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M ostre e arte
Guida al Tempoliber0
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BoloGna
fino al 6 maggio
the wall
Palazzo Belloni - Via Barberia, 19, ospita questo percorso espositivo che racconta il concetto di muro: da simbolo di incomu- nicabilità ed esclusione a protagonista di un’operazione culturale che apre a molteplici prospettive. La mostra è un invito a scoprire il muro psicologico, il muro pubblico, il muro funzionale, il muro sociale, il muro politico, il muro espressivo e il muro della memoria. Ognuna di queste dimensioni è esplorata attraverso installazioni interattive, realizzate appositamente per la mostra, e con opere d’arte a tema realizzate da artisti di diverse epoche, da Piranesi ad Arnaldo Pomodoro, da Fontana a Christo, dai Pink Floyd alla giovane artista giapponese Hitomi Sato. Un viaggio attorno e dentro al muro, in un percor- so storico che va dalle mura di Gerico al muro di Berlino, fino ai muri della contemporaneità che la mostra permette di scoprire. Giovedì, venerdì, sabato e domenica: ore 10-20 (ultimo ingresso ore 19) Lunedì martedì e mercoledì: riservato a gruppi, scuole ed eventi (su pre- notazione). € 14,00/€ 12,00/€ 10,00/€ 7,00 051 583439.
fino al 27 maggio
Mostra ViVian Maier
Palazzo Pallavicini. La vita e l’opera di Vivian Maier sono circondate da un alone di mistero che ha contribuito ad accrescerne il fascino. Tata di mestiere, fotografa per vocazione, non abbandonava mai la macchina fotografica, scattando compulsivamente con la sua Rollei- flex. È il 2007 quando John Maloof, all’epoca agente immobiliare, acquista durante un’asta parte dell’archivio della Maier confiscato per un mancato pagamento. Capisce subito di aver trovato un tesoro prezioso e da quel momento non smetterà di cercare materiale riguardante questa misteriosa fotografa, arri- vando ad archiviare oltre 150.000 negativi e 3.000 stampe. La mostra presenta 120 fotografie in bianco e nero realizzate tra gli anni ‘50 e ‘60 insieme a una selezione di im- magini a colori scattate negli anni ‘70. Figura imponente ma discreta, decisa e intransigente nei modi, Vivian Maier ritraeva le città dove aveva vissuto - New york e Chicago - con uno sguardo curioso, attratto da piccoli dettagli, dai particolari, dalle imperfezioni ma anche dai bambini, dagli anziani, dalla vita che le scorreva davanti agli occhi per strada, dalla città e i suoi abitanti in un momento di fervido cambiamento sociale e culturale. Immagini potenti, di una folgorante bellezza che rive- lano una grande fotografa. E sue fotografie non sono mai state esposte né pubblicate mentre lei era in vita, la maggior parte dei suoi rullini non sono stati sviluppati, Vivian Maier sembrava fotografare per se stessa. Osservando il suo corpus fotografico spicca la presenza di numerosi autoritratti, quasi un possibile lascito nei confronti di un pubblico con cui non ha mai voluto o potuto avere a che fare. Il suo sguardo austero, riflesso nelle vetrine, nelle pozzanghere, la sua lunga om- bra che incombe sul soggetto della fotografia diventano un tramite per avvicinarsi a questa misteriosa fotografa.
fino a dom 6 maggio
roBerto daolio
MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna. Vita e incontri di un critico d’arte attraverso le opere di una collezione non intenzionale, una selezione di opere d’arte e documenti appartenuti a Roberto Daolio, prematura- mente scomparso nel 2013, la cui intera collezione entrerà prossimamente in possesso del museo grazie alla liberale volontà degli eredi. Le opere sono state donate dalle artiste e dagli artisti con cui il critico d’arte, fra i più attivi e stimati in ambito nazionale, ha intessuto fitte relazioni intellettuali e operative, di carattere sia professionale sia amicale. La raccolta costituisce quindi una significativa testimonianza, per quanto parziale, di una vicenda biografica densa di incontri e attraversamenti, dialoghi e scambi, che ha dato un impulso sostanziale alla crescita e alla diffusione dell’arte emergente. La mostra si articola per passaggi che consentono di individuare i principali tracciati della ricerca e dell’attività di Daolio, attraverso una scelta ragionata di un centinaio di pezzi dei circa 140 che compongono la donazione, alcuni dei quali sottoposti a interventi di restauro conservativo per questa occasione. € 6,00 intero / € 4,00 ridotto.
