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 CONCORDIA SULLA SECCHIA
www.comune.concordia.mo.it comuneconcordia@cert.comune.concordia.mo.it
    NUMERI UTILI
  Municipio
Piazza 29 Maggio, 2 .....0535-412911
Polizia municipale
Via Roma, 6............... 0535-412959
Carabinieri
Via del Volontariato, 1 ... 0535-57476
Biblioteca comunale
Via per San Possidonio, 1 ... 0535-412937
Comune di Concordia sulla Secchia Proloco Concordia
       Comune di circa 9.000 abitanti, situato a nord di Mode- na, è il più settentrionale di tutta la provincia al confine con la provincia di Mantova.
Esistono varie ipotesi sul nome di Concordia, forse la città prese il nome da un accordo che sanciva la deviazione del fiume Po; in virtù di questa alleanza, venne dato al paese il nome di Concordia (accordo). Un’altra ipotesi vede il nome da ricondursi alla Rocca di Concordia, così chiamata a ricor- do della “pace e buona concordia con tuti li suoi nemici”, ai tempi dei Pico.
Nel 1396 Concordia, da borgo, divenne una vera e pro- pria comunità la cui economia si sostentò per secoli grazie all’attività dei “mulini natanti”, zattere a fondo piatto ancorate controcorrente alle rive o ai piloni dei ponti che seguivano il variare della corrente e che servivano per attività molitoria. Nel 2012 il paese è stato duramente colpito dal terremo- to che ancora oggi rende parzialmente chiusi molti dei suoi edifici storici.
DA VEDERE
CHIESA DI SAN PAOLO (Attualmente chiusa)
La Chiesa di San Paolo, del XVI sec. ma ristrutturata nell’800, presenta all’interno dipinti del pittore modenese Adeodato Malatesta. La chiesa presentava due enormi tele del pittore bolognese Aureliano Milani, della seconda metà del Seicen- to: la Cattura di Cristo nell’orto e la Deposizione di Cristo, oltre a dipinti ottocenteschi del modenese Adeodato Malate- sta e del bolognese Alessandro Guardassoni (opere trasferite dopo il terremoto del maggio 2012).
CHIESA DI SAN PIETRO APOSTOLO (Attualmente chiusa) La chiesa di San Pietro Apostolo, in frazione Fossa di Con-
cordia. Tra le chiese della bassa pianura, quella di Fossa emerge per la solenne struttura architettonica di origine sei- centesca e per particolare nobiltà architettonica. Infatti, al di là della facciata neoclassica, l’interno ad aula unica mo- stra l’impronta di un austero classicismo, con forti analogie rispetto alla chiesa del Gesù di Mirandola, già tempio dei gesuiti eretto dai principi Pico.
La chiesa di Fossa venne innalzata dal 1672 al ’75, con successivo ampliamento nel 1689, in sostituzione di altra preesistente, grazie al contributo di Alessandro II Pico, duca di Mirandola; non lontano, infatti, sorgeva il casino di villeg- giatura della consorte d’Alessandro, Anna Beatrice d’Este, e pertanto la parrocchia necessitava di un aspetto presti- gioso per accogliere degnamente i riti sacri della corte. Un unicum è il cosiddetto Santuario dei Santi Martiri, cappella costruita nel 1768, con teche e urne in legno intagliato e dorato, che accolgono le reliquie di San Massimo e di circa tremila martiri provenienti dalle catacombe romane.
CHIESA DI SANTA CATERINA (Attualmente chiusa)
La chiesa di Santa Caterina d’Alessandria, in frazione San- ta Caterina. La santa, patrona di tanti mestieri, è anche la patrona dei mugnai, per l’analogia tra la ruota dentata del suo martirio e la ruota del mulino. Non è casuale che vicino all’argine destro del fiume Secchia, che percorre la bassa pianura concordiese, sorga appunto questa chiesa dedica- ta alla martire d’Alessandria, che dà il nome anche all’abi- tato. Addossata a quello che fu il convento degli Eremitani, eretto ai primi del Cinquecento e soppresso nel 1768, la chiesa reca tracce nell’abside poligonale, di un attardato stile goticizzante. L’interno, a tre navate, si adorna di sei- centeschi paliotti in scagliola spettanti a maestri carpigiani.
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