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d’Este fece costruire due grandi edifici con finalità sociali: nel lato settentrionale l’ospedale (sede di uno degli ospeda- li modenesi sostituito oggi da un moderno ospedale nella frazione di Baggiovara) e di fronte l’albergo dei poveri, inaugurato nel 1771, che un secolo più tardi fu trasformato dal comune di Modena nell’odierno Palazzo dei musei. La piazza era completata dal grande monumento equestre di Francesco III realizzato dall’abate carrarese Giovanni Antonio Cybei inaugurato nel 1774 e poi atterrato nei moti rivoluzionari del 1797.
Il palazzo ospita i più importanti musei della città. Vi si trovano il Museo civico d’arte, il Museo lapidario esten- se, il Museo Lapidario Romano, la Gipsoteca Graziosi e il Museo archeologico etnologico e la Galleria Estense, la Biblioteca estense e la Galleria Estense.
PALAZZO DI SANTA MARGHERITA
Il Palazzo di Santa Margherita si trova in corso Canalgran- de, in pieno centro storico, nel sito ove trovava posto antica- mente una chiesa dedicata a Santa Margherita. Utilizzato nel XII secolo come convento, è divenuto poi caserma; suc- cessivamente, dal 1874 è stato sede del Patronato dei Figli del Popolo. Ora ospita la Galleria Civica, la Biblioteca Delfini, il Museo della Figurina e l’Istituto Musicale Orazio Vecchi.
PALAZZO DUCALE
Il Palazzo Ducale di Modena è stato sede della Corte Esten- se tra Seicento ed Ottocento. Dall’Unità d’Italia, il Palazzo ospita la prestigiosa Accademia militare di Modena. La
sua costruzione fu iniziata da Francesco I d’Este nel 1634 e fu finita da Francesco V. Il Palazzo sorse su un preceden- te “Forte Estense” e la sua architettura fu creata anche da interventi di Bernini e Borromini. La maestosa facciata del Palazzo, alleggerita dal gioco cromatico dei marmi, è stata recentemente restaurata. Nel Salone centrale è degno di nota il soffitto, affrescato nel Settecento da Marco Antonio Franceschini con l’incoronazione di Bradamante, capostipi- te degli Este, già celebrata da Ariosto nell’Orlando furioso. Suggestiva testimonianza dello sfarzo della piccola corte modenese nel Settecento è il Salottino d’oro, il gabinetto di lavoro del duca Francesco III, che nel 1756 lo fece rivestire e decorare con pannelli rivestiti di oro zecchino.
Di fronte al palazzo si alza una statua dedicata all’eroe risorgimentale Ciro Menotti, mentre alle spalle si trovano i principali Giardini pubblici di Modena, anteriormente detti giardini botanici estensi.
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60 Modena Sagre e Borghi