Page 112 - SAGRE E BORGHI MODENA 2020
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 città, già presente ai primordi dell’assetto urbano del XIII secolo.
Si tratta di una delle prime chiese francescane dell’Emilia, costruita pochi anni dopo la canonizzazione del Santo (1228) e sistemata nelle forme attuali nell’anno 1400. L’im- portanza dell’edificio è inoltre dovuta al suo ruolo di Pan- theon della famiglia Pico: al suo interno si trovano le arche pensili di Galeotto (1499), di Prendiparte (1394) opera di Pier Paolo dalle Masegne, di Spinetta (1399), di Giovan Francesco I e Giulia Boiardo, i genitori di Giovanni Pico (1467). La monumentale chiesa rischiava di essere chiusa, dopo che i Francescani la lasciarono definitivamente nel 1994. Cosicché, grazie al già vescovo di Carpi, Mons. Bassano Staffieri, fu affidata in modo continuativo, nel gen- naio del 1997, a Don Luciano Ferrari, sacerdote diocesano e cappellano all’Ospedale “Santa Maria Bianca”. Questi la resse, in qualità di rettore, fintantoché, vista l’età avan- zata, il nuovo vescovo Mons. Elio Tinti, appena insediatosi, decise di assegnarla, dal 19 ottobre 2001, alla Congre- gazione dei “Missionari Servi dei Poveri” (Boccone del Po- vero). Il terremoto del 20 maggio 2012 ha reso inagibile, a causa delle vistose lesioni riportate, tutto l’edificio sacro, la sagrestia, l’annesso convento vecchio e il campanile. La
torre campanaria, dopo il nuovo e violento sisma del 29 maggio 2012, è crollata sulla Chiesa e sui locali circostanti, distruggendoli quasi totalmente (è rimasta in piedi solo la facciata).
DUOMO
La chiesa di Santa Maria Maggiore, meglio conosciuta come Duomo di Mirandola, ha un impianto originario tar- do-gotico. Fautori della costruzione furono Giovanni e Fran- cesco I Pico. Iniziata verso il 1440, venne continuata da Giovan Francesco I Pico e nel 1470 dai fratelli Galeotto e Anton Maria. Varie modifiche e restauri, ultimati nel 1885, comportarono la ricostruzione dell’attuale facciata in forme quattrocentesche e pseudo-rinascimentali. L’interno era a tre navate con volte a crociera costolonate e conservava pregevoli dipinti, affreschi e monumenti funebri, fra cui due preziose ancone lignee dorate opere della scuola di Paolo Bonelli e due pale d’altare di Sante Peranda. Il campanile è alto 48 metri. La parte inferiore è tardo-quattrocentesca. Nel XVII secolo fu rialzato e nel 1888-1889 fu rifatta la guglia terminale. Gravemente danneggiato dal terremoto del 20 maggio 2012, il Duomo è stato riaperto al culto nel settembre 2019.
ORATORIO DELLA MADONNA DELLA PORTA
(attualmente chiuso)
L’oratorio della Beata Vergine della Porta (comunemente
     LAPIDI - MONUMENTI MARMI E GRANITI
Cell. 333 8192 012 Via Statale Nord, 40/44 - Mirandola
La semplicità
di un ADDIO SERVIZIO 24 ORE
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