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AttuAlità e CronACA loCAle
LA VALLE DELL’IDROGENO? FARE PRESTO
A CurA di Sergio Poletti
I GROSSISTI DI MARIJUANA? A MODENA...
Ci sono tanti progetti por- tati in giro da Modena. Uno dei più interessanti per la valenza scientifica è cer- tamente quello inconsueto, ma assai originale della “Valle dell’idrogeno”, che speriamo possa sorgere presto nel Modenese. Lo ha portato a Bruxelles Gian Domenico Tomei, presiden- te della Provincia. Esso potrebbe far sorgere un nuovo comparto industriale per le modalità a prova di ambiente, quello della mobilità verde. Tanto verde che più verde non si può. Progetto che si può comple- tare pure con un distributo- re sulla (Autobrennero) A 22 di Campogalliano, ma che noi vorremmo andasse esteso, per la sperimenta- zione e future realizzazioni in un luogo ameno, proprio di Valle, dato che l’Esercito e il Demanio dispongono
di un’area, quella di San Martino Spino, che fa capo al Palazzo vuoto (purtrop- po) di Porto Vecchio, che nessuno vuole più tenere presente, nonostante l’ab- bandono e le conseguenze del sisma del 2012. San Martino Spino è l’estrema frazione del Comune di Mi- randola, il luogo del Mode- nese più a Nord. Confina con il Mantovano e con il Ferrarese. Il palazzo-uffici è potenziale fabbrica è tra i più belli d’Italia. Il FAI l’ha già segnalato come sito e meta turistica. Ma questo palazzo ha tutto intorno alberi secolari, ettari e et- tari di arativi, piante rare, oasi, ecc. ecc. Facciamo presto perché anche gli spagnoli hanno idee chiare sull’utilizzo dell’idrogeno, energia pulita per l’Arago- na; idem i francesi, zona Alvernia-Rodano-Alpi. Poi-
ché siamo tanti inquinati, purtroppo, nella Pianura Padana, questo è il momen- to di agire. Si parla spes- so di “sistema idrogeno”, spesso abbandonato. Ma saremmo pronti a vederlo concretizzato. Il Comune di Spilamberto è stato più svel- to del Comune di Mirando- la, che ora deve cambiare pagina dopo le elezioni che hanno cambiato il go- verno della città. Facciamo gli auguri a Tomei perché faccia veramente un giro in valle per rendersi conto che il progresso può ripartire da qui, dove già funziona benissimo la “Silycon Val- ley del biomedicale”, che può fare sinergia con il nuovo asset dando ancora più importanza al secondo distretto mondiale per pro- duttività e qualità.
Polizia, Carabinie- ri, Polizia Stradale, Guardia di Finanza, Po- lizia locale: Modena è un crocevia della droga. Ne passa tanta, forse anche a tir e auto piene, ma non è che si possono fermare tutti i camionisti e automobilisti. Qualcuno è seguito, per sospetti vari e viene ugualmente arrestato. Ma con più pattuglie si potrebbe fare anche di più. A Modena si drogano i disgraziati, gli stranieri e anche quel- la della Modena bene, poi quelli che sballano, si trova droga anche in- torno alle discoteche: in- somma un via vai impres- sionante. Se una volta la “roba” veniva” trovata a grammi, a etti, ora si può fermare, con un po’ di for- tuna e di costanza, anche a chili, a quintali, addirit- tura a tonnellate! Molta droga arriva via mare. Gli albanesi scaricano a mare, ma nel tacco dell’I- talia, poi ci sono una via Puglia-Modena-Reggio Emilia e città capoluogo varie. Un guadagno mi- sero per i piccoli pusher, un guadagno altissimo per i grossisti. Un maxi sequestro è stato effet- tuato, anche svuotando una sola automobile, con cubi di marijuana per ben
130 chili, Conduceva un certo Xhulio Veizi, di 27 anni, albanese, beccato in quel di Reggio , vici- no ai parcheggi dell’ex caserma Zucchi. Questi ha tentato di scappare, ma non c’è stato niente da fare. Era lui l’ometto che forniva i pusher al minuto. Doveva liberar- sene in poco tempo. Ma stavolta il pendolino ha fatto una corsa inutile. Viva la squadra mobile. Furba questa: ha messo un gps magnetico dell’au- tomobile, ed è bastato attendere il grosso com- merciante, che partito da Reggio era arrivato a Brindisi, ma facendo nel frattempo tre fermate. Gli sbarchi avvengono tutti i giorni dal mare. Anche tutte le notti. Poi si percorre l’A14 Adriatica. Gli imballaggi non si potevano certo nascon- dere con una quantità simile. Le balle supera- vano anche i venti chili. Messe in caserma hanno riempito un’intera stan- za. I parchi di Modena hanno perso un carico, dunque. Infatti i pusher erano molto preoccupati. Pare abbiamo aumentato i prezzi, per via del calo dell’offerta. Quanto val- gono 130 chilogrammi di roba? Intorno ai 650
