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SAN GIOVANNI IN PERSICETO www.comunepersiceto.it
urp@comunepersiceto.it
NUMERI UTILI
Comune
Corso Italia, 70...051/6812701
Biblioteca Comunale
Piazza Garibaldi, 7...051/6812961
Polizia Municipale
Via Cappuccini, 23...051/6812701
Comune di San Giovanni in Persiceto
Pro Loco Persiceto
Gruppo Pubblico Sei Di Sangio Se...
Villa Giovannina
San Giovanni in Persiceto (28.016 abitanti) si estende nel tratto di pianura a ovest del torrente Samoggia e del fiume Reno, in un’ area di antica bonifica, raggiungibile tramite la panoramica Via Persicetana. E’ il comune principale e sede amministrativa dell’Unione Terre d’Acqua. Le sue origini sono antichissime e risalgono all’Età del Bronzo, cui segui- rono tracce di insediamenti galli e romani. Con l’Esarcato di Ravenna inizia un periodo di bonifica e di canalizzazione delle acque, per poi passare sotto il controllo dei Longobar- di nel 727, cui si deve il caratteristico impianto concentrico del centro storico medievale, detto Borgo Rotondo. Dopo un periodo sotto il dominio di Modena, San Giovanni entra a far parte dei possedimenti di Bologna, annesso allo Stato pontificio nel XVI secolo. Il nome del paese fa riferimento al santo patrono, mentre Persiceto indicherebbe il luogo che nei tempi della supremazia di Nonantola fu ‘persiccato’, ovvero prosciugato per poter essere coltivato. San Giovanni in Persiceto è la patria del Carnevale storico e della ma- schera di Bertoldo, di tipicità dolciarie come gli Africanetti e i Savoiardi di Persiceto, dei Cocomeri e Meloni IGP di San Matteo della Decima: un caleidoscopio di storia, eventi ed eccellenze a trecentosessantacinque gradi, al cui comune è perfino dedicato un asteroide della fascia principale, 69245 Persiceto!
PALAZZO COMUNALE
Nella centralissima Piazza del Popolo, di fronte alla Chie- sa Collegiata di San Giovanni Battista, si trova il Palazzo Comunale. L’edificio quattrocentesco si caratterizza all’in- terno per il suggestivo scalone del Settecento dell’architetto Giuseppe Tubertini, che conduce ai piani superiori, alla cui base è collocato il gruppo in gesso di L.A. Acquisti raffigurante il Ratto delle Sabine. Sotto l’egemonia di Gio- vanni Bentivoglio II fu edificato il vasto palazzo, progettato dell’architetto bolognese Gaspare Nadi verso la fine del ‘400. Nella sua lunga storia, il palazzo comunale di Persi- ceto è stato teatro di avvenimenti e personaggi storici. Nel
1532 vi fu ospitato Carlo V, in viaggio verso Bologna dove sarebbe stato incoronato re d’Italia. In quell’occasione il re, grato dell’ospitalità ricevuta, nominò cavalieri il conte Marc’Antonio Marsigli, allora proprietario del palazzo, e i suoi due figli. Nell’agosto del 1856, anche papa Pio IX, l’ultimo papa-re, fu ospite a Persiceto. Per l’occasione, sulla facciata dell’edificio, fu montato un balcone provvisorio in legno da cui il pontefice benedì la folla. Più volte modifi- cato nel corso del tempo, il palazzo è tutt’ora la residenza municipale persicetana.
COLLEGIATA DI S. GIOVANNI BATTISTA
Nella centralissima piazza del Popolo di San Giovanni in Persiceto si trova la Collegiata di San Giovanni Battista. Nel linguaggio ecclesiastico, per Collegiata si intende una chiesa di una certa importanza, che non è sede vescovile, ma nella quale è istituito un Collegio o Capitolo di canoni- ci (assemblea di religiosi o presbiteri dotati di personalità giuridica e autorità normativa), con lo scopo di rendere più solenne il culto a Dio. Dal 1671 venne realizzata su pro- getto di Paolo Emilio Canali, con una caratteristica facciata ottocentesca. Nell’interno barocco, tra ricchi stucchi sette- centeschi recentemente riportati agli antichi splendori, è ubicato il Museo d’arte sacra della Collegiata, che mostra opere dei principali esponenti della pittura bolognese fra il XVI e XIX secolo: tra queste, quelle di Francesco Francia, Alessandro Tiarini, i F.lli Gandolfi e Donato Creti.
TEATRO COMUNALE
Il grande teatro storico di San Giovanni in Persiceto fu co- struito nel 1786 su progetto dell’architetto Giuseppe Tuber- tini. L’attuale atrio, decorato con due statue di gesso raffigu- ranti l’Alfieri e il Goldoni, risale al 1850. Pochi anni dopo fu dipinta la volta della platea con motivi a chiaroscuro, opera del celebre ornatista Andrea Pesci(autore a Bologna delle decorazioni dei palazzi Malvasia, Malvezzi, Paleotti e Si- monetti) e del suo giovane allievo Gaetano Lodi. Nel 1860
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