Page 75 - SAGRE E BORGHI MODENA
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MUSEI DI PALAZZO DEI PIO
Il Museo del Palazzo dei Pio si sviluppa nel piano nobile dell’antica residenza dei Signori di Carpi e presenta i prin- cipali tre nuclei collezionistici del Museo: le opere rinasci- mentali, la xilografia, la pinacoteca (di futura attuazione). Il percorso di visita offre, oltre a quello delle opere d’arte, anche un secondo livello di lettura, quello che si snoda nelle aree più prestigiose dell’intero complesso. Qui sono conservati importanti cicli affrescati, soffitti lignei e archi- tetture che, dopo un lavoro di restauro avviato negli anni Novanta e durato fino al 2007, che hanno restituito veste monumentale al Palazzo rinascimentale di Alberto III Pio.
PALAZZO DEI PIO
Il Palazzo dei Pio, visivamente unitario benché composto da edifici disomogenei per datazione e caratteristiche, è una struttura che si estende da est a ovest tra le due piazze principali della città. L’apparente uniformità è data dalla facciata principale di ponente che è costituita, oltre che dalla parte centrale rinascimentale, dalla aggiunzione estense degli anni Ottanta del Cinquecento a nord e dalle cosiddette “Stanze del Vescovo” a sud, a congiungere la parte centrale rispettivamente con la torre del Passerino a nord e col Torrione di Galasso o degli Spagnoli a sud. Il complesso è composto da differenti edifici databili fra l’età medievale e il XVIII secolo. Sorto come vero e proprio ca- stello fortificato, venne modificato e ampliato nel corso dei secoli con la costruzione di rocche, torri e torrioni unificati solo all’inizio del ‘500, con la definitiva trasformazione in dimora principesca ad opera di Alberto III Pio. L’edificio più antico è la Torre del Passerino (1320), quattrocente- schi il Torrione degli Spagnoli e l’Uccelliera. La Rocca Vecchia (1460) che si affaccia su Piazzale Re Astolfo, e la Rocca Nuova (1375) a nord furono legate al resto con la costruzione del Cortile d’Onore (1504) e della facciata su Piazza dei Martiri. Del periodo estense la Torre dell’O- rologio (1625/27), e la parte settentrionale della facciata (1582/89).
MUSEO DEL DEPORTATO
Inaugurato nel 1973 nelle sale quattrocentesche a piano terra del Palazzo verso il Torrione, il Museo al Deportato fu progettato per ricordare le vittime dell’olocausto nazista e per la presenza a Fossoli - a pochi chilometri da Carpi - di un campo di raccolta e smistamento.
La visita si sviluppa attraverso tredici sale caratterizzate da un’architettura sobria ed essenziale con pareti intonacate di grigio, su cui sono incise, in colore rosso, frasi di prigionieri tratte dalle Lettere dei condannati a morte della Resistenza europea.
In alcune sale sono incisi dei graffiti con disegni realizzati sul tema della deportazione da grandi pittori quali Longoni, Picasso, Guttuso, Cagli e Léger.
PALAZZO FORESTI
Fu costruito nel 1892 su progetto dell’ingegnere Achille Sammarini in stile neorinascimentale per Pietro Foresti, in- dustriale del truciolo e collezionista d’arte, che vi collocò la sua pregevole raccolta. La facciata è in mattoni stuccati e presenta due balconi con bifore ornati da elaborate terre- cotte. Di notevole interesse la bifora tardoquattrocentesca
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