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Guida al Tempoliber0
                   M ostre e arte
  Biella/triVero
fino al 13 ottobre
Padre e FiGlio
ettore Pistoletto oliVero e MiCHelanGelo Pistoletto Progetto espositivo diffuso, sviluppato in tre diverse sedi: Palazzo Gromo Losa, Cittadellarte e Casa Zegna. L’esposizione mette in dialogo l’opera di Michelangelo Pistoletto con quella di suo padre Ettore Pistoletto Olivero (1898-1982), apprezzato pittore di paesaggi e nature morte, la cui vicenda artistica è strettamente legata a quella di Ermenegildo Zegna.
BoloGna
WarHol & Friends
ProroGata
Fino al 30 GiuGno
New York negli anni ’80
Palazzo Albergati - Via Saragozza. Tra storie di eccessi, trasgressione e mondanità, i protagonisti del viva- cissimo clima artistico di una sempre nuova New York come Andy Warhol, Jean-Michel Basquiat, Francesco Cle- mente, Keith Haring, Julian Schnabel e Jeff Koons, con circa 150 opere. Gli anni ‘80 si aprono con l’elezione dell’ex attore Ronald Reagan a Presi- dente degli Stati Uniti; l’economia si trasforma in finanza e si accumulano ricchezze inimmaginabili; John Lennon muore ucciso sotto casa l’8 dicembre 1980; la borsa di New York crolla e anche il Muro di Berlino; i fatti di piazza Tienanmen, l’invenzione del www e l’impazzare dell’Aids negli USA. Nel giro di poco l’arte perde, tra gli altri, Keith Haring, il fotografo Robert Mapplethorpe mentre Basquiat muore distrutto dalla droga. Quando l’economia “tira” la pittura ne è il primo segnale: nel 1980 The Times Square Show è la prima mostra sulla generazione di graffitisti, anarchica nello spirito ed estremamente provo- catoria. Non solo Haring e Basquiat, con loro decine di artisti di strada e pittori di valore come Kenny Scharf, Donald Baechler e James Brown. Oltre la pittura, Jeff Koons rappresen- ta il perfetto trait-d’union tra arte ed economia: dopo l’esperienza come broker a Wall Street, Koons riflette sugli status symbol della nascente clas- se dirigente americana analizzando impietosamente kitsch e banalità. Tra i protagonisti della scena musicale, della fotografia e del cinema, il ticinese Edo Bertoglio, fotografo e autore del film documentario Downtown 81 inter- pretato da Basquiat, l’artista francese Maripol che realizza l’artwork per l’album Like a Virgin di Madonna, Nan Goldin con i suoi racconti di vita quotidiana. La pittura neoespressioni- sta trova spazio nelle grandi gallerie di SoHo e si relaziona alle esperienze della Transavanguardia italiana con Francesco Clemente e Sandro Chia. Julian Schnabel, David Salle, Robert Longo formano la triade di superstar della pittura americana, che negli anni ‘90 si misurerà anche con il cinema.
fino all’8 settembre
eX aFriCa. storie e identità di un’arte uniVersale
Museo Civico Archeologico - via dell’Archiginnasio 2. Mostra per rac- contare come si intreccino vicende afri- cane ed europee dall’antichità a oggi attraverso “storie” d’arte, di identità, di viaggi e di incontri partendo dalle cronache dei viaggi e dei primi contatti tra europei e africani. Un’esposizione articolata in più sezioni: dalla qualità formale espressa in opere di grande e piccola dimensione, agli oggetti an-
tichi dei celebri regni africani insieme alle maschere, allefigure rituali e di potere. Sono inoltre proposte le nuove frontiere della ricerca sull’arte africa- na: l’antichità di quelle manifestazioni e l’identificazione di alcune “mani dei maestri” e con una sezione di indagine sull’estetica diversa del vodu, un’arte accumulativa impregnata di sacralità nel suo persistente divenire con opere che vengono esposte in Italia per la prima volta. Una mostra unica e irripe- tibile, per una storia da conoscere per riconoscere. 14€. Ridotto 7€.
Faenza
fino al 6 ottobre
Mostra MiQuel BarCeló.