fino al 13 maggio
reVolutiJa.
da ChaGall a MaleViCh,
da rePin a KandinsKY
Capolavori dal Museo di Stato Russo di San Pietroburgo. MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna - Via Don Minzoni, 14. Circa 70 opere, capolavori assoluti provenienti dal Museo di Stato Russo di San Pietroburgo, in mostra nelle sale del MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna. L’arte delle avanguar- die russe è uno dei capitoli più importante e radicale del modernismo. Il periodo compreso tra il 1910 e il 1920 ha visto nascere a un ritmo vertiginoso scuole, associazioni e movimenti d’avanguardia diametralmente opposti l’uno all’altro. Capolavori dal Museo di Stato Russo di San Pietroburgo racconta gli stili e le dinamiche di sviluppo di artisti tra cui Nathan Altman, Natalia Goncharova, Kazimir Malevich, Wassily Kandinsky, Marc Chagall, Valentin Serov, Alexandr Rodchenko e molti altri, per dar conto della straordina- ria modernità dei movimenti culturali della
Russia d’inizio Novecento: dal primitivismo al cubo-futurismo, fino al suprematismo, co- struendo contemporaneamente un parallelo cronologico tra l’espressionismo figurativo e il puro astrattismo. La mostra è il fulcro di un ricco programma collaterale di manifestazioni afferenti al centenario della Rivoluzione di Ot- tobre, cui parteciperanno in primis l’Università degli Studi di Bologna e le principali istituzioni culturali cittadine. Giorni di chiusura: lunedì. Martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, dome- nica 10.00 - 19.00; sabato 10.00 - 20.00 (la biglietteria chiude un’ora prima). A pagamento. Tel. 051.71.68.808
fino al 3 giugno
utaGawa Kunisada
Museo di Palazzo Poggi - Sala di Arte Orientale mostra per il 30° anniversario del Centro Studi d’Arte Estremo-Orientale di Bologna. Mostra dedicata a Utagawa Kunisada (1786-1865). Popolarissimo ai suoi tempi, la sua fama superava quella di artisti a lui contemporanei come Hokusai. A lungo ingiustamente sottovalutato in Occidente, recentemente Kunisada è stato oggetto di numerose ricerche, pubblicazioni ed esposi- zioni a livello internazionale, che ne hanno rivelato la straordinaria statura artistica, assegnandogli un posto stabile nell’Olimpo dei maggiori artisti della xilografia ukiyo-e del XIX secolo, accanto a Hokusai, Hiroshige e Kuniyoshi. Kunisada è l’artista più prolifico dell’arte giapponese, avendo prodotto più di 40.000 opere fra stampe, libri e dipinti. La sua sterminata produzione di stampe dedicate al teatro kabuki rivela un’eccezionale ricchezza inventiva e fa di lui il maggior autore di stampe teatrali del XIX secolo. Un altro campo in cui si è distinto, lasciando numerosi capolavori, è quello della raffigurazione di bellezze femminili, un genere chiamato in giapponese bijinga. La collezione di stampe giapponesi ukiyo-e del Museo di Palazzo Poggi è ricca di più di 250 opere di Kunisada, la maggior parte delle quali è di proprietà della Fonda- zione del Monte di Bologna e Ravenna, che le ha cedute in comodato d’uso all’Università di Bologna. Per la realizzazione della mostra ne sono state selezionate circa 90 fra le più rap- presentative. Le stampe verranno presentate in tre esposizioni distinte, seguendo un itinerario cronologico, consentendo così di conoscere attraverso opere significative le principali fasi stilistiche della lunga e fruttuosa carriera artistica di Kunisada.Orari di apertura: da martedì a venerdì: 10 - 16; sabato, domenica e festivi: 10 - 18.
