Page 82 - SAGRE E BORGHI MODENA
P. 82

 e corte agricola.
La torre centrale sulla facciata e l’elegante cortile d’onore ricordano le “delizie estensi” ferraresi. Oltre alla particola- rità delle torri (originariamente tre), in passato impreziosite da affreschi, particolarmente interessante è la tipologia d’insieme, che si caratterizza di due grandi corti quella padronale posta a sud e quella adibita alle attività agricole dell’azienda posta a nord. All’interno una delle collezioni di auto d’epoca più prestigiose d’Italia.
CHIESA DI SANTA MARIA ASSUNTA
La più antica chiesa di Castelfranco è S. Maria, il cui im- pianto sembra essere stato costruito insieme al castello. Nel 1578 fu elevata al grado di arcipretura e vicariato con giurisdizione su varie parrocchie. Il campanile fu costruito all’inizio del 1600 a seguito di un ampliamento della chie- sa. Essa contiene varie opere di notevole pregio, tra cui un dipinto commissionato dall’arciprete Don Masini, nel 1626, a Guido Reni. L’opera, raffigurante l’Assunta, è oggi collo- cata nell’abside. Tra i capolavori la statua del protettore di Castelfranco San Donnino, un dipinto raffigurante San- ta Barbara (donata dai Bombardieri del Forte Urbano nel 1633) attribuito al Guercino, un’opera del pittore Angelo Gessi ed una dell’artista Prospero Fontana.
L’edificio, che nel 1704 presentava un’unica navata, ha su- bito negli anni numerosi lavori di ampliamento che hanno portato, alla fine del 1800, alla costruzione di tre navate e l’eliminazione di un portico nella parte verso la via Emilia.
MONUMENTO AL TORTELLINO
Situato in piazza Aldo Moro, è opera dello scultore Gianni 80 Modena Sagre e Borghi
Ferrari. Il tortellino in bronzo campeggia al centro di una struttura più ampia che rappresenta la famosa leggenda della genesi del tortellino celebrata dal poeta Alessandro Tassoni e da Giuseppe Ceri. Si narra che nell’Osteria “Co- rona” di Castelfranco l’oste spiando dal buco della serra- tura le fattezze di una bella ospite (alcuni ritengono che fosse la Dea Venere) rimase colpito dalla sensualità del suo ombelico e, imitandone le forme, apprese l’arte di fare il tortellino. La scultura in bronzo è dell’artista pavullese Gior- gio Ferrari, un vero monumento storico che ripercorre la creazione del mitico tortellino. Il monumento/fontana si tro- va in Piazza Aldo Moro. L’opera grazie al contributo della “Confraternita del Tortellino” di Bologna e dell’Associazio- ne “la SanNicola” di Castelfranco Emilia, successivamente donata al Comune.
TEATRO COMUNALE
Già agli inizi del’700 era attivo a Castelfranco Emilia un teatro, gestito dal 1759 dalla locale società denominata Accademia dei Rinascenti e, dopo la sua ricostruzione nel 1813, affidato alla Società dei Palchisti. Nel 1882, il Co- mune, volendo ampliare il palazzo comunale, soppresse il Teatro Sociale, che si trovava proprio all’interno dell’edifi- cio. Solo nel 1913 venne riaperto il teatro comunale, che trovò sede nel salone centrale dell’asilo Zucchini-Solimei, uno splendido edificio in stile Liberty costruito nel 1906. Su quel palco per decenni si tennero tantissimi spettacoli, dalla prosa alle opere liriche, dal varietà alle conferenze, fino alle proiezioni cinematografiche. Attualmente ospita il “Dadà”, centro di programmazione di spettacoli teatrali, musicali e cinematografici, ma anche spazio discoteca e sede di prova di gruppi musicali e teatrali.

























































































   80   81   82   83   84