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Nacque nel 1672 come teatro privato di un’abitazione bor- ghese, casa Sgarzi, aperto al pubblico per rappresentazio- ni e balli. Divenne proprietà della Municipalità di Budrio nel 1802, e, dopo la parentesi napoleonica, fu assegnato al Consorzio dei Partecipanti, da cui il nome Consorziale. Al primo Ottocento risale il rifacimento interno in stile neo- classico, coincidente col periodo più fulgido del teatro con una fervida attività di spettacoli, specialmente nei periodi di Carnevale e della Fiera di S. Lorenzo. Utilizzato come al- loggio per militari durante la prima guerra mondiale, ospitò comizi, assemblee e fu adibito a sala cinematografica alla fine del conflitto. Per i gravi danni subiti durante la prima guerra mondiale, tra il 1924 e il 1928 fu completamente ricostruito con un impianto a campana, due ordini di gal- lerie rette da sottili pilastrini in ghisa e una terza gradinata centrale. L’inaugurazione avvenne il 6 ottobre 1928 con la rappresentazione della Gioconda di Ponchielli. Nel 1932 venne sciolta la partecipanza e il teatro passò nelle mani del Comune. Una ricca stagione teatrale viene organizzata ogni anno da ottobre a maggio con prosa, balletti, lirica, teatro per ragazzi e dialettale. Nel 2005 si è tenuta la ce- lebre esibizione dell’Orchestra Mozart diretta da Claudio Abbado.
MUSEO DELL’OCARINA
Allestito negli spazi annessi all’Auditorium e intitolato a Fran- co Ferri, fondatore con altri valenti budriesi della Scuola Comunale di Ocarina e a lungo promotore, sostenitore e collezionista di strumenti e documenti appartenenti alla sto- ria dell’ocarina budriese è dedicato all’originale flauto po- polare in terracotta, in grado di vibrare con diverse tonalità. L’invenzione dell’ocarina si deve all’ingegno del budriese Giuseppe Donati nel 1853 e la sua diffusione destò gran- de curiosità ed espansione anche a livello internazionale, (tanto da esser prodotta da budriesi emigranti a Londra e Parigi), amplificata dal concerto del primo gruppo ocarini- stinico budriese nientepopodimeno che al Moulin Rouge. Il museo illustra l’evoluzione di questo speciale strumento musicale, di forma ovoidale allungata, come una piccola oca senza testa, con un’imboccatura a lato e con il corpo scolpito da fori che, scoperti gradualmente mediante un leggero soffio nell’imboccatura, è in grado di estendersi fino all’undicesima nota. Centinaia i pezzi in esposizione, di varie dimensioni, con ampio risalto alle tecniche di co-
struzione e ai repertori musicali tradizionali, comprensivi di note bibliografiche compresa la storia dei gruppi ocarinisti- ci locali, che fin dal 1865, hanno portato Budrio agli onori del mondo. Ogni due anni (con cadenza dispari) si tiene in primavera il Festival dell’Ocarina, richiamando musicisti e appassionati da ogni latitudine.
MUSEO DEI BURATTINI
Allestito nell’anno 2000, contiene una vasta raccolta di va- rie e originali collezioni di burattini e marionette.
I materiali sono conservati in due sedi attigue: quelle del Museo (accesso via Garibaldi) e quelle della cosiddetta Casina del Quattrocento, (accesso dal cortile del museo stesso o da via Mentana).
Negli spazi affacciati su via Garibaldi sono esposte le col- lezioni Liliana e Marino Perani e Cervellati-Menarini (oltre 100 burattini della prima metà del Novecento e materiali di lavoro dei burattinai bolognesi). Nella Casina del Quat- trocento è presentata parte della collezione di Zanella- Pasqualini. Si tratta di ben 1.200 oggetti raccolti in oltre vent’anni di appassionata ricerca sul teatro di animazione italiano e asiatico: testimonianze dell’importante tradizione regionale, una ricca collezione di marionette, (alcune delle quali hanno dignità d’opera d’arte), pupi siciliani del primo Novecento e un antico e rarissimo pupo napoletano.
Nel cortiletto che collega la sede di via Garibaldi con la Casina del Quattrocento si organizzano, durante la stagio- ne estiva, rassegne di spettacoli ed attività culturali.
VILLE DI BAGNAROLA
58 Bologna Sagre e Borghi
La paludosa Balnearola, una volta bonificata e divenuta floridissima, diviene meta eletta per erigere grandiose re- sidenze di campagna da parte del le più prestigiose fami-