Page 106 - SAGRE E BORGHI MODENA
P. 106

 MARANO SUL PANARO
www.comune.marano.mo.it segreteria.generale@comune.marano.mo.it
    NUMERI UTILI
  Municipio
Piazza Matteotti, 17...... 059-705711
Polizia municipale
Piazza Matteotti, 17...... 059-705760
Biblioteca comunale
Via Roma, 21 .............. 059-795771
Comune di Marano sul Panaro
     Marano è un comune di 5.000 abitanti circa situato sul- la riva sinistra del Panaro, a circa 25 km da Modena. Al viaggiatore proveniente dalla vicina Vignola (5 km) il pa- ese rivela subito la sua funzione storica di sentinella, posta a vigilare un passaggio obbligato tra fiume e borgo. Antica- mente chiamato Marano di Campiglio, per distinguerlo da Marano degli Araldici (l’attuale Maranello), il paese è citato per la prima volta in un documento dell’887 con il nome di Castiglione (o Verdeta) e le fonti parlano di un Vico Fero- niano, contrapposto ad un Vico Sabiniano (Savignano sul Panaro), dedicato a Feronia, dea delle acque e delle selve. Otto le frazioni: Cà Bonettini, Cà Rossa, Casona, Denzano, Festà, Ospitaletto, Rodiano, Villabianca.
DA VEDERE
CHIESA DI SAN LORENZO
Sulla facciata, completata nel 1913 e restaurata nel 1963, si aprono due nicchie con le statue di S. Lorenzo e S. Roc- co, patroni delle chiese preesistenti, andate distrutte. Qui è venerata un’immagine della Madonna delle Grazie o del Trebbo, (affresco del XV sec.) la cui presenza documentata
fin dal 1643. In un fondo im- preziosito dalla presenza di un tessuto bordato da lettere ara- be e decorato da astri fine- mente miniati, spicca la figura della Vergine nell’atto di of- frire una rosa al Bambino. La Madonna è
colta nella sua dimensione regale, cui conferisce elegante dignità l’ampiezza delle vesti dal sinuoso e ricco panneg- gio. La rosa, regina tra i fiori, simbolo denso di significati nella cultura gotico-cortese, segna qui la bellezza gentile e perfetta riservata alla Madre del Dio fatto uomo. La qualità dell’affresco permette attribuzioni, in corso di studio, a gran- di maestri del tardo gotico di ambito estense. Il Cristo Nero (metà del sec.XV): nel maggio 1797 il prevosto di Mara- no, in occasione delle soppressioni degli ordini religiosi, acquistò un crocefisso in legno d’ulivo proveniente dalla Chiesa degli Scalzi di Modena. A tale crocefisso il popolo di Marano, per la secolare patina scura che lo ricopriva, attribuì ben presto il nome di ”Cristo Nero”, facendolo og- getto di particolare venerazione. Ogni sette anni si celebra una grande festa in onore di questa immagine che è rite- nuta miracolosa. Un recente restauro ha portato alla luce la laccatura originale della scultura e ne permette oggi la lettura in tutta la sua straordinaria forza drammatica. Presso la stessa chiesa, in sagrestia, il dipinto di S. Lorenzo di Ade- onato Malatesta che è lo stendardo processionale della
  104 Modena Sagre e Borghi
 

















































































   104   105   106   107   108