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La provincia
di BOLOGNA
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Bologna Sagre e Borghi
Ponte di Vizzano
La provincia di Bologna, rinominata Città Metropolitana di Bologna dal 1 gen- naio 2015, è un complesso di 55 comuni incastonati tra la Toscana a sud, la “cugina” Modena a ovest, la nobile Ferrara a nord e l’antica Ravenna a est, dove 7 comuni dell’imolese sono già di diritto parte del suolo romagnolo.
Il territorio provinciale si sviluppa su tre assi geografici: quello pianeggiante (42,75%), che ha favorito gli insediamenti e l’urbanizzazione lungo la via Emi- lia, quello collinare ( 35,91%) con le dorsali del Contrafforte pliocenico e la Vena del gesso e quello della montagna (21,34%), le cui varianti appeniniche toccano i confini delle province toscane di Pistoia, Prato e Firenze a sud, Mo- dena e est ed Imola a ovest. Il paesaggio bolognese descrive la storia di un territorio e di un popolo che ha lasciato segni di civilta’, opere artistiche, mo- numenti storici collocati tra colline, montagne, tratti di pianure, riserve naturali, fiumi e laghi in una continuita’ armonica e suggestiva, con un’ alternanza di paesaggi differenti che offrono una ricchezza preziosa dal punto di vista cultu- rale, ambientale e turistico.
Si possono delineare quattro distinti itinerari naturali come la Valle del Samog- gia, la Valle del Reno, le Valli bolognesi e le Valli imolesi, tutte attraversate da fiumi, torrenti e corsi d’acqua che ne hanno contraddistinto la storia e lo sviluppo ambientale, culturale ed enogastronomico.
Bagnata dal Samoggia (53 km) e dal suo affluente Lavino, la vallata si snoda dalla pianura di Crespellano fino agli 817 m slm di Savigno, abbracciando tra gli altri, i comuni di Bazzano con la Rocca dei Bentivoglio, il borgo medievale di Castello di Serravalle e Monteveglio, col suo Parco Regionale dell’Abbazia, un’area naturale protetta costitutita da vigneti, ceraseti, boschi, sorgenti e una fioritura di bucaneve e orchidee che nobilitano gli aspri calanchi, su cui troneg- gia l’Abbazia di Monteveglio, eretta dopo la vittoria di Matilde di Canossa su Enrico IV, nota come battaglia di Sorbara, avvenuta nella notte del 2 luglio 1084. Dai sentieri e dai calanchi della Valsamoggia si possono ricalcare gli antichi tracciati dei pellegrini come la via Cassiola, o piccola Cassia, che permetteva di valicare gli Appennini e raggiungere Pistoia, Lucca e il versante tirrenico. Alla Valle del Reno e’ legata la storia ultrasecolare che va dagli antichi Etruschi, fino ai Celti e ai Romani. Con i suoi 211 km di lunghezza, il fiume Reno che in celtico vuol dire acqua che scorre, nasce in Toscana sul Monte delle Piastre fino a sfociare nel mare Adriatico, lambendo tutto il bolognese e le valli di Comacchio del ferrarese. Simbolo di sviluppo economico e fonte di sopravvivenza, il fiume costeggia tutta la via Porrettana fino a Casalecchio di Reno dove fu edificata nel XII secolo la Chiusa, (prima opera idraulica dell’e- poca), e il Canale di Reno per deviare le acque fino a Bologna allo scopo di nutrire i numerosi filotai da seta. Dalla casa-museo di Guglielmo Marconi a Pontecchio Marconi, alla casa estiva del grande pittore del ‘900 Giorgio Morandi a Grizzana Morandi, fino al Parco storico di Montesole, teatro dell’ec- cidio nazifascista del 1944, oltre alla superba Rocchetta Mattei del XIX secolo sulla ss Porrettana n.64: sono molteplici i motivi per una visita completa dalle varie sfumature, che puo’ concludersi con un rilassante salto alle Terme Alte di Porretta, e nei centri benessere locali per le salutari cure del corpo.