fino al 3 giugno
Moto BoloGnesi C.M
Trent’anni memorabili 1929-1959
Museo del Patrimonio Industriale - Via della Beverara 123. La mostra è incentrata sul periodo d’oro per Bologna nel settore pro- duttivo motociclistico: nei decenni 1920-’50 il territorio bolognese è infatti un centro di importanza nazionale in quest’ambito, grazie a una concentrazione senza eguali di piccole e medie aziende produttrici di moto finite (oltre 70 attive con alterne fortune in quegli anni) e un numero ancora maggiore in grado di fornire tutto ciò che serve per assemblare qualsiasi motociclo. In quegli stessi anni si situa l’avventurosa storia della C.M, non dis- simile da quella di molte aziende bolognesi. La mostra presenta 15 motociclette degli anni 1930-’50, tra i più importanti modelli realizzati dalla C.M e tra i più significativi esemplari presenti nelle collezioni di Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna. Un ricco apparato di immagini fotografiche e di cataloghi, in gran parte inedito, è visibile in tre proiezioni su schermo e a video. Giorni di chiusura: lunedì. Da martedì a venerdì h 9.00 – 13.00 sabato e domenica h 10.00 – 18.30. € 5,00/€ 3,00. Tel.051 6496611.
fino a dom 24 giugno
Bruna esPosito.
inConVeniente
Bruna Esposito, una delle più significative artiste italiane emersa negli anni Novanta, presenta un corpo di lavori ideati nel 2014 e ora visibili per la prima volta anche a Bologna. Si tratta di opere realizzate con materiali eterogenei che, rielaborati poeticamente e collocati negli spazi dell’arte, si fanno “rive- lazione” di un modo inedito di considerare il reale. Tutta la riflessione dell’artista ruota attorno al concetto di “inconveniente”, inteso come spunto per una riflessione sull’inaspet- tato, ossia quell’imprevisto che si manifesta senza essere atteso e che al suo rivelarsi suscita stupore, dubbio, interrogativi, e che può essere percepito sia come ostacolo sia, al contrario, come risorsa.
fino al 24 giugno
Meta-MorPhosis
Prima antologica italiana dell’artista cinese zhang dali.
Palazzo Fava. Palazzo delle Esposizioni. Pittore, scultore, performer, fotografo, Zhang Dali è definito street artist per l’irriducibile volontà di cercare un dialogo con tutti gli elementi che permeano lo spazio urbano. A Bologna, dove ha vissuto dall’89 al ’95 dopo la protesta di piazza Tienanmen, scoprì la graffiti art, forma artistica che portò poi in Cina diventatone il precursore. La sua arte racconta, attraverso un dialogo con la città e con i suoi abitanti, la trasformazione storica, sociale ed economica della Cina degli ultimi trent’anni. I suoi lavori, esposti nelle più impor- tanti gallerie e musei del mondo, sono frutto di uno sguardo profondamente umano. Nove le sezioni in cui sono raggruppate le 220 opere tra sculture, dipinti, fotografie e installazioni, che spaziano nella sua imponente produzione artistica. Giorni di chiusura: lunedì. Da marte- dì a domenica 10.00 – 20.00 (la biglietteria
chiude un’ora prima) Aperture straordinarie: Mercoledì 25 aprile 2018: aperto 10-20 Lu- nedì 30 aprile 2018: aperto 10-20 Martedì 1 maggio 2018: aperto 10-20 Sabato 2 giugno 2018: aperto 10-20. € 10,00. / € 8,00. Tel. 051.199.36.317
CarPi (Mo)
fino a domenica 17 giugno
alBert watson: Fashion Portraits & landsCaPes FotoGraFie dall’arChiVio BluMarine
a Musei di Palazzo dei Pio. L’esposizione, curata da Luca Panaro, presenta un centinaio di immagini che ripercorrono una decina di anni di lavoro di Albert Watson (uno dei fotografi più importanti e influenti del nostro tempo), tra gli anni Ottanta e i Novanta, quando il fotografo scozzese realizza ben dodici campagne per la Bluemarine. Watson, è universalmente riconosciuto come uno dei maestri della fotografia di moda; con oltre 100 copertine di Vogue e numerose campagne per le maggiori maison mondiali. Con questa iniziativa, Albert Watson ritorna a Carpi, qui, infatti, ha lavorato inserendosi nelle scelte comunicative e di immagine del brand carpigiano Blumarine, con un’allure sofisticata. Proprio dall’archivio dell’azienda provengono le fotografie e i book di queste campagne, oltre a un montaggio video di tutte le immagini. La mostra avrà un’ulteriore sezione nello spazio Blumarine del Museo della Città, dove sono presentati alcuni dei look fotografati da Watson. Sabato 7 aprile, ore 18.00 Inaugurazione mostra. Orari di visita Martedì e mercoledì: 10.00/13.00. Da Giovedì a domenica (festivi compresi): 10.00/13.00 - 15.00/19.00. Chiuso: Lunedì. 059/649955 - musei@carpidiem.it - www.palazzodeipio.it 059/649255 - iat@ carpidiem.it - www.incarpi.info
