Page 93 - SAGRE E BORGHI MODENA
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LA STORIA:
DAI ROMANI AGLI ESTENSI
La storia di Concordia affonda le sue radici nei secoli. Anche i romani hanno lasciato numerose tracce della loro secolare presenza in questo territorio. Tra queste la centuriazione, che è un modo per dividere terreni ad an- golo retto tramite strade e canali, visibile ancora nelle nostre campagne insieme a numerosi altri reperti. La via Emilia, che attraversa la regione e le ha dato il nome, fu voluta dal console romano Marco Emilio Lepido nel 187 a.C., pochi anni dopo la fondazione di Mutina, l’attuale Modena.
Francesco I Pico, nominato feudatario di Mirandola nel 1311 dall’imperatore Enrico VII di Lussemburgo, ottenne dallo stesso imperatore il permesso di installare sul fiume Secchia alcuni mulini natanti. Concordia fece parte della signoria dei Pico per ben 400 anni, fino al 1711. L’inten- sa l’attività dei mulini natanti nel Secchia sostenne per secoli l’economia del paese. Una testimonianza curiosa di questo periodo è il bosco medievale di Concordia: i reperti, 82 grossi ceppi e 64 tronchi lunghi fino a 9 metri, sono venuti alla luce presso l’oasi naturalistica Val di Sole di Fossa. Furono i frati Agostiniani di Concordia che fecero costruire un convento nel 1420 nei pressi del bastione di Santa Caterina. In quella stessa zona venne costruito un ospitale per i pellegrini e gli infermi. Il con- vento ospitò il monaco agostiniano Martin Lutero, durante il suo viaggio verso Roma nel 1511, e venne riedificato, dove si trova attualmente, nel 1520. L’antica rocca di Concordia fu trasformata nel 1450 in un castello con un fossato intorno, mura con torri e due bastioni. Il castello venne abbattuto nel 1534. Concordia divenne contea nel 1432 e tra i suoi conti figura il famoso umanista e filosofo Giovanni Pico della Mirandola; tra le sue opere è ricordata il celebre “Discorso sulla dignità dell’uomo” (De Homini Dignitate). I soldati del papa Giulio II, prima della conquista di Mirandola, distrussero Concordia nel 1510. Ci vollero dieci anni per ricostruire il paese e una nuova chiesa, ancora alla Molinella. A causa delle continue discordie fra i Pico, Concordìa, insieme a Vallalta, Fossa e altre località vicine, divenne stato a sé col diritto di battere moneta. Con diploma imperiale, Concordia nel 1597 venne elevata a marchesato e Mirandola città e principato. Mirandola venne elevata al rango di ducato nel 1617 con Alessandro I Pico. Questo secolo non ha conosciuto solo il dramma della peste (1629-1630) ma anche la visita della regina Cristina di Svezia, ospite nel palazzo ducale, la grande importanza economica e no- torietà dell’allevamento del baco da seta e la produzione del filo di seta alla concordiese. In questo secolo vennero realizzati il convento dei Cappuccini, il palazzo ducale, il palazzo Corbelli (che dal 1861 è sede del municipio) e il canale navigabile Naviglio o Cavana, che collegava via acqua Concordia con Mirandola.
La guerra di successione al trono di Spagna coinvolse anche Concordia, che venne assediata e incendiata dai soldati francesi nel 1704. Lo Stato dei Pico venne acqui- stato dal duca di Modena nel 1711 e anche Concordia passò sotto il dominio degli Estensi. Si presenta e si affer- ma a San Possidonio l’importante famiglia dei Taccoli, di cui rimane testimonianza l’omonimo palazzo.
FIERE ED EVENTI
GENNAIO
Ciciulada in piasa
FEBBRAIO
Carnevale di Concordia
APRILE
Concordia in fiore
MAGGIO
Festa della Fragola
GIUGNO
Cortile d’autore
LUGLIO
Street Food festival
SETTEMBRE
Strada facendo
OTTOBRE
Mercato delle Arti e dei Sapori
NOVEMBRE
Fiera di Ognissanti
DICEMBRE
Natale a Concordia
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