Page 71 - bologna borghi
P. 71

 FIERE ED EVENTI
  AGOSTO
Festa dell’Ospitalità (per info: www.comunedicasteldicasio.bo.it) 31° Rievocazione Medioevale (17-18 agosto)
SETTEMBRE
Festa dell’Agricoltura (2° weekend di settembre)
OTTOBRE-NOVEMBRE
TartuFesta (2° weekend di ottobre)
DICEMBRE
Festa della Famiglia (19 dicembre) Giorno di Mercato: GIOVEDI’ (P.zza Kennedy)
  Chiesa S. Maria Assunta
ga 46 piedi, larga 23 e alta 18. Sovrasta l’altare maggiore un quadro di pregevole fattura rappresentante l’Assunzione di Maria Vergine al cielo in mezzo a un coro di angeli, attribuito alla scuola di Guido Reni. Originariamente l’altare maggiore era chiuso da una caratteristica balaustra in ferro con ornamenti di ottone, smarrita nei recenti anni Sessanta.
LA GAGGIOLA
Villa Gaggiola è un raro esempio di villa signorile risalente al XVII secolo. La casa ed il podere della Gaggiola ap- partenevano dal primo Cinquecento alla famiglia Sabadini che aveva molti possedimenti nella zona di Casola. Verso la fine del Seicento ai Sabadini subentrarono i conti Corti, patrizi modenesi e nobili bolognesi. Nel 1747 i conti Corti vendettero a Don Giacomo di Guglielmo Piemontesi tutte le loro proprietà in Casola, tra le quali il podere e il palazzo della Gaggiola.
L’edificio , di tipo padronale, è dotato di una pregevole torre seicentesca con coperto a quattro falde, il loggiato e il rosone in mattoni, tipico delle torri più tarde della media montagna bolognese.
PONTE DI CASTROLA
In una stretta della valle della Limentra Orientale, dove re- centemente fu progettata un’imponente diga mai realizza- ta, si trova questo scenografico ponte a schiena d’asino costruito nel 1850 su progetto dell’architetto bolognese Venturoli, importante via di passaggio per i viandanti e per i crociati bolognesi in procinto di imbarcarsi verso i porti toscani.
Il Ponte papalino di Castrola è uno dei più antichi nel terri- torio appenninico bolognese: risulta infatti già esistente nel 1096, anno a ci si fa risalire la prima crociata.
La sua esistenza è documentata da donazioni fatte pro ani- ma et utilitas pontis con le quali, chi non potendo partire per le crociate, ne voleva godere i benefici spirituali con offerte pubbliche. Nel 1370 venne distrutto da una piena del fiu- me e ricostruito in legno da due artigiani. Abbandonato al suo destino e minato dalle intemperie, oggidì il ponte versa in uno stato precario, sovrastato dall’incuria della natura.
BADI
Affacciato sul lago di Suviana, il borgo di Badi è ricco di testimonianze storiche e artistiche. Nella chiesa di San Prospero (XVII secolo) è custodito il quadro della Madon- na, detta dei Maremmani, e una tela tardo cinquecente- sca di scuola bolognese raffigurante Cristo tra i carnefici e Caifa, oltre una Via Crucis in terracotta del Seicento. L’oratorio romanico di Sant’Ilario, appartenente a Matilde di Canossa, originario dell’XI secolo e ricostruito nel Quat- trocento, conserva affreschi di scuola Toscana rappresen-
tanti un Sant’Ilario ed un Crocifisso. Sparsi attorno al borgo si trovano alcuni edifici rurali di valore architettonico come l’agglomerato di Ca’ Vecchia, con un bel portale decorato del 1500. A Massovrana si trova invece un piccolo nucleo con torre, a doppio cornicione in pietra, della seconda metà del Quattrocento, mentre il nucleo di Moscacchia, risalente al Trecento, è degno di nota per gli stipiti di alcune finestre scolpiti da simboli di fecondità. Oltre il Monte di Badi risiede un celebre castagno monumentale, millenario esemplare con una porta intagliata ad altezza d’uomo, go- liardicamente ribattezzato Osteria del Bugeon (all’interno del tronco è in grado di ospitare contemperaneamente una dozzina di persone!). Al 1200 risalgono le prime notizie sulla Fonte del Perio, sgorgante da una fontana di purissima acqua sorgiva, detta della salute, capace di far calare la febbre in un battibaleno.
LAGO DI SUVIANA
Il lago di Suviana è un bacino artificiale realizzato nel 1932, immerso in un ambiente ricco di boschi e sorgenti, alimentato dalle acque dei due Limentra, di Treppio e della Sambuca, e del fiume Reno. E’ collegato a due centrali idroelettriche, quella di Suviana, posta sotto la diga, e quel- la di Bargi, realizzata lungo le rive del lago. Situato ad una latitudine di ottocento metri, il bacino è compreso nel ter- ritorio del Parco regionale dei laghi Suviana e Brasimone, e offre ai camminatori un percorso segnato dal C.A.I. che consente un giro completo toccando vari punti di interesse. Il lago viene utilizzato non soltanto per la produzione di energia idroelettrica ma anche per attività balneari e per sport acquatici come windsurf, barca a vela e canottaggio, seppur in conflitto con una regolamentazione balneare ab- bastanza rigida. Attrezzato con vari punti di ristoro, è molto frequentato durante i weekend, meta di camperisti nelle aree-barbecue e per tutti gli amanti della natura.
 69











































































   69   70   71   72   73