Page 116 - SAGRE E BORGHI MODENA 2020
P. 116
novi di modena
www.comune.novi.mo.it quicomune@comune.novi.mo.it
Numeri utili
Municipio
Viale Vittorio Veneto, 16....059-6789111
Polizia municipale
Piazza I Maggio, 17... 059-6789150
Biblioteca comunale
Viale Vittorio Veneto, 30... 059-6789220
Comune di Novi di Modena Novinforma
Novi di Modena è un comune di 9.000 abitanti circa situato al confine tra le province di Modena, Reggio Emilia e Mantova. Sostanzialmente due le tesi più accre- ditate sull’origine del toponimo: una che sostiene la deri- vazione dal numero latino novem (l’abitato si trova a circa nove miglia romane dalla vicina Carpi), e di ciò lo stemma comunale suddiviso in nove fasce potrebbe esserne la pro- va, l’altra che lo riconduce al latino novum, ovvero nuovo. Comunque sia, entrambe le ipotesi, insieme a numerosi ritro- vamenti archeologici nella zona, confermerebbero l’esisten- za di un abitato in epoca romana. Duramente colpito dal terremoto del 2012, il comune comprende anche le frazioni di Rovereto sulla Secchia e S.Antonio in Mercadello.
DA VEDERE
CHIESA DI SAN MICHELE ARCANGELO
(Attualmente chiusa)
Tra gli edifici più antichi e rilevanti, la chiesa parrocchiale è stata duramente colpita dal terremoto del 2012. La struttura risale alla metà del 1600 e pure l’alta torre campanaria (mt. 40) sono il risultato di un integrale rifacimento dell’an- tica pieve di S. Maria Maddalena documentata fin dal 980. A testimonianza della primitiva pieve sono conservati e visitabili i resti absidali della fondazione preromanica (po- ligonale) e di quella romanica (semicircolare), portati alla luce nel corso di recenti scavi archeologici (1993). Alla pieve romanica si lega infatti il pezzo più prezioso della chiesa: la grande lastra col bassorilievo del Cristo in gloria, da sempre ritenuta un’eccellente opera di scultura campio- nese del XII secolo.
CHIESA DI SANTA CATERINA (Attualmente chiusa)
Si sa che esisteva nel 1454 col titolo di S. Caterina di Alessandria protettrice dei mugnai. Alla fine del 1500 dive-
nuta ormai unica parrocchia del territorio che comprendeva anche il territorio delle Lame fu ampliata dal cardinale Pale- otti di Bologna, che godeva dei terreni delle Lame dategli dagli Estensi e che costruì anche la torre campanaria. Fu interessata varie volte dalle alluvioni della Secchia, nono- stante sorgesse su uno dei punti più alti adiacente all’argine sinistro. Alla fine del 1700 venne ristrutturata e di nuovo completamente restaurata nel 1857. I motivi decorativi ri- salenti al 1926 sono stati sostituiti con quelli attuali risalenti al Giubileo del 2000. Un restauro interno fu eseguito nel 1973 sotto la direzione di Romano Pelloni di Carpi, che eseguì l’altare maggiore in marmo e ne disegnò le vetrate policrome.
All’interno notevoli sono una tela seicentesca di scuola emi- liana raffigurante la Madonna del Carmine, una splendida pala settecentesca che rappresenta la Santa Patrona con i simboli del suo martirio e il coro ligneo a semplici stalli del tardo ‘600. La chiesa è stata gravemente danneggiata dal sisma 2012.
PALAZZO COMUNALE (in fase di restauro)
Fu edificato nel 1840 e collocato all’inizio del borgo come stazione di posta per il cambio dei cavalli e come sede del capoposta, con l’ampio porticato, in origine con ab- beveratoio per i cavalli. Varie volte ristrutturato, è ora in fase di riqualificazione dopo i danni causati dal terremoto del 2012.
ORATORIO DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE
(Attualmente chiuso)
Fu eretto dalla famiglia Pio di fronte al palazzo nel 1605 per concessione di Papa Pio V nel 1605, che lo dedicò all’Immacolata Concezione.
Fu rifatto su progetto di Manfredo XIII Pio nel 1656, in belle
114 Modena Sagre e Borghi