Page 56 - SAGRE E BORGHI MODENA 2020
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 MODENA
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    NUMERI UTILI
  Municipio
Piazza Grande, 16......... 059-20311
Carabinieri
Via Pico della Mirandola, 30 ... 059-3166111
Polizia municipale
Via Galilei, 165 ............. 059-20314
Policlinico di Modena
Largo del Pozzo, 71...... 059-422211
IAT – Informazioni Accoglienza Turistica
Piazza Grande, 14..... 059-2032660
URP – Ufficio Relazioni con il pubblico
Piazza Grande, 16......... 059-20312
Città di Modena   Visit Modena
        Con i suoi 185.000 abitanti, Modena è, dopo Bolo- gna, la seconda città capoluogo più popolosa dell’E- milia Romagna. Modena è stata fondata nel 183 a.C., come colonia romana, dai triumviri Marco Emilio Lepido, Tito Ebuzio Parro e Lucio Quinzio Crispino.
Dal 1598 al 1859 fu capitale del Ducato di Modena e Reggio ed è un’antica sede universitaria ed arcivescovile. Il Palazzo Ducale fu sede già nel 1859 della Scuola mi- litare dell’Italia centrale del Regno di Sardegna, evolutasi nei decenni fino a divenire nel 1947 Accademia Militare dell’Esercito e dell’Arma dei Carabinieri. Il Duomo, la Torre Civica e la Piazza Grande della città sono inserite nella lista dei siti italiani patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Modena è conosciuta in tutto il mondo anche per le sue eccellenze enogastronomiche e motoristiche, oltre che per aver dato i natali a personaggi di calibro internazionale come Enzo Ferrari e Luciano Pavarotti.
DA VEDERE
BIBLIOTECA ESTENSE
La Biblioteca Estense, oltre a volumi di ogni tipo per la consultazione e lo studio, ha una collezione di manoscritti, carte geografiche, spartiti musicali, xilografie, incisioni in rame e antichi libri a stampa tra le più grandi e importanti d’Italia, visibili in una mostra permanente all’interno della biblioteca. Fra tutti occorre ricordare i due volumi della Bibbia di Borso d’Este, uno dei testi miniati più famosi al mondo, e il “De Sphaera”, unanimemente considerato il più bel libro astrologico del Rinascimento italiano.
CASA MUSEO PAVAROTTI
La villa nella quale Pavarotti, insieme alla sua famiglia, ha vissuto gli ultimi anni della sua vita, trasformata in uno splen- dido museo.
CHIESA DEL VOTO
Prende il nome da un voto del Comune modenese e del duca Francesco I d’Este fatto nel 1630, quando la città fu investita da una gravissima epidemia di peste che, secon- do un cronista, giunse a causare fino a duecento morti al giorno. Non appena questa finì, a mantenimento del voto, su disegno dell’architetto modenese Cristoforo Galaverna, nel 1634 s’iniziò la costruzione della chiesa in uno stile piuttosto ibrido e sormontata da una cupola.
CHIESA DI SAN BIAGIO
La chiesa vide le origini nel 1319, assieme al monastero in cui si stabilirono i frati Carmelitani, ad opera della famiglia modenese dei Sadoleto in onore della Beata Vergine del Carmine. Fu in seguito ricostruita tra il 1646 ed il 1658, durante il governo di Francesco I. Il coro e l’imponente cu- pola furono affrescati da Mattia Preti, allievo del Guercino.
CHIESA DI SAN CARLO
La chiesa di San Carlo fu eretta a partire dal 1664 su disegno di Bartolomeo Avanzini; alla sua morte la proget- tazione fu affidata al capomastro muratore, il confratello Giovanni Pietro Piazza. Terminati i lavori, che durarono più di un secolo, fu infine consacrata nel 1766. La chiesa ripropone in dimensioni ridotte la chiesa di San Carlo ai Catinari di Roma (ad esclusione della cupola). Nel 1980 è stata adibita ad auditorium.
CHIESA DI SAN DOMENICO
La chiesa è situata nel luogo dove nel 1243 i frati predica- tori eressero una prima chiesa, orientata liturgicamente con facciata ad ovest poi demolita e ricostruita nel 1707-1708. All’interno la chiesa conserva un pregevole plastico di An- tonio Begarelli, opera di forte realismo, che raffigura Gesù in casa di Marta.
54 Modena Sagre e Borghi



































































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