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bano, si trova il centro storico di Castellaro Lagusel- lo, insignito della “Bandiera Arancione” dal Touring Club Italiano e inserito tra “I Borghi più belli d’Italia”. Fortificato da una cinta muraria lunga 115 metri, fu acquistato verso la fine del XVI secolo dai Gon- zaga di Mantova. Di rilevante interesse anche Villa Arrighi, antica residenza privata oggi sede di un importante archivio storico. Passeggiando tra le strette e suggestive vie del borgo si raggiunge il caratteristico lago a forma di cuore.
La storia di Castellaro si perde nei tempi: fin dall’an- tica età del bronzo, l’uomo viveva infatti sulle spon- de del piccolo lago posto ai piedi della collina dove ora domina il borgo fortificato del XIII secolo. A Castellaro è tuttavia difficile separare quanto è opera della natura da quanto è stato invece co- struito dall’uomo; la componente antropica (l’an- tico borgo, i campi, le vecchie cascine) si inserisce mirabilmente nell’ambiente naturale e forma con questo un complesso inscindibile, uno tra i più bel- li e caratteristici che si possano vedere sulle colline moreniche del Garda, la cui salvaguardia è stata garantita dalla Regione Lombardia con l’istituzio- ne nel 1984 della Riserva Naturale.
CASTELLO DI MONZAMBANO
E’ un’antica roccaforte risalente all’XI secolo che conserva inalterato l’originario impianto urbani- stico, oltre ad alcuni edifici medievali e le opere difensive, tra cui le torri e le mura perimetrali di di- fesa a merlatura guelfa. All’interno delle mura, la chiesetta di San Biagio.
Edificato probabilmente per volere di Matilde di Canossa per difendere la popolazione dalle in- vasioni barbariche dell’XI secolo, agli inizi del XIII secolo passò in proprietà agli Scaligeri che scon- fissero i mantovani a Ponte Molino. Nel 1391 venne acquisito dai Visconti. Nel 1495 la Repubblica di Venezia si insediò in Monzambano ed il castello
rimase nei loro domini sino alla fine del XVIII seco- lo. In epoca napoleonica, il paese ripassò sotto Mantova.
CHIESA DI SAN MICHELE ARCANGELO
Affacciata sulla valle del Mincio, la Parrocchiale di San Michele Arcangelo fu costruita su un tempio precedente tra il 1743 e il 1777. Di stile tardo baroc-
co, caratterizzato da un andamento ondulato con accentuati elementi verticali, la facciata è costitui- ta da due ordini sovrapposti di lesene culminanti in un timpano centrale sul quale è posta la statua di san Michele, titolare della chiesa. Nelle altre nic- chie si possono riconoscere: a destra San Paolo,
San Valentino e San Luigi Gonzaga, mentre a sini- stra San Giuseppe San Giovanni Nepomuceno e San Pietro. L’interno, da cui si accede per mezzo di un portale neoclassi- co in pietra bianca vero- nese, è a navata unica, ritmato lateralmente da ampie cappelle che ac- colgono gli altari secon- dari, e arricchito da sta- tue che rappresentano i Doni dello Spirito Santo. Degni di nota sono cer- tamente i paliotti dell’Al- tare dell’Immacolata Concezione, attualmen-
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