di un percorso museale de- dicato alle stele che costituivano il corredo monumentale del sepolcreto di Marano. Si tratta di 8 segnacoli funerari in arenaria e calcare, alcuni dei quali, ascrivibili alla classe delle “Stele proto felsinee”, hanno forma rettangolare con disco sovrastante e presentano una complessa decorazione figurata a bassorilievo. Di enorme pregio è la “Stele delle spade” che non ha paragoni con le altre stele villanoviane ritrovate: raffigura un duello tra due guerrieri ed è sovrastata da un leone e altre figure geometriche. L’allestimento espo- sitivo è arricchito da suoni, video installazioni e postazioni interattive che accompagnano i visitatori nella vita e nei riti della civiltà villanoviana. Da maggio 2013 il MUV si è arricchito dei materiali dei corredi funerari appartenenti alle tombe 1,7,8 e 9 della necropoli orientalizzante di Marano. Da ottobre 2017 fino al 10 giugno 2018, il MUV ha ospi- tato la mostra permanente “Villanova e Verucchio: un’antica storia comune”, al fine di valorizzare il materiale e gli esplo- ratori delle rispettive necropoli.
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