Page 140 - SAGRE E BORGHI MODENA
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ta corrisponde negli interni una ricchissima pittura murale, composta da trompe l’oeil e fregi in tipico stile barocco, opera in gran parte dell’artista francese Jean Boulanger (si vedano le spettacolari Sala della Fortuna, Camera dell’A- more, Camera delle Virtù estensi, Camera del Genio, oltre alla galleria e al salone delle Guardie, quest’ultimo affre- scato dai celebri Angelo Michelangelo Colonna e Agosti- no Mitelli). Degna di nota è anche la decoratissima Galle- ria di Bacco (1650-51[35]), con opere di Gian Giacomo Monti e Baldassarre Bianchi e gli affreschi del Boulanger raffiguranti la vita del dio romano del vino, presenti su tutte le pareti e anche sulla volta.
Nel grande Parco annesso alla residenza si trova poi la cosiddetta Peschiera Ducale (chiamata dai sassolesi “Fon- tanazzo”), una piscina circondata da finte rovine che sug- geriscono l’idea di un’antica città sommersa, e il viale pro- spettico che porta al Casino del Belvedere, dove si trovano le tempere raffiguranti dodici Ville di delizia degli Estensi.
TERME DELLA SALVAROLA
Le sorgenti termali della Salvarola, situate nell’omonima fra- zione, sono tra le più importanti in Italia. Note sin dall’età romana e frequentate dalla stessa Matilde di Canossa, fu- rono adibite a sorgenti termali solo nel 1884, anno in cui l’avvocato Luigi Rognoni vi fece costruire il primo albergo. La facciata in stile liberty delle terme, dell’architetto mode- nese Pietro Carani, risale al 1910.
PARCO DUCALE
Nonostante non possa più vantare una lunghezza di 10 km, come a metà Settecento, quando raggiunse la sua massima estensione, ancora oggi è il parco di maggiori dimensioni del territorio cittadino. Attualmente è fruibile al pubblico solo la parte di proprietà comunale, interessata da un importante progetto di riqualificazione ambientale e paesaggistica a partire dal 1990. La parte a ridosso del complesso ducale, compreso l’antico parterre dotato
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