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 MINERBIO www.comune.minerbio.bo.it
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    NUMERI UTILI
  Comune
Via Garibaldi, 44 ......... 0516611711
Biblioteca Comunale
Piazza Dalla Chiesa, 1 .0516611766
Polizia Municipale
Via Garibaldi, 44 .........0516611781
Comune di Minerbio Pro Loco di Minerbio Sei di Minerbio Se...
     Rocca Isolani
Minerbio (8.752 abitanti) si estende a nord del capoluogo nella pianura bolognese, tra il torrente Idice e il canale Na- vile, lambito dal canale di bonifica Allacciante Circondario. Il suo territorio fa parte dell’Unione Terre di Pianura insieme ai comuni confinanti di Budrio, Granarolo dell’Emilia e Bari- cella. Il toponimo di Minerbio trae origine dall’antica Selva Minervese, dal nome della presenza in epoca romana di un tempio dedicato alla dea Minerva. Nacque ufficialmen- te nel 1231 per disposizione del podestà di Bologna, che vi stanziò 150 famiglie di origine mantovana a patto che ne bonificassero la zona. Agli inizi del Trecento fu conces- sa in feudo alla famiglia Isolani che la fortificò con una rocca più volte distrutta e ricostruita. Dopo il 1734, cessata la titolarità del feudo, seguì le vicende di Bologna. Fra il 1891 e il 1957 Minerbio ospitò una stazione della Tranvia Bologna-Malalbergo, intensamente utilizzata sia per il traf- fico pendolare fra la campagna e gli opifici bolognesi, sia per il trasporto delle barbabietole da zucchero, allora fra i principali prodotti agricoli locali.
ROCCA ISOLANI
ll complesso della Rocca Isolani, capolavoro dell’architettu- ra bolognese, risale al 1403 quando gli Isolani, nobile fa- miglia investita del feudo di Minerbio da parte dei Visconti per l’aiuto fornito nella conquista di Bologna, decisero di costruire una dimora che rispondesse a esigenze essenzial- mente difensive. Distrutta nel 1527 in seguito al passaggio dei Lanzichenecchi che marciavano su Roma, la Rocca fu ricostruita a metà del Cinquecento come dimora signorile, abbandonando la fisionomia militare che caratterizzava la prima costruzione. Testimonianza della più grande arte decorativa del XVI secolo, è uno straordinario ciclo di affre- schi, opera del più originale pittore del suo tempo, Amico Aspertini, che adorna tre ambienti della Rocca: la Sala di Marte, la Sala dell’Astronomia e la Sala di Ercole (i cartoni preparatori dell’opera sono oggi conservati al British Mu- seum di Londra). All’interno dello stesso complesso e accan-
Centro Storico
to alla Rocca sorge il Palazzo Nuovo, opera della metà del 500’ dell’architetto Bartolomeo Triachini, la cui facciata è caratterizzata dalla loggia passante, motivo ricorrente nelle ville bolognesi dell’epoca. L’ampio cortile che fa da cornice al complesso ospita l’elegantissima mole della torre Colom- baia, attribuita a Jacopo Barozzi, detto il Vignola. Risalente al 1536, la sua struttura a pianta ottagonale internamente presenta una scala lignea elicoidale e un complicato siste- ma di cellette studiato per accogliere oltre 3000 nidi. La torre subì gravi danni in seguito al terremoto del 1591, i cui lavori di restauro sono ricordati in una lapide.
CHIESA DI SAN GIOVANNI BATTISTA
Situata sulla via principale di Minerbio, emerge una delle più belle chiese del contado bolognese. La sua costruzio- ne originale risale al 1372, e venne eretta su disposizione testamentaria del suo primo giuspatrono Domenico Isolani, che il 15 giugno del 1369 dispose, attraverso la dettatura del proprio testamento, che entro 4 anni dalla sua morte il figlio Giovanni facesse edificare “in Minerbio” una chiesa, “per l’anima sua e degli ascendenti e discendenti suoi”. Il
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  Castello di san Martino in Soverzano















































































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