Page 111 - SAGRE E BORGHI MODENA
P. 111
pletamente crollati con la scossa del 29 maggio 2012. Il campanile è anch’esso pericolante: presenta molte crepe a partire dal “primo anello”, risultate ancora più evidenti dopo il lieve movimento sismico del 3 giugno 2012 che ha interessato di nuovo la medesima zona.
Attualmente in fase di recupero. I lavori dovrebbero conclu- dersi entro la fine del 2019.
ORATORIO DELLA MADONNA DELLA PORTA
(Attualmente chiuso)
L’oratorio della Beata Vergine della Porta (comunemente chiamato la chiesa o chiesetta della Madonnina o sempli- cemente la Madonnina) L’edificio fu eretto nel 1602-1604 per onorare l’immagine miracolosa della Vergine dipinta sul muro presso la porta della città, la facciata neoclassi- ca risale al 1868. Fu voluto dal principe Federico II Pico e intitolato alla Vergine per celebrare la cessazione della “burraschetta”, una breve e violenta malattia epidemica che aveva colpito la città. Nel 1868 venne collocata, sul timpa- no della facciata, la statua marmorea della Beata Vergine detta “della piazza” o “Madonnina” posta in precedenza sul porticato del Palazzo Comunale. La chiesetta è stata fortemente lesionata dal sisma del 2012 e successivamente messa in sicurezza per tamponare le lesioni strutturali. La statua marmorea della Beata Vergine è stata rimossa dai Vigili del fuoco.
ORATORIO DEL SANTISSIMO SACRAMENTO
(Attualmente chiuso)
L’ex oratorio del Santissimo Sacramento è un edificio scon- sacrato risalente agli inizi del XVII secolo e realizzato in stile barocco durante il principato di Alessandro I Pico. Prima del terremoto del 2012 veniva utilizzato come sala culturale po- livalente per mostre d’arte e di benificenza. L’interno è de- corato in stile tardo barocco, con diversi altari in scagliola.
PALAZZO COMUNALE
(Attualmente in fase di recupero)
Il Palazzo comunale è un edificio quattrocentesco (del
1468), al quale venne aggiunta la parte retrostante nel 1748. L’elegante loggiato della facciata, radicalmente ri- strutturato tra la metà del XIX e l’inizio del XX secolo, pog- gia su colonne in marmo rosa. Alcune di esse riportano incise le unità di misura anticamente in uso nel Ducato di Mirandola. All’interno da segnalare la Sala Granda che si estende per tutta l’area del loggiato e che presenta un interessante soffitto in legno a cassettoni. All’interno del Pa- lazzo sono collocati alcuni dipinti fra cui i ritratti dei Pico e altri quadri pregevoli, tra i quali un’Adorazione dei Magi già attribuita a Palma il Giovane. Il palazzo comunale è stato gravemente danneggiato dal sisma del 2012: il log- giato nord si è distaccato dal corpo di fabbrica principale, sono avvenuti numerosi crolli interni dei solai, con danni alle strutture portanti e al portico nord, oltre a spanciamenti laterali delle murature.
109