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 Tassoni e da Giuseppe Ceri. Si narra che nell’Osteria “Co- rona” di Castelfranco l’oste spiando dal buco della serra- tura le fattezze di una bella ospite (alcuni ritengono che fosse la Dea Venere) rimase colpito dalla sensualità del suo ombelico e, imitandone le forme, apprese l’arte di fare il tortellino.
TEATRO COMUNALE
Già agli inizi del’700 era attivo a Castelfranco Emilia un teatro, gestito dal 1759 dalla locale società denominata Accademia dei Rinascenti e, dopo la sua ricostruzione nel 1813, affidato alla Società dei Palchisti. Nel 1882, il Co-
mune, volendo ampliare il palazzo comunale, soppresse il Teatro Sociale, che si trovava proprio all’interno dell’edifi- cio. Solo nel 1913 venne riaperto il teatro comunale, che trovò sede nel salone centrale dell’asilo Zucchini-Solimei, uno splendido edificio in stile Liberty costruito nel 1906. Su quel palco per decenni si tennero tantissimi spettacoli, dalla prosa alle opere liriche, dal varietà alle conferenze, fino alle proiezioni cinematografiche. Attualmente ospita il “Dadà”, centro di programmazione di spettacoli teatrali, musicali e cinematografici, ma anche spazio discoteca e sede di prova di gruppi musicali e teatrali.
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