mila euro, quasi un miliardo e 300 milioni del vecchio co- nio. L’albanese sfigato aveva anche 8 mila euro, incasso delle tre tappe, telefonini vari nell’abitazione. Il signorino abita a Reggio Emilia, in via Curtatone, è un clandestino. La sua auto era intestata ad un italiano, sardo, ma residente a Roma, che pare non sapes- se dei traffici del malavitoso. Quanto starà al fresco il noto delinquente rovina giovani? Poco. Salvini ha detto che vuole almeno raddoppiare le pene per pusher e grossisti. Perché non triplicarle? Decuplicarle, poi, sarebbe il massimo. Volete un esempio? I ladri: quasi tutti fuori, Avevano le forze dell’or- dine beccato due clandestini, nordafricani (questi per via di droga e prostituzione sono specialisti) che avevano rubato per l’ennesima volta allo Scout di via Emilia. Li hanno subito scarcerati. Lunedi in manette, martedì liberi. Le commesse derubate. Hanno anche ricevu- ti sputi. Solo 8 mesi per i due, non galera, comunque. Il pm era d’accordo. Cosa credete che facciano quei signori, fuori? Continueranno – come dicono le commesse, anche se pregiudicati, a tormentare Modena e a ridersela di gusto. Modena caput merdam.
L’ARTE SI FA ORIGINALE CON IL CONCORSO: “MAGNUM D’ORO” A RAVARINO MO
IL “MAGNUM D’ORO – VII^ EDIZIONE” A CURA DELL’ASSOCIAZIONE CULTURALE ARTISTI DI BOTTEGA.
Il 24 Giugno sul Palco del Giugno Ravarinese a Rami, frazione di Ravarino MO, si è tenuta la premiazione del concorso artistico Magnum D’Oro settima edizione (2019).
Gli artisti ammessi, hanno accettano di decorare una bottiglia Magnum (grande), consegnata loro con mesi di anticipo, dalla segreteria dell’associazione culturale Artisti di Bottega. Il concorso prevede dieci edizioni e dieci partecipanti per edizione, la finale dei campioni all’undicesima. I partecipanti sono chiamati a lavorare artisticamente la bottiglia di cui sono venuti in possesso, per poi riconsegnarla trasformata
in opera d’arte all’Associazione, per essere esposta con le altre in una suggestiva mostra/concorso, presso la Sala del Consiglio Comunale del Comune di Ravarino. Il vincitore o vincitrice, non potrà partecipare alle edizioni successive fino alla finalissima prevista per l’11^ edizione denominata “Magnum D’Oro dei Campioni”, dove si terrà la “Sfida dei vincitori delle dieci edizioni precedenti” con in questo caso anche una giuria tecnica di qualità.
Veniamo alla settima edizione del Magnum D’Oro: questa si è svolta nell’ambito di Un Municipio d’Arte che ha visto esposte dal 1° al 30 Giugno 2019, in Municipio a Ravarino, primo piano, sia i Magnum a concorso, che oltre 150 opere d’arte realizzate dagli associati di Artisti di Bottega, fra pittura, scultura, ceramica, fotografia e persino cucito artistico con tecnica punto antico In Sala Giunta anche una mostra di modellismo sulla prima guerra mondiale in collaborazione con il Gruppo Modellisti Carpigiani, presentata dalla Prof.ssa Paola Losi e dal Critico e
Storico Mario Bizzoccoli, entrambi di Carpi. Un Municipio d’Arte è stato realizzato in collaborazione con Proloco Ravarino, Cantina Casolari, le Comunità degli Acetai e produttori di nocino ravarinesi, oltre ai patrocini di Regione Emilia Romagna, Provincia di Modena, Unione del Sorbara, Comune di Ravarino.
In questo contesto di talentuosi artisti le stupende opere dei 10 selezionati per partecipare al Magnum D’Oro, settima edizione, provenienti anche da fuori regione.
I vincitori delle prime sei edizioni del Magnum D’Oro: 2013 Giuliana Forghieri di Sassuolo, 2014 Franco Giordano di Sassuolo, 2015 Carla Costantini di San Prospero, 2016 Rosetta Casa di Nonantola, 2017 Enrica Barbieri di Ravarino, 2018: Marika Monesi di Crevalcore.