Ferrara
fino al 3 giugno 2018
la Collezione CaVallini sGarBi. da niCColò dell’arCa a Gaetano Pre- Viati. tesori d’arte Per Ferrara Oltre 100 capolavori della collezione Ca- vallini Sgarbi esposti nelle sale del Castello Estense. 130 opere tra dipinti e sculture, dall’inizio del Quattrocento alla metà del Novecento, raccolte in circa quaranta anni di collezionismo appassionato da Vittorio Sgarbi con la madre Caterina “Rina” Cavallini e con la presenza silenziosa di Giuseppe Sgarbi, e provenienti dalla Fondazione Cavallini Sgarbi. Elisabetta Sgarbi, per il tramite della propria Fondazione, ha voluto che questa mostra raccontasse, nel luogo più rappresen- tativo della città di Ferrara, non solo la storia di una straordinaria impresa culturale, ma anche quella di una famiglia ferrarese che all’arte ha dedicato tutte le proprie energie. La mostra si apre con un capolavoro del Rinasci- mento italiano, il San Domenico in terracotta modellato nel 1474 da Niccolò dell’Arca. Prenotazioni visite guidate: 0532244949; diamanti@comune.fe.it. A pagamento. € 12 - € 8 - € 5 - € 4 - € 3.
fino al 10 giugno
stati d’aniMo. arte e PsiChe
tra PreViati e BoCCioni
Palazzo dei Diamanti. Curatori: Maria Grazia Messina, Fernando Mazzocca, Chiara Vorra- si. La mostra si propone di posare uno sguardo nuovo sull’arte italiana di fine Ottocento. Nella rassegna verrà infatti indagata per la prima volta la poetica degli stati d’animo e con essa uno dei fondamentali apporti del nostro paese all’arte moderna. Opere manifesto quali Ave Maria a trasbordo di Giovanni Segantini, la Maternità di Gaetano Previati, il trittico degli Stati d’animo di Umberto Boccioni, e altri im- portanti esiti dell’arte italiana e internazionale tra Otto e Novecento, condurranno i visitatori in un viaggio nei territori dello spirito. Opere dei protagonisti della scena artistica dell’epo- ca, dai maestri del simbolismo e divisionismo, come Segantini, Previati, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Angelo Morbelli e Medardo Rosso, fino a quelli dell’avanguardia futurista, i più giovani Balla, Carrà e soprattutto Boccio- ni. Intero € 13, ridotto € 11, gratuito bambini sotto i 6 anni. Tel.0532 244949.
Jesolo (Ve)
fino al 27 maggio
Grande Mostra sull’eGitto
Reperti da musei internazionali e ricostruzioni in scala 1:1. Spazio Aquileia al Lido di Jesolo. L’evento culturale presenterà al pubblico reperti unici e suggestive ricostruzioni delle piramidi in un format innovativo, coinvolgente e interattivo dedicato espressamente alle sco- laresche di ogni ordine e grado, alle famiglie, ma anche agli appassionati di egittologia,
soddisfacendo per spessore scientifico anche i cultori e gli studiosi dell’antico Egitto e delle sue pratiche funerarie. La mostra archeologica offrirà l’opportunità di esplorare di persona due camere sepolcrali egizie: la tomba dell’artigiano Pashed e la leggendaria tomba di Tutankhamon, “il faraone fanciullo” dodice- simo re della XVIII dinastia egizia, scoperta da Howard Carter nel 1922, entrambe ricostruite in scala 1:1. All’unicità della visita alle camere funerarie si unirà l’emozione dell’osservare da vicino reperti originali antichissimi provenienti dalle più importanti collezioni egizie dei musei italiani e stranieri, per la prima volta riuniti nella medesima esposizione e valorizzati da descrizioni testuali interessanti e avvincenti. Offre ai suoi visitatori una vera e propria esperienza, e per questo non mancheranno postazioni multimediali, dove per i più piccoli la conoscenza si combinerà con l’attività ludica, la scoperta, la meraviglia, tramite animazioni video, proiezioni interattive, olo- grammi e schermi touch.
