Page 102 - bologna borghi
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MALALBERGO www.comune.malalbergo.bo.it
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NUMERI UTILI
Comune
Piazza dell’Unità d’Italia, 2 ................................051/6620211 Biblioteca Comunale
Piazza Caduti della Resistenza, 2 ............................... 051/6620280 Polizia Municipale
Piazza Caduti della Resistenza, 1 ............................... 051/6620270
Fusione Baricella-Malalbergo Biblioteca di Malalbergo
Sei di Malalbergo Se..
Oratorio Palazzo Venturi
Malalbergo (8.061 abitanti) si estende nella pianura della Bassa bolognese nei pressi dell’argine del Reno e al confi- ne con la provincia di Ferrara. Il territorio fa parte dell’Unio- ne Terre di Pianura, ed include le frazioni di Altedo, il nucleo urbano più popoloso, Casoni e Pegola. Anticamente nota come Maletum, luogo malsano secondo alcune fonti, ricco di meli per altre. A Mal venne aggiunto Albergo, per la presenza di un antico Hospitale malmesso che accoglieva viandanti, mercanti e pellegrini, tappa intermedia verso Fer- rara e Venezia, funzione svolta dall’antico porto sul Navile. Una pista ciclabile lunga 14 km conduce fino ad Altedo, patria naturale dell’Asparago Verde IGP, coltivato su queste terre dai lontani anni Venti, indicazione geografica protetta dal 2003, festeggiato dalla Sagra ad esso dedicata, pro- tagonista assoluta con la 50° edizione in occasione delle ultime due settimane di maggio.
PALAZZO MARESCALSCHI
Costruito verso la metà del Settecento, Palazzo Marescal- chi è uno dei pochi edifici di valore storico scampati al bombardamento del 19 aprile 1945. Fu acquisito dal Co- mune nel 1911 ed al suo interno ospitò a lungo la locale Cooperativa di Consumo del Popolo. Interamente restaura- to e caratterizzato da una pregevole facciata, fu inaugura- to il 18 dicembre 1982. Oggi, nella sua nuova pubblica veste, è sede della Polizia Municipale, dell’elegante e ricca Biblioteca Comunale, oltre ad essere la sede del centro di aggregazione giovanile.
PALAZZO DELLA DOGANA
Fu innalzato nel 1583 dalla Gabella Grossa di Bologna come sede del Capitano del barcheggio del Porto di Ma- lalbergo con funzione di dogana tra lo Stato Pontificio e il Ducato Estense, collocandosi tra il corso del Canale Na- vile e il Canal Morto. Alle spalle del palazzo andava a morire il corso e la navigazione superiore del Navile tra Bologna e Ferrara. In questo tratto si trasbordavano merci e passeggeri su barche poste nel Canal Morto o Conca, un canale adiacente identificato dalla cartografia antica
come navigazione inferiore. Il traffico commerciale fu incre- mentato dall’inaugurazione nel 1775 del nuovo sostegno che permetteva una navigazione senza interruzioni con il Po di Primaro.
L’inglobamento del Ducato Estense nello Stato Pontificio ral- lentò inevitabilmente i traffici e l’importanza del palazzo, che tuttavia rimase un punto di riferimento a disposizione per facchini, commercianti ed operatori portuali. Fu ribat- tezzato popolarmente col nome di Casermone, quando divenne sede della Gendarmeria Napoleonica e della Guardia Nazionale, una volta cessata l’originaria funzione portuale.
L’edificio conserva sulla parete sud una settecentesca co- lonnina di marmo che serviva per la misurazione del livello delle valli circostanti, mentre sulla parete est campeggia una lapide del 1583 posta dalla Gabella Grossa.
PALAZZO VENTURI
Edificato nel 1874 su disegno di Francesco Sarti in località Bastia, è un tipico esempio di palazzo padronale voluto dal conte Cesare Scarselli. Nei primi anni del XX secolo divenne sede dell’azienda agricola di Brenno Venturi che adibì soltanto una piccola parte dell’edificio ad abitazione, utilizzando i vani come magazzini per lo stivaggio del riso e il ricovero degli attrezzi agricoli.
Nello stesso borgo sorge anche un piccolo oratorio, origi- nariamente dedicato a Santa Maria della Valle, fatto co- struire dalla famiglia Guastavillani che lo cedette insieme al resto dell’azienda agricola ai Scarselli. La dedicazione alla Madonna del Rosario risale invece ai primi anni del Novecento.
LA LOCANDA
La popolazione di Altedo l’ha ribattezzata Locanda Na- poleone, così soprannominata per le due storiche soste in loco del generale francese datate 3- 20 luglio 1796. Nacque per volontà del Conte Ferdinando Marescalchi nel Settecento, adibito prima ad osteria, e poi trasformato nel 1795 come stazione di sosta per la nuova Posta cavalli
100 Bologna Sagre e Borghi
Via Tombe