Page 49 - SAGRE E BORGHI MODENA
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Jacopo Bassano, Correggio, Cosmè Tura, Tommaso da Modena, Lorenzo di Credi, Jacopo Palma il giovane, Dos- so Dossi, il Guercino, i fratelli Carracci, i primitivi emiliani e il celebre Trittico di El Greco. Ma le opere più celebri sono i due ritratti del duca Francesco I d’Este: il busto in marmo del Bernini e la tela di Velázquez. La galleria espone an- che oggetti antichi etruschi e romani, ceramiche, esempi del medagliere estense, strumenti musicali fra cui la famosa Arpa Estense. Altra pregevole raccolta è quella della Ban- ca Popolare dell’Emilia Romagna.
MERCATO ALBINELLI
Nel centro storico di Modena è da visitare lo storico Mer- cato coperto Albinelli, inaugurato nel 1931, dove è pos- sibile trovare tutti i prodotti tradizionali locali. Il mercato propone anche aperitivi ed eventi degustazione secondo un calendario programmato.
MONUMENTO A TASSONI
Nella piccola Piazza della Torre che si affaccia su via Emi- lia, è collocato il Monumento ad Alessandro Tassoni, il più celebre dei poeti modenesi, autore del poema eroicomico La secchia rapita, in cui con suprema ironia si narrano le contese medievali tra modenesi e bolognesi. L’arguzia del personaggio è ben rappresentata nella posa della statua, realizzata nel 1860 dallo scultore modenese Alessandro Cavazza.
MUSEO DEL DUOMO
Il Museo del Duomo di Modena raccoglie un ricco patrimo- nio costituito da opere d’arte, parati e suppellettili liturgiche, che testimonia la vitalità della Chiesa modenese nel corso dei secoli. Importante il lapidario con reperti dal cantiere di Wiligelmo, Lanfranco e dei Campionesi.
Il Lapidario, costituito già alla fine dell’800, integra il di- scorso storico-artistico del tempio, capolavoro della cultura romanica costruito dal 1099 dall’architetto Lanfranco con sculture del grande Wiligelmo, sulla tomba di San Gemi- niano, vescovo e patrono di Modena vissuto nel IV secolo. Raduna rilievi, sculture e iscrizioni d’età romana, medievale e rinascimentale, recuperati negli interventi al Duomo fra Otto e Novecento, rinvenuti in scavi o rimossi per moti- vi di conservazione; vi spiccano le “metope” romaniche, otto lastre a decoro del tetto scolpite da un seguace di Wiligelmo. Il Museo, inaugurato nell’anno giubilare 2000, racchiude il “tesoro” di straordinaria magnificenza, che van- ta suppellettili e arredi come l’altarolo portatile del XI-XII
secolo, l’Evangeliario romanico con coperta in argento e avorio, l’apparato in argento già sulla tomba del Santo, preziosi reliquiari, parati liturgici, gli arazzi con Storie della Genesi prodotti a Bruxelles fra il 1560 e il ‘70 e un’impor- tante quadreria.
MUSEO DELLA FIGURINA
Il Museo della Figurina è nato dall’appassionata opera col- lezionistica di Giuseppe Panini, fondatore, nel 1961, dell’o- monima azienda Panini assieme ai fratelli Benito, Franco Cosimo ed Umberto. Il museo è stato aperto al pubblico il 15 dicembre 2006, nella sede di Palazzo Santa Margheri- ta che ospita anche la Biblioteca Delfini, la Galleria Civica e l’Istituto Superiore di Studi Musicali O. Vecchi - A. Tonelli. I sei armadi del Museo, sei grandi album da sfogliare, ri- percorrono l’intera storia della figurina dagli antecedenti ad oggi: 2.500 pezzi tra stampe e oggetti originali, par- te del patrimonio del museo di circa 500.000 esemplari.
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