Il tempo è un fiume che mi trascina, e io sono il fiume. Prima grande an- tologica in Italia dedicata agli ultimi trent’anni di produzione ceramica dell’artista spagnolo Miquel Barceló, uno dei massimi protagonisti della scena contemporanea internazionale. Per il MIC di Faenza l’artista realizza un’installazione in dialogo con la sezione dedicata alle ceramiche fa- entine. All’interno della sala l’artista posiziona le sue ceramiche, dai primi lavori in argilla della fine degli anni Novanta ai giorni nostri. Inoltre, in tributo alla storia del MIC, seleziona per affinità alcuni pezzi chiave della collezione e interviene all’interno delle vetrine in maniera mimetica, in un racconto autobiografico in cui l’e- lemento privato si mischia alla storia. Barceló è soprattutto noto al grande pubblico per la sua ricerca pittorica gestuale e la vicinanza al gruppo della Transavanguardia italiana e i Neo Espressionisti tedeschi. Alla metà degli anni ’90, durante i suoi nume- rosi soggiorni in Mali, inizia il suo avvicinamento alla ceramica realiz- zando le prime terrecotte con l’antica tecnica dogon. Dal 1996 riprende la produzione ceramica nella sua isola natale, Mallorca, dove ancora oggi realizza i propri lavori. L’artista, che ha esposto nei più prestigiosi musei del mondo.MIC, , viale Baccarini 19. Tel. 0546/697311 Orari di apertura: 10-19. Lunedì chiuso. Costo: 10 euro; ridotto 7 euro.
Forlì (FC)
fino al 16 giugno
oMaGGio ad enzo Bellini Palazzo Romagnoli - Via Cesare Albicini, 12. Nuova esposizione temporanea a Palazzo Romagnoli dal titolo Arte e Gioia di Vivere. Il primo piano del Museo, dove vengono espo- ste a rotazione opere novecentesche provenienti dalla Pinacoteca civica, ospita una retrospettiva dedicata all’ar- tista romagnolo Enzo Bellini. Nato a Santa Sofia nel 1932, Enzo Bellini si è accostato giovanissimo al disegno a contatto con l’ambiente artistico locale. E’ stato tra gli animatori del nascente ‘Premio Campigna’, prima di trasferirsi a Milano agli inizi degli anni ’60. Qui ha operato anche come illustratore e decoratore, collaborando specialmente con il laboratorio di scenografia del Piccolo Teatro della città di Milano, ed ha esordito nel ’72 con una “personale” delle sue chine e acqueforti alla galleria milanese ‘La Nuova Sfera’. L’artista si è fatto inizialmente apprezzare specialmente come disegnatore, ma non c’è mai stato confine per lui fra segno e colore, come ebbe a riconoscere Raffaele De Grada secondo il quale «Bellini incide come disegna, dipinge come incide in perfetta sequenza musicale da un’ope- ra all’altra». Numerose sono state le “antologiche” dedicate a Bellini. Dopo il ritorno al paese natale, si segnalano le grandi mostre di Palazzo Albertini a Forlì (1995) ai Magazzini del Sale di Cervia (2007), e l’omaggio reso da Santa Sofia nel 2011 con la splendida mostra intitolata “L’armonia nello sguardo”. Al 2014 risale una delle ultime apparizioni pubbliche di Bel- lini con la mostra “Merry Christmas” allestita a Forlimpopoli. Tariffe: 5.00€, /3.00€. Tel.0543 712435. Dal mart. al ven.dalle 9,30 alle 13,00, mart. anche dalle 15,00 alle 17,30, sab., dom.e festivi dalle 10,00 alle 18,00.
fino al 16 giugno
ottoCento.
l’arte dell’italia
tra HaYez e seGantini
Musei San Domenico - Piazza Guido da Montefeltro, 12. La mostra forlivese ai Musei San Domenico del 2019 si occuperà della grande arte italiana dell’Ottocento nel periodo che intercor- re tra l’ultima fase del Romanticismo e le sperimentazioni artistiche del nuovo secolo, tra l’Unità d’Italia e la Grande
Guerra. Ricostruire attraverso la pit- tura e la scultura le vicende dell’arte italiana nel mezzo secolo che ha preceduto la rivoluzione del Futurismo consente di capire criticamente come l’arte sia stata non solo un efficace strumento celebrativo e mediatico per creare consenso, ma anche il mezzo più popolare per far conoscere agli italiani i percorsi esaltanti e contrad- dittori di una storia antica e recente caratterizzata da slanci comuni e da forti tensioni e divisioni.
