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AttuAlità e CronACA loCAle
l’uniVersita’ Ha CaMBiato tiMoniere
A CurA di Sergio Poletti
GaY Pride Per 20 Mila
                                                Carlo Adolfo Porro è sta- to eletto nuovo rettore dell’Università di Modena e Reggio, al posto di Angelo Andrisano. A lui l’82,86% dei voti, contro il 17,14% di Marco Sola. E, si badi bene: hanno votato 1.231 aventi diritto su 1.547. Perché è importante questa elezione? Perché è dall’Università che escono i cervelli che miglio- reranno la nostra società in futuro.
Quale programma ha il nuo- vo rettore? Porro è modenese e dirige la cattedra di Fisiolo- gia al dipartimento di Scien- ze biomediche, Metaboliche e Neuroscienze. Porro ha ascoltato tutti, ha una grande capacità di ascolto, intende valorizzare il lavoro di tutti, vuole sviluppare le compe- tenze scientifiche e culturali dell’Ateneo, per il progresso di Modena e dei territori circostanti. Insomma: Porro vuole modernizzare l’Uni- versità di Modena e Reggio, rendendola più competitiva
e una vera fucina di cervelli. In pratica Porro ritiene fon- damentale la sinergia col territorio. Lui che se ne inten- de di Scienze biomediche certamente cercherà un buon collegamento con la nostra silycon valley. La Bassa è un bacino di rilievo mondiale. Il rettore dovrà anche pensare a chi assegnare le risorse, valutate le potenzialità. Trat- tasi di uomo apprezzato, che certamente saprà operare per una ottimizzazione della Unimore. Non è solo una poltrona, la sua. E’ un posto da timoniere e da capo di una nave che può naviga- re meglio in acque a volte anche insidiose o carenti di aiuti dal governo centrale. La convergenza massiccia di voti su di lui gli darà cre- dito e forza certamente. Già l’Università di Modena e Reggio è aumentata di im- portanza. Dovrà addirittura primeggiare in alcuni settori. Porro chiama appeal quello dell’Unimore e sa già come
muoversi. Stabilirà certa- mente più finanziamenti alla ricerca di base, che potrà dare buoni frutti anche in futuro. E sa che userà tutte le componenze sulle quali comandare perché le cose vadano ancor meglio. Meglio nella didattica, nella ricerca e nei servizi, contri- buendo altresì a dare una spinta all’ economia del territorio. Mancano soldi? Farà sentire la sua voce nel- la conferenza dei rettori che ogni tanto si tiene. Si collegherà con il Comune. Sarebbe meglio con tutti i Comuni. E con vari ministeri. Un’altra domanda sorge spontanea. Perchè il nu- mero chiuso di Medicina, dal momento che mancano e mancheranno medici e specialisti? Anche lui è per il numero relativamente chiu- so. Punta ad un incremento dei posti di almeno il 20%. Meglio di nulla.
S
ono arrivati a Modena,
dicare contro l’omofobia. Sono tanti gli omofobici? Forse, ma meno di quanti si creda. Diciamo che ora ci si può dichiarare alla luce del sole. Anche alla luce dei fari tv. Tanti opinionisti sono gay: c’è quello che scrive canzoni, Malgio- glio, con ciuffetto bianco nato per caso (il ciuffetto) con uno spruzzo eccessivo di acqua ossigenata, c’è quello con la barba blu, Ciacci, c’è Signorini, ecc. ecc.... Nel Decamerone si diceva: “Haccene millanta che tutta notte canta”.
La Ghirlandina dei vignet- tisti una volta avrebbero storto il naso paonazzo
facendo ironia, Il Gay Pride ha portato un indotto che i ristoratori hanno gradito molto. E’ stata la prima volta. Ci vuole sempre una prima volta. De gustibus non est disputandum. I gusti non si pos- sono disputare. La Papessa cosa c’entrava? C’entrava, c’entrava. Drag Perlana pure, a presentare. Si aspettavano 10 mila persone. Se sono state 20 mila vuol dire che è andata bene. Tutto liscio co- me l’olio. Non una carnevalate con gesti osceni! Arcigay? Non poteva mancare. L’onorevole Giuditta Pina? Presente. -Siamo tutti uguali – ha detto l’ex assessore Ingrid Caporioni. Beh...tutti uguali no. Ci sono an- che persone che sono più uguali delle altre. Che sono diverse. Diversamente uguali, diciamo. C’est la vie...
Muzzarelli, rieletto, uguale a prima... Irene Guadagnini ha detto che Modena è aperta... Beh, per forza. Se non ci si apre un po’ certe cose non possono succedere. Poi queste cose le abbiamo comprese, i geminiani sono...aperti, tolleranti, solidali, portatori di amore, Amore. Se c’è l’amore c’è tutto. Se c’è tutto può anche mancare l’amore. . Per capire si doveva essere presenti. Sgarbi, ovviamente, non è venuto a Modena. Verrà ancora per i chioschi, per dire la sua sull’arte. Si farà...aprire certe porte fuori orario. Lui è etero. Eterissimo...
Ma tutti possiamo vivere felici e contenti. Con o senza parate. Le parate gay sono nate per ricordare i moti di Stonewall del 1969, per la lotta che porta ai diritti per gli omosex...
33 gradi all’ombra, 45- 50 al sole, quasi 20.000 gay e lesbiche, che non si sono squagliati al cal- do dopo tante giornate di freddo e pioggia, più tante famiglie. Salutati da cinque sindaci: (uno gay dichiarato), tanti potenzia- li voti. Una festa. Il vescovo aveva detto: niente contro- manifestanti, rispetto, inve- ce più di 200 hanno sfilato con dei va de retro. C’era anche Don Bellei. Chissà se Padre Amorth avrebbe partecipato. Satana non era là. Un palco per au- spicare più diritti. Benji e Fede ci sono saliti per pre-
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pag. 18 • N.11 • 08-06-2019



































































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