Ed ecco i protagonisti della settima edizione: vincitrice del Magnum D’Oro è risultata l’artista Mimma Mazzullo di Modena (premiata anche con targa aurea personalizzata e buon aceto balsamico tradizionale di Modena), con l’opera “Armonia”, riuscitissima anche sul piano tecnico, realizzata in terra cotta rappresenta due figure femminile , sormontanti un elefante, con una testa di leone che spunta magicamente nella parte retrostante, con anche un serpente che si innalza verso il cielo, avvolgendo le braccia danzanti delle figure. Tutto è atto ad inglobare la bottiglia che costituisce base d’appoggio. Pare che Mimma abbia voluto declinare elementi simbolici ed evocare una natura primigenia, di richiamo esoterico, indicando la necessità di riappropriarci dell’istinto perduto, proprio degli animali, per riversarlo anche in noi umani, distratti da valori materialistici e consumistici, che limitano le nostre percezioni, e la vitalità di esseri spirituali carichi di emozioni. Dunque Mimma ha espresso la naturalezza dell’essere, attraverso elegante equilibrio compositivo, ove il fanciullo che è in ognuno di noi possa essere liberato verso nuovi valori ed orizzonti, potendo scegliere d’esprimere poesia e dolcezza, basi autentiche dell’armonia del vivere.
Al secondo posto (premiata con targa argentea personalizzata e aceto balsamico tradizionale di Modena) l’opera scultorea “San Giovese”, realizzata dall’artista Uliano Guizzardi di Bomporto: “opera che non vuole essere dissacrante ma inno al vino reso con l’ironia tipica di questo artista, sempre volto a stupire con le sue creazioni uniche. Uliano ha unito abilmente tecnica esecutiva a doti di fantasia e creatività senza limiti. Lo stupore è inevitabile da parte dei visitatori di fronte al soggetto realizzato, inneggiante al famoso vitigno “Sangiovese”, dall’artista ironicamente per così dire “santificato”, con tanto di aureola e occhiali luminosi. Il tutto creato con i vetri della bottiglia in parte sostegno dell’opera e per il resto mosaico che rende l’incarnato del volto e del collo. Una visione che ha lasciato di stucco i visitatori della mostra, e sono molti coloro che hanno apprezzato questo lavoro artistico, non solo per l’espressività raggiunta ma anche grazie alla novità del suo farsi giocoso. Poi vista al buio con le sue luci: “effetti speciali”.
Al terzo posto (premiata con targa argentea personalizzata e aceto balsamico tradizionale di Modena) il maestro Loris Roncaglia di Formigine, con l’opera “Vinum Donum Vitae”. L’artista ha prodotto attorno alla sua bottiglia Magnum, una vera e propria allegoria del vino, di cui sono stati colti i vari elementi a partire dal grappolo d’uva. Il risultato si è concretizzato in una vera e propria scultura in ceramica di raffinatissima qualità inneggiante al valore del vino nella cultura locale. Stupefacente la patinatura della ceramica, che attesta l’abilità raggiunta di questo indiscusso maestro: un lavoro molto apprezzato dai visitatori votanti. Per tradizione del Premio i restanti 7 artisti sono stati giudicati quarti classificati parimerito (premiati con coppe personalizzate e pregiato nocino tradizionale). Ogni opera esprimeva elementi valoriali ed originalità tecniche e stilistiche. Sono in ordine casuale: Maria Veca di Decima, con l’opera “ i sette vortici della vita”, Massino Domenico D’Elia di Modena con l’opera “Le tradizioni Modenesi”, Monica Pellegrini di Modena con l’opera “Dolly”, Maria Grazia Tantimonaco di Monza-Brianza con l’opera “Trudy”, Filippo Podeschi di Stuffione con l’opera “ il pescatore con il Cormorano”, Andrea Calzati di Decima, con l’opera “Gli ambasciatori dell’armonia”, Simona Vincenzi di Carpi con l’opera “il servizio da te”
Nelle foto momenti della premiazione. Vi attendiamo per l’ottava edizione come votanti o partecipanti con Artisti di Bottega in occasione del prossimo Giugno RAVARINESE 2020. n.b: Artisti di Bottega ha sede in Via San Rocco 11 a Ravarino MO
Per info: bulfarte@gmail.com – poeta.contadino@alice.it - www.artistidibottega.it
Nelle foto momenti della premiazione: Commenti e testi critici del presidente di A.d.B.: Franco Bulfarini. Collaboratori principali: Andrea Calzati (segreteria/fotografia), Rosetta Casa (assistenza sul palco) con anche Enrica Barbieri, Marika Monesi. Stella Busetto (Vice segretaria). Si ringrazia per le foto Giovanna Molinari.
pag. 23 • N.13 • 06-07-2019