Grazie a una selezione di opere ec- cellenti le sezioni della mostra forlivese ricostruiranno, attraverso un viaggio immersivo nel tempo e nello spazio, i percorsi dei diversi generi: quello storico, la rappresentazione della vita moderna, l’arte di denuncia sociale, il ritratto, il paesaggio e la veduta, temi culturali e sociali nuovissimi, di impatto popolare e dal significato universale. Saranno presenti, nella loro più impor- tante produzione, pittori come Induno, Molmenti, Faruffini, Maccari, Muzzioli, Costa, Fattori, Signorini, Ciseri, Corcos, Michetti, Lojacono, Previati, Morbelli, Nomellini, Tito, Sartorio, De Nittis, Pellizza da Volpedo, Boccioni, Balla; e scultori come Vela, Cecioni, Monteverde, Gemito, Canonica, Bistolfi e Medardo Rosso. Biglietto intero 12,00 € , ridotta: 10.00. Da mart. a ven.dalle 9.30 alle 19; sab., dom., giorni festivi dalle 9.30 alle 20. La biglietteria chiude un’ora pri- ma. Lunedì chiuso. Tel: 0543 712435.
MaMiano di
traVersetolo (Pr)
fino al 30 giugno 2019
de CHiriCo e saVinio.
una MitoloGia Moderna Fondazione Magnani-Rocca
via Fondazione Magnani-Rocca 4. La mostra presenta oltre centotrenta opere tra celebri dipinti e sorpren- denti lavori grafici, in un percorso espositivo che, dalla nascita dell’av- ventura metafisica, si focalizza su un moderno ripensamento della mitologia e giunge alla ricchissima produzione per il teatro, documentata anche da preziosi costumi per l’opera lirica. L’esposizione – curata da Alice En- sabella, Università di Grenoble, e da Stefano Roffi, direttore scientifico della Fondazione Magnani-Rocca – si propone di ricostruire criticamente le fonti comuni dei fratelli de Chirico al fine di metterne in evidenza affinità, contrasti e interpretazioni del fanta- stico universo che prende forma nelle loro traduzioni pittoriche, letterarie e teatrali. Orario: dal martedì al vener- dì continuato 10-18 (la biglietteria chiude alle 17) – sabato, domenica e festivi continuato 10-19 (la biglietteria chiude alle 18). Aperto anche lunedì di Pasqua, 25 aprile, 1° maggio, 2 giugno. Lunedì chiuso (aperto Lunedì di Pasqua). Aperto anche tutti i festivi. Costo del biglietto: € 12 valido anche per le raccolte permanenti, € 10 per gruppi di almeno venti persone, € 5 per le scuole. T. 0521 848327 info@magnanirocca.it
Milano
fino al 21 luglio 2019 GiorGio andreotta Calò Giorgio Andreotta Calò (Venezia, 1979; vive e lavora tra Italia e Olanda) è uno degli artisti italiani più interessanti degli ultimi anni e ha rappresentato l’Italia alla 57ma Bien- nale di Venezia (2017). Le sue opere comprendono sculture, installazioni ambientali di larga scala e interventi spaziali che trasformano architetture o interi paesaggi e sono spesso con- cepite per essere incluse in un ricco sistema di rimandi e collegamenti tra di loro, anche attraverso l’uso di elementi naturali densi di significati simbolici – come l’acqua, la luce e il fuoco. Il suo lavoro affonda le radici in alcune pratiche concettuali e processuali tipiche degli artisti degli anni Sessanta e Settanta per poi aprirsi a nuove evoluzioni ed è il risultato di un lungo processo di ricerca sui materiali – da quelli classici, come bronzo e legno, ad altri più inusuali come ad esempio il caranto, lo strato argilloso sottomarino su cui sorge la città di Venezia –, sulle tecniche di lavorazione e sulla loro origine. Hangar Bicocca.
