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gli che dalla stazione di Carpi deportarono gli internati di Fossoli verso i campi di Auschwitz-Birkenau, Mauthausen, Dachau, Buchenwald, Flossenburg e Ravensbrück. Sul pri- mo diretto ad Auschwitz, il 22 febbraio, viaggiava anche Primo Levi Dopo la guerra il Campo è utilizzato a scopo civile: nasce a Fossoli “Nomadelfia” e, dal 1954 alla fine degli anni ‘60, si fonda il Villaggio San Marco per pro- fughi giuliani e dalmati provenienti dall’Istria. Il Campo e il Museo Monumento sono ora gestiti dalla Fondazione Fossoli che ha tra gli obiettivi la diffusione della memoria storica e la promozione della ricerca storico-documentaria sul Campo di Fossoli.
PALAZZO DEI PIO
Il Palazzo dei Pio, visivamente unitario benché composto da edifici disomogenei per datazione e caratteristiche, è una struttura che si estende da est a ovest tra le due piazze principali della città. L’apparente uniformità è data dalla facciata principale di ponente che è costituita, oltre che dalla parte centrale rinascimentale, dalla aggiunzione estense degli anni Ottanta del Cinquecento a nord e dalle cosiddette “Stanze del Vescovo” a sud, a congiungere la parte centrale rispettivamente con la torre del Passerino a nord e col Torrione di Galasso o degli Spagnoli a sud. Il complesso è composto da differenti edifici databili fra l’età medievale e il XVIII secolo. Sorto come vero e proprio ca- stello fortificato, venne modificato e ampliato nel corso dei secoli con la costruzione di rocche, torri e torrioni unificati solo all’inizio del ‘500, con la definitiva trasformazione in dimora principesca ad opera di Alberto III Pio. L’edificio più antico è la Torre del Passerino (1320), quattrocente- schi il Torrione degli Spagnoli e l’Uccelliera. La Rocca Vecchia (1460) che si affaccia su Piazzale Re Astolfo, e la Rocca Nuova (1375) a nord furono legate al resto con la costruzione del Cortile d’Onore (1504) e della facciata su Piazza dei Martiri. Del periodo estense la Torre dell’O- rologio (1625/27), e la parte settentrionale della facciata (1582/89).
PALAZZO FORESTI
Fu costruito nel 1892 su progetto dell’ingegnere Achille Sammarini in stile neorinascimentale per Pietro Foresti, in- dustriale del truciolo e collezionista d’arte, che vi collocò la sua pregevole raccolta. La facciata è in mattoni stuccati e
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