Page 68 - bologna borghi
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NUMERI UTILI
Villa Manusardi
Biblioteca Comunale
Via A. Costa 27......0542/668035
Comune
Piazza a. Cavalli, 15 ....0542/666122
Carabinieri
via Montanara, 74 .....0542/666016
Comune di Casalfiumanese Proloco Casalfiumanese
CASALFIUMANESE www.comune.casalfiumanese.bo.it
urp@comune.casalfiumanese.bo.it
Sorge lungo la valle del Santerno in una zona sopraelevata (125 s.l.m.) alle colture di albicocche e vigne, il borgo di Casalfiumanese, tra i dieci comuni del Nuovo Circondario Imolese. All’originario nome Casale venne aggiunto Fiuma- nese, data la vicinanza del Rio Salso, per distinguerlo dai tanti Casali, i Castelli della zona. Di origine medievale, il borgo sorge su una piccola altura dominante la media vallata, adiacente alla riva sinistra del Santerno. L’ingres- so al centro storico passa attraverso un arco fiancheggiato dalla Torre Civica, entrambi ricostruiti al termine della secon- da guerra mondiale. La maggior parte della popolazione (3.460 abitanti) è concentrata nel capoluogo comunale e nelle principali località di Sassoleone e San Martino in Pe- driolo, entrambi equidistanti dal cuore del paese (25 km).
CHIESA ROMANICA DI RIVIERA
Verso Borgo Tossignano, risalendo la via Montanara, è situato il Santuario della Madonna di Riviera, detta della Visitazione, (XIV secolo) eretto per volontà di Beato Giovan- ni Tadelli da Tossignano. E’ l’edificio di culto più antico di tutta la valle del Santerno, unica struttura conventuale della zona, che ha ospitato i Padri Serviti dal 1430 al 1652 . All’interno del santuario fu rinvenuta una tavola raffigurante una Madonna del pittore veneziano Jacopo Bellini, oggi alla Pinacoteca di Brera.
La leggenda narra che una giovane fanciulla di nome Cor- nelia affermasse che le era apparsa la Vergine e che aves- se chiesto il proposito di essere venerata in una cappella in suo onore.
L’edificio è in stile tardo romanico a pianta rettangolare ad unica navata ed è una della pochissime chiese della pro- vincia di Bologna interamente costruita in sassi di fiume. L’interno, con soffitto a travi di legno a vista, ospita sei cap- pelle laterali di forma semicircolare.
L’abside è decorata da un ciclo di affreschi con la Visitazio- ne di Maria ad Elisabetta.
PIEVE SANT’ANDREA
Al confine tra i comuni di Casalfiumanese e Imola si erge la Pieve di Sant’Andrea, singolare agglomerato sul crinale Sellustra-Santerno (mt. 323 s.l.m.) che conserva ancora l’im- pronta tipica di castello medievale, in parte racchiusa entro le mura con la superstite torre dell’epoca di Ludovico Alidosi (anno 1412), che spicca sul fondovalle, alta dieci metri. Le prime memorie scritte risalgono a una bolla di Papa Onorio II indirizzata al vescovo Bannone, databile tra il 1126 - 1130 . La pieve passò di mano più volte (dai Bolognesi agli Alidosiani)per tornare poi definitivamente alla Santa Sede. L’espressione pieve deriva dal latino plebe e contraddistin- gueva fin dall’Alto Medioevo la cosiddetta chiesa plebana o pievana, cioè la chiesa di campagna, estranea a centri abitati, che aveva la cura d’anime delle plebi rurali, con il privilegio di possedere un fonte battesimale e pertanto una posizione di supremazia sulle chiese parrocchiali circostan- ti. La millenaria Pieve di Sant’Andrea è da sempre stata testimone di pace e serenità: dall’incastellamento del borgo allo sfondamento della linea Gotica ad opera dei soldati italiani della Folgore nell’aprile del 1945.
E oggi scorre la vita moderna, che in questo piccolo borgo sembra ritrovare la magica sospensione del tempo antico.
TORRE DI PEDRIAGHE
Situato più a valle del nucleo della Pieve, in frazione Ca’ Pedriaga, si eleva la massiccia Torre di Pedriaga, ancora ottimamente conservata, eretta dai Bolognesi nel XIV se- colo e proseguita dagli Alidosi. Imponente costruzione di base quasi quadrata, misura ai lati 8,50 x 7 m per un’altez- za di 14 m. I parametri murari in sasso a vista, sono forati e provvisti di rare aperture, sintesi di protezione e utilità che garantissero sia la funzione difensiva che la funzione abitativa. Per l’antichità dell’impianto e delle caratteristiche costruttive, legate all’uso preponderante di materiali locali come il sasso a vista, il complesso dei fabbricati della torre di Pedriaga si segnala come esemplare di notevole interes- se per la storia dell’architettura appenninica medievale di tipo abitativo-fortificato.
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