fino al 15 settembre 2019 sHeela GoWda reMains Sheela Gowda (Bhadravati, Kar- nataka, India, 1957; vive e lavora a Bangalore) è considerata una delle maggiori esponenti dell’arte contemporanea in India. La sua pratica spazia dal disegno, alla scultura, a installazioni su larga scala e vede l’utilizzo di materiali che spesso veicolano valori culturali legati al contesto da cui provengono. Le sue opere, caratterizzate da una forte valenza plastica, assumono come punto di partenza elementi del modernismo, rielaborati dall’artista attraverso processi di produzione con
forti associazioni ritualistiche. E’ la prima personale di Sheela Gowda in Italia e, oltre a una nuova produzione, proporrà opere realizzate dal 1996 a oggi, tra cui acquarelli, stampe e installazioni site-specific. Queste ulti- me sono contraddistinte da un’ampia varietà di materiali – come capelli, sostanze organiche, escrementi di mucca, incenso e pigmenti naturali – e saranno presentate in stretto dialogo con l’iconica architettura delle Navate di Pirelli HangarBicocca.
Modena
fino al 25 agosto
sintesi Modena rende omaggio a FranCo Fontana
(1933), è uno dei suoi artisti più im- portanti e tra i più conosciuti a livello internazionale. Nelle tre sedi della Palazzina dei Giardini, del MATA - Ex Manifattura Tabacchi e della Sala Grande di Palazzo Santa Margherita, mostra, che ripercorre oltre sessant’an- ni di carriera dell’artista modenese e traccia i suoi rapporti con alcuni dei più autorevoli autori della fotografia del Novecento. L’esposizione è suddi- visa in due sezioni. La prima, il per- corso artistico di Fontana, attraverso trenta opere, la maggior parte delle quali inedite, realizzate tra il 1961 e il 2017, selezionate dal vasto ar- chivio fotografico dell’artista. Questo nucleo si concentra su quei lavori che costituiscono la vera cifra espressiva di Fontana. Sono paesaggi urbani e naturali, che conducono il visitatore in un ideale viaggio che lega Modena a Cuba, alla Cina, agli Stati Uniti e al Kuwait. La seconda sezione, sono una selezione di circa cento fotografie che Franco Fontana ha donato nel 1991 al Comune di Modena e Galleria Civica che costituisce un’importante costola del patrimonio collezionistico ora gestito da Fondazione Modena Arti Visive. Tale collezione delinea i rapporti intrecciati dall’artista con i grandi protagonisti della fotografia internazionale come: Mario Giaco- melli a Luigi Ghirri e Gianni Berengo Gardin, da Richard Avedon a Annie Leibovitz, da Arnold Newman a Josef Koudelka e Sebastião Salgado. Fino al 16 giugno merc.-ven.: 11-13 / 16-19 Sab., dom.e festivi: 11-19. Dal 17 giugno al 25 agosto 2019 Giov.-dom.17-22. .€ 6.00/€ 4.00. T.059/2032911 - 2032940.
fino al 7 luglio
storie d’eGitto
in mostra la raccolta egizia riscoperta. La collezione consistente in un’ot- tantina di reperti. I reperti esposti, distribuiti su un ampio arco crono- logico, appartengono a categorie diverse, riconducibili alla regalità, al rituale funerario e alla devozionalità templare. La collezione conta statuette “ushabti” di Nuovo Regno (XVIII-XX dinastia, 1539-1070 a.C) ed Epoca Tarda (XXVI-XXX dinastia, 664-332 a.C.), sei vasi canopi, tra cui un set a nome di Horsiesi (Epoca tarda), amu- leti, bronzetti, terracotte. Di grande interesse, un grande scarabeo com- memorativo del sovrano Amenhotep III (Nuovo regno, XVIII dinastia, 1388- 1351 a.C.), che celebra la sposa Ty. Presenti, inoltre, la mummia egizia di bambino con cartonnage e sarcofago antropoide moderni, alcune teste e arti umani, oltre a tre piccoli coccodrilli imbalsamati e ad alcune bende di lino provenienti dalle mummie reali scoperte a Deir el-Bahari nel 1881. Gli apparati multimediali della mostra consentiranno al pubblico di scoprire le “storie d’Egitto” emerse dal progetto di ricerca: storie collezionistiche di Du- chi, illustri modenesi e oscuri antiquari; storie di furti e ritrovamenti; di viaggi in Egitto e sbendamenti di mummie reali come eventi; storie emerse dalla diagnostica che ha determinato sesso, età e, dove possibile, informazioni sulle patologie e le cause di morte dei resti mummificati, restituendo loro una piccola parte di identità.
fino al 25 agosto
PoP tHeraPY.
