Page 116 - bologna borghi
P. 116

 MONTE SAN PIETRO www.comune.montesanpietro.bo.it
urp@comune.montesanpietro.bo.it
    NUMERI UTILI
  Comune
Piazza della Pace, 2 ..051/6764477
Biblioteca Comunale
Piazza della Pace, 4 .. 051/6764437
Polizia Municipale
Piazza della Pace, 2...051/6761708
Comune Di Monte San Pietro Monte San Pietro è Una Comunità Viva Pro Loco Monte San Pietro
     Badia
Il territorio sparso di Monte San Pietro (10. 972 abitanti) è attraversato da sud verso nord dal torrente Lavino, nella cui valle si delineano sulla sponda sinistra i principali centri abi- tati, (il capoluogo municipale Calderino, Monte San Gio- vanni, Oca, Badia, Monte Pastore) mentre risalendo la valle del torrente Landa si incontrano i borghi di San Lorenzo in Collina e San Martino in Casola. La prima menzione del nome Monte Sancti Petri, (che attesta l’anzianità della de- dica del Monte al Principe degli Apostoli), appare nei do- cumenti del Trecento nel vicariato di Savigno, poi diviso in due con la nascita del vicariato di S. Lorenzo in C. e Monte S. Pietro. L’intero territorio comunale è testimone di una lun- ga tradizione vitivinicola: le colline tra le valli del Reno e del Samoggia ospitano i vigneti dei Vini DOC dei Colli Bolognesi, catalogati nelle varie sottozone: Colli Bolognesi, Monte San Pietro e Castelli Medioevali, con il Pignoletto in testa. Monte San Pietro, oltre a far parte all’Associazione Nazionale Città del Vino, (in settembre ricorrono le “Nozze d’Oro” con la 51° Sagra del Vino) aderisce anche alla rete italiana di Città del Castagno, ricco di rinomati castagneti nella zona di Monte Pastore. Inoltre, è tra i comuni eletti della Strada dei Vini e dei Sapori “Città Castelli Ciliegi”, trionfo enogastronomico di ciliegie, susine, patate, funghi, tartufi, marroni e miele disseminati lungo i confini dei borghi tra Bologna e Modena.
CHIESA DI S. MARIA ASSUNTA
Sulla strada per Amola a 334 m sul livello del mare sorge la Chiesa di Santa Maria Assunta, di cui si fa menzione a partire dal Trecento, che accoglie due preziosi esempi dell’arte bolognese: la Via Crucis di Mauro Gandolfi (14 opere dipinte ad olio su tela del 1793) e un organo a can- ne di Pietro Agati del 1757. Al suo interno si conservano an- che tre tele del Guardassoni, fra cui la Madonna Assunta in fioriera del 1858 benedetta da Papa Pio IX. Il campanile, ricostruito nel 1946 dopo i danni subiti durante la seconda guerra mondiale, mantiene le linee architettoniche originali.
PIEVE DI SAN LORENZO IN COLLINA
Tra il IV e il VI sec. d. C. sulla som- mità dell’altura che sormontava l’abitato sorse la Plebs Sanctj Lau- rentij in Colina. Dall’elenco delle chiese del 1300 sotto la diocesi di Bologna, si ap- prende che erano assoggettate al suo plebanato 17 chiese. Nel XV secolo venne
meno il sistema delle pievi e San Lorenzo decadde: nel 1474 papa Sisto IV ne concesse il giuspatronato ai conti Grassi a patto che ripristinassero la chiesa e la canoni- ca a rischio-crollo. A questa fase risale l’aspetto attuale della chiesa, con facciata a capanna, rosone e chiostro rinascimentale. La chiesa era stata affrescata con dipinti di raffiguranti la Vita di san Lorenzo che furono tuttavia can- cellati nel 1780 durante un ammodernamento dell’interno dell’edificio al gusto barocco. Nell’oratorio del Castello di Capramozza si trovava una statua lignea duecentesca della Madonna in legno d’ulivo, unico esempio di scultura lignea duecentesca del contado bolognese. Il secondo fine settimana di settembre si celebra la festa della Madonna del Castello con la discesa, in solenne processione, della statua della Vergine dal castello alla chiesa plebana, ove risiede tre giorni. L’oratorio del castello, fondato nel 1159, sopravvisse fino al XIX secolo, ma fu distrutto dal terremoto di Bologna del 1929, per essere infine successivamente ricostruito nelle sue forme attuali nell’anno 1952.
 114 Bologna Sagre e Borghi
  Sagra del vino dei colli bolognesi
















































































   114   115   116   117   118