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ZOLA PREDOSA www.comune.zola-predosa.bo.it
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NUMERI UTILI
Comune
Piazza della Repubblica, 1 .. 051/6161611
Biblioteca Comunale
Piazza G. Marconi, 4..051/6161800
Polizia Municipale
Piazza della Repubblica,1...051/6161750
Comune di Zola Predosa Gruppo Pubblico Sei Di Zola Se/ Perche’...
Proloco Zola Predosa
Villa Garagnani
Zola Predosa e’ situata tra l’alta pianura e le dolci colline coltivate a vite, sormontata dal Monte Capra e dal Monte Rocca. Terzo co- mune più esteso della cintura metropolitana di Bologna, dal 2014 fa parte dell’Unione Valli del Reno, Lavino e Samoggia, con una popolazione di 18.625 abitanti. In passato si chiamava Cellula Petrosa (Ceula Petrosa in latino), dal nome di due insediamenti limitrofi. Poi il volgare Çeula, divenne Zola e Petrosa, l’antico nome della Via Bazzanese, divenne Predosa. Terra di produzione di un vino pregiato fin dal Medioevo, (citata nel 1033 da una perga- mena custodita nell’Abbazia di Nonantola) nel 1250 nacque una strada tra le colline per il trasporto del vino, odierno tratto della Strada dei Vini e dei Sapori Città Castelli Ciliegi. I vitigni di Zola Predosa, Città del Vino, rientrano nell’area di produzione della pregiata etichetta Colli Bolognesi Classico Pignoletto DOCG. Zola Predosa ha inoltre un’anima estetica che volge lo sguardo al bello delle sue numerose ville storiche e del suo contemporaneo Modern Art Museum, in zolese corrente, Ca’ La Ghironda.
VILLA GARAGNANI
Villa Edvige Garagnani è un mirabile esempio di residenza bor- ghese per la villeggiatura della seconda metà del Settecento, realizzata su quattro livelli: piano terra, primo piano, sottotetto e cantine.
Il piano terra è caratterizzato da una loggia passante splendida- mente affrescata con temi e motivi riconducibili al gusto neoclas- sico, cornice ideale per la celebrazione di matrimoni. I dipinti alla boschereccia della suggestiva e singolare saletta prospicente sono originali e attribuiti alla Scuola del Basoli (1772-1843). Dal- la scala nobile si accede al primo piano, che segue l’andamento della loggia sottostante con il lungo corridoio interessato dalla mostra permanente delle Ville Neoclassiche e dal quale si dirama- no sei stanze di ridotte dimensioni, fruibili e attrezzate per piccoli incontri, riunioni, corsi di formazione.
L’ultimo piano si distingue dall’ampio Salone Edvige utilizzato per ricevimenti, conferenze, eventi congressuali, coronato da otto stanze laterali. Nelle cantine si possono ammirare invece le volte a botte arellate e la suggestiva ghiacciaia ipogea, anticamente usata per la conservazione delle derrate alimentari.
Gli spazi interni della villa sono caratterizzati dall’uso della co- lonna libera, tipico della tradizione architettonica bolognese per enfatizzare agli ambienti, mentre le decorazioni presenti nella
loggia passante orientale fanno ricorso alla tecnica del trompe l’oeil , proiettando le pareti su paesaggi illusori. All’ingresso della villa, nell’ampio giardino, svetta il bicentenario Cedrus deodara, custode naturale dell’antica dimora.
Di proprietà comunale dal 1971, Villa Garagnani è un polo mu- seale e sede di raccordo di diverse istituzioni cittadine: Ufficio per l’Informazione e l’Accoglienza Turistica - IAT dei Colli Bolognesi, Centro di Documentazione delle Ville Bolognesi, (in collaborazio- ne con l’Alma Mater Università di Bologna), Biblioteca Archivio “Sergio Venturi”, Consorzio del Pignoletto, Punto-Gusto gestito dalla “Strada dei Vini e dei Sapori, Città, Castelli, Ciliegi”, Museo degli Antichi Mestieri e della civiltà contadina ed è infine la Casa Comunale per la celebrazione di riti civili e ricevimenti. L’ impe- gno dei vari enti si traduce nella valorizzazione delle eccellenze produttive, associative, ma soprattutto storico-artistiche ed enoga- stronomiche del territorio.
PALAZZO ALBERGATI
Nacque nella seconda metà del Seicento su commissione di Gi- rolamo Albergati Capacelli e contributi progettuali di Gian Gia- como Monti, autore dell’arco iniziale del Portico di San Luca a Bologna. L’edificio ha forma e dimensioni tali da costituire un pun- to di riferimento per tutto il territorio circostante e l’austero aspetto percepito dell’esterno contrasta notevolmente con la sorprendente eleganza barocca dell’interno. I soffitti a volta sono stati affresca- ti con temi mitologici e rappresentano un momento importante della pittura emiliana fra ‘600 e ‘700, firmata dagli autori Albo- resi, Colonna, Burrini, Pesci, Valliani, Bigari e Orlandi. Visitato da moltissimi personaggi della politica e della cultura europea, nel Settecento la galleria del salone centrale, alta trenta metri, fu utilizzata da Francesco Albergati, commediografo autodidatta e attore , come vero e proprio teatro per spettacoli di prosa e di musica. Pressoché intatto nelle sue forme originali, il palazzo è uno dei massimi esempi di architettura barocca in Italia, fastosa nei suoi interni e assai bizzarra per la varia tipologia di scale: elicoidali, a doppia spirale, a chiocciola e a gradini asimmetrici. Il giardino-campagna che lo circonda è l’estensione degli spazi geometricamente delineati e preesistenti all’edificio delle caveda- gne, dei fossi, e dei maceri descrive la doppia funzione attribuita al palazzo: luogo di villeggiatura e di amministrazione della pro-
146 Bologna Sagre e Borghi
Ca La Ghironda