lo sPirito
riVoluzionario
delle FiGurine FioruCCi Museo della Figurina, Palazzo Santa Margherita - Corso Canalgrande 103. La mostra indaga il fenomeno culturale “Fiorucci” attraverso l’album Fiorucci Stickers, pubblicato nel 1984 da Panini e distribuito insieme a oltre 25 milioni di bustine. L’album differisce notevolmente dalle altre produzioni della casa editrice modenese, trattan- dosi di uno strumento personalizza- bile ideato per esprimere la propria creatività. Grazie alle figurine si potrà ripercorrere la portata rivolu- zionaria della creatività dello stilista milanese Elio Fiorucci che, con le proprie scelte grafiche e strategie di comunicazione, negli anni Ottanta del secolo scorso scatenò una vera e propria “Fioruccimania”. Ed è proprio agli anni Ottanta che si lega l’inter- vento artistico di Ludovica Gioscia che interesserà lo spazio espositivo del museo. Nel 2010, infatti, l’artista ha realizzato un “archivio Paninaro” che verrà utilizzato in occasione di questa mostra per stabilire dei legami con l’album Fiorucci e realizzare una sorta di Wunderkammer di forte impatto visivo, traboccante di rimandi a un fenomeno storico che ha lasciato una notevole impronta simbolica nel panorama culturale italiano. Fino al 16 giugno 2019: Mercoledì-venerdì: 11-13 / 16-19 Sabato, domenica e festivi: 11-19 Dal 17 giugno al 25 agosto 2019 Giovedì-domenica 17-22 € 6.00 €.4.00. Tel: 059 2033090.
reGGio eMilia
fino al 14 luglio
antonio Fontanesi
e la sua eredità
Da Pellizza da Volpedo a Burri Palazzo dei Musei - Via Spallanzani, 1 In esposizione oltre trenta dipinti di Antonio Fontanesi (1818-1882), provenienti da importanti musei e col- lezioni italiane, posti a confronto con la produzione degli artisti che la critica ha collegato con la sua produzione, individuandone possibili motivi di ispirazione in un arco cronologico che dagli anni Ottanta dell’Ottocento arri- va fino agli anni Sessanta del Nove- cento. Chiuso lunedì. Martedì-venerdì 10.00-13.00; sabato, domenica e festivi (2 giugno) 10.00-19.00; lunedì apertura dedicata alle scuole; Dal 1 al 14 luglio: martedì-venerdì 21.00- 23.00; sabato-domenica 10.00-19.00 e 21.00-23.00; Aperture straordinarie i giorni 18 maggio 10.00-19.00 e 21.00-24.00. Euro 8,00- Euro 5,00 Tel:0522 451152.
fino al 22 novembre
Mostra FotoGraFiCa
di luiGi Menozzi
BFMR & Partners - Dottori Commer- cialisti Piazza Vallisneri, 4 da lunedì a venerdì ore 10.00-12.00 e 16.00- 18.00, chiuso sabato, domenica e festivi. Arte e natura si danno la mano nelle fotografie di Luigi Menozzi negli spazi di BFMR & Partners a Reggio Emilia. Il percorso espositivo com- prende una quarantina di fotografie scattate nel 2017-18 all’interno di due importanti parchi naturalistici e musei all’aperto – “Arte Sella”, nell’omonima valle di Borgo Valsugana (Trento) e “Domaine de Chaumont-sur-Loire”, nella Valle della Loira francese – per documentare l’impegno profuso da celebri artisti nella realizzazione di sculture e installazioni a partire da materiali naturali reperiti nelle vici- nanze, come foglie, tronchi e pietre. Luigi Menozzi (Reggio Emilia, 1957) ha sempre focalizzato la propria attenzione sulla natura e sull’ambiente naturale, dapprima soffermandosi sul paesaggio, in seguito con ricerche e progetti più delineati e circoscritti. Ha esposto in numerose personali e collettive in Italia ed all’estero. Vive e lavora a Reggio Emilia. Info tel. 0522 455000, info@bfmr.it, www.bfmr.it
roViGo
fino al 30 giugno 2019 Giostre
storie, iMMaGini, GioCHi Palazzo Roverella. Un mondo dove i ricordi dell’infanzia si intrecciano con il destino e la vita che gira e va avanti. Una grande mostra fotografica, con scatti di Gabriele Basilico, Henri Cartier-Bresson, Robert Doisneau, Eliot Erwitt, Luigi Ghirri, Paolo Gioli,
David Seymour. Ma non solo. Sarà un viaggio multisensoriale: dai dipinti di grandi artisti del Novecento – come Balla e Campigli – ai variopinti mani- festi dell’Ottocento e dei primi anni del Ventesimo secolo, fino alla scoperta di preziosi giocattoli antichi e di una curiosa installazione contemporanea. Lasciati accompagnare nel fantasioso mondo delle giostre!