MaMiano di traVersetolo (Pr)
fino al 1° luglio
Pasini e l’oriente
luCi di terre lontane
Alla Fondazione Magnani Rocca. Oriente di fascino e mistero, di paesaggi sconfinati e odalische, di suggestive rovine, di terre lontane, di meraviglie ed esotiche bizzarrie. Quando la prima traduzione delle ‘Mille una Notte’ si diffonde in Europa all’inizio del Settecento, nasce una nuova corrente di gusto che diventerà presto una vera moda per tutto ciò che viene da Turchia, Persia ed Egitto e che vedrà in Alberto Pasini (Busseto 1826-Cavoretto 1899), pittore e viaggia- tore, uno dei suoi interpreti più raffinati. Quella di Pasini è una storia che contiene altre storie, dipinti come diari di viaggio, orizzonti immaginifici in cui lo spettatore può abbandonarsi, questa mostra raccoglie oltre cento opere fra dipinti e lavori grafici.
Modena
fino al 13 maggio
da CorreGGio a GuerCino. CaPolaVori su Carta della Collezione dei duChi d’este
La mostra espone una piccola selezione della prestigiosa collezione di disegni dei duchi d’Este. Da liberi studi d’invenzione fino a veri e propri disegni preparatori, la scelta riguarda alcuni dei grandi maestri emiliani già presenti in Galleria Estense con le loro opere pittoriche. Una finestra sui depositi del museo che svela il processo creativo a monte del lavoro finito, e che consente raffronti diretti e uno sguardo diverso sullo stile, la tecnica e i segreti del comporre di grandi maestri del Cinque e Seicento: Correggio e Lelio Orsi, pro- seguendo con Ludovico, Annibale e Agostino Carracci, fino allo Scarsellino, a Guido Reni e Guercino. Ai tradizionali disegni su carta di questi maestri, si affiancano tre preziose miniature su pergamena di Bonaventura Bisi, poliedrica figura di esperto consigliere sul mercato della grafica nel pieno Seicento, legato ai Medici e agli Este. 6 euro; 3 euro ridotto. Ingresso gratuito sino a 18 anni. La prima domenica del mese, ingresso gratuito per tutti. Tel: 059/4395715.
fino al 3 giugno
il rosso e il rosa,
woMen and Ferrari
the untold storY
Una storia rosa in un mondo rosso. Una pre- senza iniziata in punta di piedi, un approccio timido a quel mondo delle competizioni automobilistiche e dello sviluppo tecnologico nato molti anni fa come feudo maschile. Ma la passione non conosce sesso, e anno dopo anno le donne si sono avvicinate al mondo dei motori, ed in particolare alla storia della Ferrari, condividendo l’amore per la velocità e subendo il fascino delle forme create dai designer di Maranello. Tecnologia ed elegan- za si sono fuse, dando forma a capolavori che hanno raccolto consensi oltre il mondo maschile. Le Ferrari si sono confermate non solo un prodigio di ingegneria, ma anche vere e proprie icone di stile, celebrate nel passato ed ancor più nel presente. Ma c’è anche un altro aspetto in questa storia, ed è quello delle donne passate dal sedile passeggero all’impugnatura del volante, confermando che la guida è un piacere universale. Un amore a tutto campo, quello tra il mondo femminile e la Ferrari: un legame che questa mostra racconta attraverso l’esposizione di modelli di ogni epoca guidati da donne eccezionali del mondo dello spettacolo, della nobiltà e dello sport. Intero € 16 - ridotto euro 6. Tutti i giorni ore 9.30-18.00 - da aprile ad ottobre ore 9.30-19.00. Tel: 059/4397979
Milano
fino al 6 maggio 2018
leonardo 39.
la Costruzione di un Mito
Museo Nazionale della Scienza e della Tecno- logia Leonardo da Vinci. Mostra documentaria
che attraverso documenti, volumi, fotografie, disegni e oggetti storici provenienti dalle
collezioni, dall’archivio e dalla biblioteca del Museo, ripercorre la genesi e il contesto della mostra del 1939 e i suoi sviluppi, fino ad arrivare alla nascita del Museo stesso nel 1953. Nel 1939 al Palazzo dell’Arte di Milano furono esposti molti dipinti, disegni e codici di Leonardo insieme alle opere degli allievi. Fu inoltre costruita con grandissima cura un’enorme quantità di modelli di mac- chine tratte dai suoi disegni. In pieno clima di autarchia, l’immagine di Leonardo che emerge dalla mostra è quella dell’inventore capostipite di una tradizione italica che, dal Rinascimento a Guglielmo Marconi, è destinata a svettare su tutti gli altri popoli rivendicando i propri primati scientifici e tecnologici. Questa lettura, depurata dai tratti ideologici più compro- mettenti, ha avuto influenza duratura anche dopo la caduta del fascismo, consacrando anche all’estero l’immagine di Leonardo da Vinci come genio universale, anticipatore delle più disparate scoperte scientifiche: un mito più che mai vivo ancora oggi. Costo del biglietto: compreso nel biglietto d’ingresso al Museo: intero 10 €, ridotto 7.50 €. T.39 02 48 555 1. info@museoscienza.it. www. museoscienza.org
fino al 25 giugno
Post zanG tuMB tuuuM.
