Page 77 - SAGRE E BORGHI MODENA
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disposte in modo regolare, hanno la dimensione del brac- cio carpigiano (52,47 cm) che costituiva l’unità di misura locale prima del sistema metrico decimale. La distanza fra le lastre compone una griglia di 6, 8, 12 braccia e ricorda le misure usate per costruire la pieve e le case medievali che occupavano l’area del piazzale.
PIEVE DELLA SAGRA
La pieve di Santa Maria in Castello venne fondata nel 752/753 da Astolfo, re dei Longobardi; fu denominata “La Sagra” dopo la consacrazione ufficiale di papa Lucio III del 1184. L’edificio fu ricostruito in epoca matildica (tra XI e XII secolo) con le forme architettoniche e decorative di stile romanico, ancora oggi visibili su absidi e muri laterali. La facciata fu realizzata su progetto di Baldassarre Peruzzi dopo il 1503, quando la chiesa fu ridotta per volere di Alberto III Pio per costruire la nuova Collegiata nella piazza grande. Sul portale fu ricollocata la lunetta con la Croci- fissione, bassorilievo romanico di Nicola Pisano. All’inter- no, di notevole interesse, gli affreschi del XIII-XV secolo di ambito tardogotico, l’ambone marmoreo e il sarcofago di Manfredo Pio, opera del 1351 di Sibellino da Carrara. Adiacente alla zona absidale della Sagra si trova la Tor- re Campanaria,alta 49.50 metri, 117 gradini, 600 mila mattoni,costruita fra il 1217 e il 1221. La torre possedeva antiche campane trecentesce e quattrocentesche poi refu- se. Attualmente ne conserva solo tre: la mezzana fusa da Pietro Solani di Parma nel 1726 che porta le immagini dei Santi protettori di Carpi; la minore è del 1588; la grande è moderna.Attualmente non si effettuano aperture al pub- blico, come la tradizionale apertura notturna di ferragosto, poiché sono previsti interventi di consolidamento strutturale. La torre non è accessibile ai diversamente abili.
PORTICO LUNGO
Le scenografiche 52 arcate di fronte alla facciata del Pa- lazzo dei Pio formano la quinta dell’antico quartiere di Bor- gogioioso. Di origine quattrocentesca, come dimostrano le date incise sulle colonne e gli elementi goticizzanti delle facciate, agli inizi del ‘500 il portico fu uniformato con la decorazione di un fregio sugli archi, costituito da un cordo- lo tondeggiante sorretto da sfere. Le colonne presentano va- rie tipologie di zoccolo e di sezione del tronco, la maggior parte ottagonale, altre sono esagone, altre cilindriche. La parte settentrionale del portico, le ultime sette arcate, realiz- zata in piena età rinascimentale, presenta alcune differenze
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