Venezia
fino al 18 agosto
Grande antoloGiCa
di letizia BattaGlia
Alla Casa dei Tre Oci, una delle protagoniste più significative della fotografia italiana, che ne ripercorre l’intera carriera. La mostra, curata da Francesca Alfano Miglietti, presenta 300 fotografie, molte delle quali ine- dite, che rivelano il contesto sociale e politico nel quale sono state scattate. Il percorso espositivo, ordinato tematica- mente, si focalizza su quegli argomenti che hanno costruito la cifra espressiva più caratteristica di Letizia Battaglia, che l’ha portata a fare una profonda e continua critica sociale, evitando i luoghi comuni e mettendo in discus- sione i presupposti visivi della cultura contemporanea. I ritratti di donne, di uomini o di animali, o di bimbi, sono solo alcuni capitoli che compongono la rassegna; a questi si aggiungono quelli sulle città come Palermo.
fino a dom.24 novembre 2019 la Biennale
la 58. esPosizione
è aperta al pubblico da sabato 11 maggio a domenica 24 novembre 2019, ai Giardini e all’Arsenale, la 58. Esposizione Internazionale d’Arte dal titolo May You Live In Interesting Times, a cura di Ralph Rugoff, orga- nizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta. La Mostra è affiancata da 89 Partecipazioni na- zionali negli storici Padiglioni ai Giar- dini, all’Arsenale e nel centro storico di Venezia. Sono 4 i paesi presenti per la prima volta alla Biennale Arte: Ghana, Madagascar, Malesia e Pakistan. La Repubblica Dominicana partecipa per la prima volta alla Biennale Arte con un proprio padiglione.
dal 5 luglio al 17 novembre tattoo. storie sulla Pelle
La lunga storia del tatuaggio: l’arte racconta il tattoo. La storia del tatuag- gio, dalle origini alle ultime evoluzioni, è in mostra al M9 – Museo del ’900 di Venezia Mestre. Curata da Luca Beatrice e Alessandra Castellani sarà in esposizione Tau-tau l’onomatopea che gli abitanti di Tahiti utilizzavano per indicare il tatuaggio, riferendosi al suono prodotto dal picchiettare del legno sull’ago per bucare la pelle. Tattow la prima trascrizione che ne fa James Cook una volta sbarcato sull’isola nel 1769, da cui poi de- riverà il nostro Tattoo). Ma la storia millenaria del tatuaggio risale a molti secoli prima, addirittura si potrebbe far risalire la prima testimonianza a 3000 anni prima di Cristo: Otzalet, corpo congelato e recuperato dagli scienziati sul confine italo-austriaco nel 1991, presenta in varie parti del corpo dei veri e propri tatuaggi, otte- nuti sfregando carbone polverizzato su incisioni verticali della cute.
ViareGGio luCCa
fino al 3 novembre
l’eterna Musa.
L’universo femminile tra ‘800 e ‘900. Quaranta donne normali, di famiglia o della porta accanto. Mai dive, se non – forse – tra le mura di casa. A formare una smagliante e cangiante galleria di personalità, ognuna a suo modo prota- gonista in una frazione di tempo e in un angolo di spazio. Di questa galleria di tipi femminili, la Fondazione Matteucci presenta – dal 2 giugno al 3 novembre – un’affascinante selezione, che muove dal primo Ottocento e approda al Novecento, con affondi intenzionali e suggestivi nei due dopoguerra, entrambi forieri di grandi mutamenti. Opere scel- tissime, talvolta mai prima esposte, di Fattori e Lega, Induno, Favretto, Casorati e Sironi, tra gli altri. Centro Matteucci per l’Arte Moderna via G. d’Annunzio 28. Lunedì chiuso. Tel.0584 430614 info@cemamo.it
                              pag. 40 • N.11 • 08-06-2019



















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