art liFe PolitiCs: italia 1918-1943 Fondazione Prada. La mostra esplora il sistema dell’arte e della cultura in Italia tra le due guerre mondiali, partendo dalla ricerca e dallo studio di documenti e fotografie storiche che rivelano il contesto spaziale, temporale, sociale e politico in cui le opere d’arte sono state create, messe in scena, nonché vissute e interpretate dal pubblico dell’epoca. Il periodo storico tra il 1918 e il 1943 è caratterizzato in Italia dalla crisi dello stato liberale e dall’affermazione del fascismo, nonché da una costante interdipendenza tra ricerca arti- stica, dinamiche sociali e attività politica. Le opere in mostra, documentano la produzione artistica e culturale del periodo tenendo conto di una pluralità di aspetti e ambienti in cui è realizzata ed esposta: dall’atelier d’artista alle collezioni private, dalle grandi manifestazioni pubbliche alle esposizioni e rassegne d’arte italiana in ambito nazionale e internazionale, dalle architetture ai piani urbanistici, dalla gra- fica alla prima produzione in serie di arredi. 02 5666 2611. info@fondazioneprada.org
fino al 4 novembre
outFit ‘900
Costume Moda Immagine. Abiti per le grandi occasioni nella moda di Palazzo Morando a cura di Gian Luca Bovenzi, Barbara De Dominicis, Ilaria De Palma La grande colle- zione di abiti e accessori antichi e moderni di Palazzo Morando permette di realizzare mostre annuali sui temi più significativi. Nel 2018 protagonista è la donna nel Novecento e i suoi outfit indossati in occasioni speciali: matrimonio, debutto in società, ballo, prima a teatro e serata di gala. Per l’occasione vengono esposti abiti preziosi degli anni Venti, oggetto di un recente restauro, realizzati dalle maison parigine Worth e Liberty.
fino al 3 giugno al Mudec
Frida Kahlo. oltre il Mito
Frida Kahlo. Oltre il mito è un progetto espo- sitivo frutto di sei anni di studi e ricerche, che si propone di delineare una nuova chiave di lettura attorno alla figura dell’artista, evitando ricostruzioni forzate, interpretazioni sistema- tiche o letture biografiche troppo comode, e con la registrazione di inediti e sorprendenti materiali d’archivio. La mostra riunirà in un’unica sede espositiva per la prima volta in Italia e dopo quindici anni dall’ultima volta tutte le opere provenienti dal Museo Dolores Olmedo di Città del Messico e dalla Jacques and Natasha Gelman Collection, le due più importanti e ampie collezioni di Frida Kahlo al mondo, e con la partecipazione di autorevoli musei internazionali che presteranno alcuni dei capolavori dell’artista messicana mai visti nel nostro Paese. Orari lunedì 14.30-19.30, mart. - merc.9.30-19.30, giov.- ven.- sab. 9.30-22.30, dom.9.30-20.30. Aperture straordinarie: Mart.1 maggio 9.30 - 19.30, Sab.2 giugno, 9.30 – 22.30.
importanti musei e collezioni pubbliche e private europee. Primeggiano alcune delle più significative tele di soggetto politico e civile dipinte dall’artista lungo un arco di tempo che corre dalla fine degli anni Trenta alla metà degli anni Settanta. T.011 4429518 gam@ fondazionetorinomusei.it
treViso
fino al 3 giugno 2018
“auGuste rodin. un Grande sCul- tore al teMPo di Monet”
Museo di Santa Caterina. È l’esposizione conclusiva delle celebrazioni per il primo centenario dalla scomparsa dell’artista francese (1840-1917), a completamento di un programma di grandi esposizioni che ha visto coinvolti anche il Grand Palais di Parigi e il Metropolitan di New york.
