Page 113 - bologna borghi
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MOLINELLA www.molinella.comune.bo.it
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NUMERI UTILI
Comune
Piazza Martoni, 1 ...... 051/6906811
Biblioteca Comunale
Piazza Martoni, 19/E....051/6906860
Polizia Municipale
Via P. Fabbri, 5...... 051/6906814-15
Comune di Molinella Pro Loco di Molinella Succede a Molinella
Torre di S. Stefano
Molinella (15.595 abitanti) si estende nella bassa pianura bolognese ai confini con la provincia di Ferrara, con l’altitu- dine minore (8 m s.l.m.) di tutta la cintura metropolitana, ba- gnato dal fiume Reno, dal torrente Navile e dai canali Botte e Lorgana. Il paese è storicamente conteso tra lembi di terra ed acqua, frequente teatro di storiche inondazioni, ed il suo nome deriva dai tanti molini ad acqua che sorgevano sia lungo l’Idice che lungo il Po di Prunaro. Nell’immaginario collettivo recita un proverbio... “Molinella gente bella” : gente pronta alla lotta e allo sciopero, legata alla terra e al duro lavoro nelle risaie, nei campi e nelle officine: in sintesi l’epica figura delle Mondine e il profilo che ispirarono gli ideali sociali di Giuseppe Massarenti. Oggi come ieri, il suo territorio è legato ai tragici eventi di lotte sociali e poli- tiche come l’Eccidio di Guarda (1914) e i Fatti di Molinella (1949), oltre al filo di una secolare tradizione agreste, alla produzione di macchine agricole, all’artigianato, senza di- menticare prelibatezze culinarie locali come la torta di riso, la torta di tagliatelle e l’aceto balsamico bianco.
TORRE DI S. STEFANO
Si affaccia nel centro storico del paese la distinta Torre di Santo Stefano, simbolo di Molinella presente anche nello stemma comunale. Posta di fronte all’Auditorium, è quanto resta dell’antico castello costruito dai Bolognesi per difen- dere i confini verso Ferrara. Diede il primo nome al paese stesso che nel 1322 risulta citato come Torre di Santo Stefa- no della Molinella. Nel 1390 il castello e la primitiva torre furono distrutti dalle truppe di Alberto V d’Este, alleato di Gian Galeazzo Visconti. La Torre attuale fu riedificata sulle precedenti fondamenta e terminata verso il 1404. Origi- nariamente merlata, solo dopo il 1530 venne configurata con un tetto a quattro spioventi e di una guglia piramidale, culla per le campane dell’adiacente chiesa di San Matteo. Anticamente era stata adibita a carcere, tenuta da un capi- tano nominato a Bologna, mentre in seguito vi fu sistemato l’archivio comunale.
Dopo un accurato restauro risalente al 1982, è sede di mo- stre, eventi culturali, rassegne teatrali e musicali dal 1995.
TORRE CAMPANARIA-EX CHIESA DI S. MATTEO
Il centro storico del capoluogo è dominato dalla caratteristi- ca torre campanaria pendente, che affianca l’antica chiesa di S. Matteo risalente alla fine del Quattrocento, oggi adi- bita ad Auditorium.
La Chiesa parrocchiale fu costruita su di un più antico pic- colo tempio, come documentato da un disegno di Ignazio Danti del 1578, raffigurante un porticato a tre archi.
La costruzione del campanile iniziò nel 1727 ma, per la precoce pendenza causata dal cedimento del terreno, le cella campanaria fu eretta vent’anni dopo e, fortemente instabile, fu demolita nel 1909.
Fino alla sua chiusura la chiesa ospitava un pregevole or- gano del Traer (1670) e tele del Giusti e del Sordino. Dopo notevoli lavori di rifacimento esterni ed interni, (nel 1780 e nel 1794) si decise di demolire il porticato (1915). In seguito si ampliò ulteriormente il tempio, verso la fine degli anni Trenta, con una nuova abside e una nuova canonica. La chiesa è rimasta aperta al culto fino al 1971, anno dell’i- naugurazione della nuova sala parrocchiale. Nel 1992, dopo il crollo di un muro esterno, iniziarono i lavori di re- stauro. Nel 1999 fu alloggiata la biblioteca comunale , mentre nel 2000 fu inaugurato il nuovo Auditorium, caratte- rizzato per la particolare cura e raffinatezza del recupero, in armonia con le parti decorative dell’edificio religioso. La filosofia del restauro è stata definita anche in funzione dell’uso che ricopre l’Auditorium: eventi musicali, teatrali e convegni in genere sono ospitati nell’ampia sala, attrezzata con 170 comode poltroncine, tutte o in parte facilmente rimuovibili a seconda delle necessità.
MONUMENTO A GIUSEPPE MASSARENTI
La statua del Principe dei poveri è il monumento bronzeo intitolato nella piazza omonima a Giuseppe Massaren- ti (1867-1950), politico, sindacalista, sindaco cittadino e animatore delle lotte di braccianti e mondine a Molinella, luogo simbolo dei diritti dei lavoratori. Qui si trova l’opera realizzata dall’artista Luciano Minguzzi (1911-2004), ese-
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Vite Maritata