Page 97 - modena borghi
P. 97

 FIERE ED EVENTI
  FEBBRAIO-MARZO
Carnevale dei bambini
APRILE
 Fiera di Aprile
GIUGNO
 Finalestense
LUGLIO
 Festa di San Zenone
AGOSTO
 Sagra dell’Anatra (Massa Finalese)
SETTEMBRE
 Festa dell’equino - 41° Gir dal Final
OTTOBRE
 Festival Noir
DICEMBRE
 La sfogliata o torta degli Ebrei
  VICENDE E VICISSITUDINI DI UNA ZONA DI CONFINE
Il territorio finalese costituisce da sempre una zona di confine con una storia che si perde nella notte dei tempi: i primi insediamenti urbani di cui si hanno testimonianze risalgono all’Età del Bronzo. L’aspetto strategico che riveste il territorio finalese era già ben noto ai tempi dei Romani che vi si insediarono fra il II e il IV secolo fondando forse quella Forum Alieni menzionata da Tacito nelle sue Historiae. Il primo documento ufficiale in cui si fa esplicita menzione a Finale risale al 1009, in particolare il documento cita il castello finalese menzionato come oggetto di scambio fra il ve- scovo di Modena Varino e l’abate di Nonantola Rodolfo. Risale, comunque, al 1213 la nascita ufficiale dell’abitato finalese cioè quando gli abitanti di Ponteduce, durante la guerra fra Salinguerra Torelli e il marchese Aldobrandino d’Este, si unirono ai militari di stanza al Castrum finalis, determinando in seguito, l’ampliamen- to dell’abitato e la fondazione del Comune di Finale, che trovò espressione concreta nell’innalzamento della Torre del Popolo di Modena o Torre dell’Orologio. Dalla fine del XIII secolo le sorti di Finale si legano indissolubilmente a quelle di Modena che in questo periodo passa sotto il dominio degli Estensi.
Alla fine del XV secolo cominciò a svilupparsi il nucleo civile ed economico del paese includendo piccole fabbriche artigianali dedite principalmente alla lavorazione della lana, del cuoio e del vetro. Nella prima metà del XVI secolo il duca Ercole II d’Este, su richiesta degli stessi finalesi, fece abbattere le mura cittadine in modo da dare maggiore spazio alle locali attività industriali. Nel 1598 il duca Cesare d’Este, costretto a cedere Ferrara al Papa, si rifugiò a Finale, che, grazie all’ospitalità dimostrata ricevette il titolo di Finale Fedelissimo.
Il XVIII secolo fu funestato da guerre e distruzione e nella zona si avvicendarono le truppe di diverse fazioni fino a quelle francesi di Napoleone. Il periodo fu particolarmente duro per Finale e per le zone circostanti, ciononostante la vitalità economica e commer- ciale del paese non venne mai meno, particolarmente intensa fu l’attività bancaria gestita dalla comunità ebraica locale: una delle più radicate ed importanti della zona del modenese. Ad ulteriore riconoscimento dell’importanza economica e culturale raggiunta, il 30 gennaio 1779 il duca Francesco III concesse a Finale il titolo di Città. Nel 1805 Finale fu inclusa nel Regno d’Italia costituito da Napoleone. Successivamente il Congresso di Vienna restituì Finale al dominio degli Estensi che lo mantennero fino all’incorpo- razione di Finale nel Regno d’Italia.
DA VEDERE
ROCCA ESTENSE
Nota anche come “Castello delle Rocche” rappresenta un gioiello dell’architettura militare del XV secolo. Tuttavia, alcune sue parti risalgono ad un’epoca più antica, al XIII secolo.
Imponente è la struttura risalente al 1402, presenta un cor- po quadrilatero munito di torri, che racchiude il cortile con triplice loggiato. Gravemente danneggiata dal sisma del 2012, è solo in parte visitabile.
  95









































































   95   96   97   98   99