Page 64 - bologna borghi
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NUMERI UTILI
Biblioteca
“Casa Della Conoscenza”
Via Porrettana 360.......051/598300 Comune
Via dei Mille 9 ............. 051/598111 Polizia Municipale
Via dei Mille 9 ............800253808
Comune Di Casalecchio di Reno Proloco Casalecchio Insieme Sei di Casalecchio Se...
CASALECCHIO DI RENO www.comune.casalecchio.bo.it
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Capoluogo dell’Unione dei comuni della valle del Reno, Lavino e Samoggia, è il terzo comune più popoloso (36. 517 abitanti) dopo il capoluogo e Imola dell’ ex provincia di Bologna. Il territorio di Casalecchio è diviso in due dal fiume Reno, e si estende ai piedi del Colle della Guardia, fiancheggiato parzialmente dalle colline dell’Eremo di Tiz- zano (Monte Capra) che costituiscono le pendici dei primi colli dell’Appennino Emiliano. L’etimologia di Casalecchio è Casaliculum, che in latino medievale significa piccolo ag- glomerato di case, mentre Reno è di derivazione tedesca e corrisponde a corso d’acqua. Storica meta di villeggiatura, con la perla del Lido sul Reno, era frequentata dall’aristo- crazia bolognese già dal finir dell’Ottocento, Casalecchio di Reno esce letteralmente distrutta dalla fine della seconda guerra mondiale, avviandosi così ad un rapido processo di ricostruzione. Nel tessuto urbano di Casalecchio di Reno sono recentemente sorti il complesso residenziale della Me- ridiana, con annessi ampi spazi di centri commerciali, ed il Centro Tecnico di Casteldebole del Bologna Football Club 1909 (ubicato al confine con Bologna) comprendente an- che il Centro Isokinetik, fiore all’occhiello dell’ortopedia e dei servizi di riabilitazione dell’atleta sportivo. Nel 2003 il Comune è stato insignito con la Medaglia d’Oro al Merito Civile da parte del Presidente della Repubblica.
EREMO DI TIZZANO
A far da contraltare al santuario di San Luca, l’Eremo di Tizzano sorge su un colle alto 243 metri s.l.m. e costitu- isce una micro comunità con 14 abitanti residenti. Eretto dai Monaci Camaldolesi tra il 1655 e il 1741, la chiesa, consacrata a San Benedetto, presenta uno stile barocco spoglio ed elegante, di monastica severità. Il complesso è composto da una navata unica, circondata da sei cappelle laterali collegate tra loro da stretti passaggi. L’opera d’arte più rilevante conservata al suo interno è un Crocifisso ligneo situato nella seconda cappella a sinistra, appartenente alla seconda metà del Cinquecento. Il Crocefisso è incastonato in una cornice marmorea a forma di croce alla cui base un reliquiario custodisce frammenti della Vera Croce ed altre reliquie testimonianze della Passione di Cristo. Nell’antica sacrestia sono conservati arredi di culto e tele attribuite a Gaetano Gandolfi e al Guercino, mentre sul lato sinistro si erge il campanile costruito nel 1724, un tempo abitato dal Priore. Nel 1799 la vecchia chiesa di Tizzano, intitolata a San Giovanni Battista, fu soppressa dall’ordine napole- onico e la chiesa dell’Eremo divenne una parrocchia, che ebbe così due santi protettori: San Benedetto, a ricordo della comunità monastica, e San Giovanni Battista, antico titolare. Nell’ampio prato sul retro, che un tempo ospitava ventidue celle per i Monaci Eremiti, ora esistono solo le mura perimetrali di due piccole abitazioni. Ogni anno la comunità religiosa di Tizzano celebra il Crocefisso dell’Ere- mo nella giornata del 3 maggio.
CHIESA DI SAN MARTINO
Fondato dai Frati Martiniani nel VII secolo ai piedi del Colle Monte Castello, il complesso, che originariamente comprendeva Chiesa e Monastero, fu distrutto dagli Ungari nel 904 e nel 937 ma fu presto ricostruito nel 1074. La costruzione, più volte ristrutturata nel corso dei secoli, deve l’attuale sistemazione al celebre architetto bolognese Edo- ardo Collamarini, che iniziò i lavori nel 1926. La chiesa fu inaugurata e consacrata nel 1937 dal Cardinale Gianbatti-
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