Varese
fino al 9 dicembre 2018 BarrY X Ball –
the end oF the storY
FAI – VILLA E COLLEZIONE PANZA Castello Sforzesco
Fedele alla scultura antica, l’opera di Barry X Ball è un puro omaggio alle opere del passato, in particolar modo di quelle italiane. La sua ammirazione non termina in una semplice mimesis di forma e materia, ma al contrario si traduce in d’après ricchi di lirismo poetico. Se il neoclassicismo era caratterizzato da un approccio scientifico all’arte del passato, quel- lo di Barry X Ball è un approccio tecnologico. Cittadino della contemporaneità, della quale non rinnega l’appartenenza ma ne biasima la mancanza di energia e vigore, Barry X Ball ripercorre la storia dell’arte, proiettandola al di là dei confini della tradizione, sfumando i limiti imposti tra arte e tecnica. A partire da un’attenta osservazione e analisi delle opere, lo scultore californiano da vita ad una rilettura in chiave moderna delle opere provenienti dalle più grandi collezioni dei musei. Grazie ad un complesso processo tecnologico, fatto di scanner 3D, macchine digitali ad alta risoluzione, potenti computer e software per creare modelli 3D, le sculture digitalizzate sono manipolate successivamente per dare vita a delle nuove opere prime. A questa tecnologia contemporanea Barry X Ball unisce l’utilizzo di materiali tradizionali la pietra e il marmo, protagonisti della storia della scul- tura, materiali immuni al passare del tempo, creando un vero e proprio contrasto. Nella corsa alla perfezione di X Ball, la scelta dei materiali utilizzati (onici, lapislazzuli, marmi, alabastri, eccetera)
PieVe
di Cento (Bo)
fino al 17 maggio MaGi’900:
le nuoVe sCulture PerManenti
Venezia
fino al 26 agosto
FulVio roiter
FotoGraFie 1948-2007
La Casa dei Tre Oci presenta la prima retrospettiva dedicata al grande Fulvio Roiter! 200 fotografie, per la maggior parte vintage, raccontano l’intera vicenda artistica del fotografo veneziano. La mostra riper- corre l’intera carriera fotografica di Fulvio Roiter, presentandosi come la più completa monografica mai realizzata sull’autore e la prima dopo la sua recente scomparsa. Il percorso racconta gli immaginari inediti e stupefacenti che rappresentano Venezia e la laguna, ma anche i viaggi a New Orleans, Belgio, Portogallo, Andalusia e Brasile. Ne derivano 9 sezioni, ciascuna espressione di uno specifico periodo della vita e dello stile di Roiter: L’armonia del racconto; Tra stupore e meraviglia: l’Italia a colori; Venezia in bianco e nero: un autoritratto; L’altra Venezia; L’infinita bellezza; Oltre la realtà;
Oltre i confini; Omaggio alla natura; L’uomo senza desideri. Aperto tutti i giorni
dalle 10 alle 19 Chiuso il martedì.
Via Rusticana. Presentazione delle nuove sculture permanenti di Simon Benetton, Sara Bolzani, Nado Canuti, Giuseppe Cavallini, Girolamo Ciulla Lorenzo Guerrini, Gianni Guidi, Emilio Mattioli, Mauro Mazzali, Marco Pellizzola Graziano Pompili, Simona Ragazzi, Ivo Sassi, Giovanni Scardovi, Guglielmo Vec- chietti Massacci, Cordelia Von Den Steinen, Nicola Zamboni, Sergio Zanni. Continua a espandersi, e a sorprendere nei suoi continui sviluppi, il progetto del MAGI’900, il grande spazio museale privato che presto sarà non solo un semplice museo, ma il cuore di un vero e proprio quartiere dell’arte concepito per entrare in contatto con il pubblico in ogni momento del vivere quotidiano.
torino
fino al 24 giugno
renato Guttuso.
l’arte riVoluzionaria nel Cin- Quantenario del ‘68
MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna (deposito permanente dell’Associazione Enrico Berlinguer). Una importante e mirata esposizione alla pittura di Renato Guttuso (Bagheria, Palermo 1911 - Roma 1987), presenza di forte rilievo nella storia dell’arte italiana del Novecento e figura nodale nel dibattito concernente i rapporti tra arte e società che, nel secondo dopoguerra, ha significativamente accompagnato un ampio tratto del suo cammino. Curata da Pier Giovanni Castagnoli, con la collaborazione degli Archivi Guttuso, la mostra raccoglie e presenta circa 60 opere provenienti da