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GuIda al TEmpO l l bER0se
I gue a a a pagina 42
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arte
boloGna
fino al al 1 marzo 2020
CHaGall soGno e
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MaGia
a a a a a a a a a a a a a a a a a Palazzo Albergati una mostra dedi- cata al al grande artista russo Circa 160 opere - - tra tra dipinti disegni acquerelli e
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incisioni - - che raccontano attraverso il fil il filo conduttore della sensibilità poetica poetica e
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magica l’originalissima lingua poetica poetica di Marc Chagall Chagall Curata da Dolores Duràn Ucar la mostra Chagall Chagall Sogno e
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Magia è organizzata e
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prodotta dal dal Arthemisia Aperto tutti i i i i i i i giorni dalle 10 00 00 alle alle 20 00 00 fino al 18 aprile
3 body ConFiGurations
Orari: lunedì-sabato ore 10-19
ingresso gratuito
Partendo dal rapporto del del corpo dell’ar- tista che agisce nello spazio pubblico e
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privato la la la mostra offre la la la possibilità di vedere per per la la la prima volta in Italia un’at- tenta selezione di di opere fotografiche di di Claude Cahun un’altrettanta e
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significa- tiva selezione delle opere fotografiche di di VALIE EXPORT e
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una riproposizione di di un un progetto fotografico della fine degli anni Novanta di Ottonella Mocellin L’esposizione si si si presenta come la la la pos- sibilità di di approfondire un ambito della storia dell’arte del del del 900 ampiamente caratterizzata dall’uso dei dispositivi extra artistici quali il corpo la la fotogra- fia e
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la la la performance Le tre importanti presenze sottolineano la la riflessione estetica e
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progettuale di un’occupazione tanto fisica quanto mentale della della propria propria identità della della della propria propria prassi progettuale come anche della della necessità di indagare i i i i i i i i i rapporti fra il corpo dell’artista e
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lo spazio dell’architettura della natura e
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dell’illusione Fondazione del del del del del Monte Via delle Donzelle 2
Cento (Fe)
fino al 15 febbraio 2020
eMozione baroCCa il GuerCino a a a a a a Cento Una mostra che documenta l’evoluzio- ne ne stilistica dell’artista centese dalla formazione alla alla maturità Pinacoteca San Lorenzo e
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Rocca La mostra presenta 27 dipinti 32 affreschi e
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20 disegni opere in in gran parte parte appartenenti al al al patrimonio culturale cittadino mai più esposti al al al pubblico dopo il terremoto del del del 2012 come le
le
tele della della Cappella Barbieri della della Chiesa del del del del Rosario cappella di fami- glia del del del pittore ricostruita all’interno del del del percorso espositivo insieme ad altre opere della Pinacoteca Civica di Cento attualmente inagibile Chiuso lunedì Da martedì a a a a a a a a domenica 10 00 00 00 00 / / 13 00 00 00 00 – 15 00 00 00 00 / / 19
00 00 00 00 Intera: 12 € € ridotta: 9€ Tel: 051 6843334 Faenza (ra)
fino al 13 aprile
2020
PiCasso la la sFida della CeraMiCa
In mostra al al MIC di Faenza 50 pezzi unici provenienti dalle collezioni del Musée National Picasso-Paris Museo Internazionale delle Ceramiche - - - Viale Alfredo Baccarini 50 La mostra è realiz- zata grazie alla preziosa collaborazione del del Musée Picasso Picasso di di Parigi e
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fa parte del del progetto “Picasso Mediterranée” che in in due anni ha portato in in Europa la realizzazione di di oltre 40 eventi e
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più di di 70 istituzioni coinvolte Una sezione spe- ciale è dedicata al al rapporto tra Picasso e
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Faenza con l’esposizione di di documenti e
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fotografie mai esposti ed appartenenti all’archivio storico del MIC Chiuso lune- dì Euro 14 00 Tel 0546 697311
Ferrara
fino al 1 marzo 2020
Ferrara
Ferrara
ebraiCa
Gli ebrei e
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un rapporto millena- rio e
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indissolubilmente intrecciato Meis Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e
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della Shoah - via via Piangipane 81 Un viaggio nel tempo facendo cogliere la la peculiare identità e
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principali tappe della antica e
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ancora vitale comunità ebraica ferrarese Le prime notizie di di inse- diamenti ebraici in in città si hanno a a a a a à a a a a a a partire dal XII secolo ma pare che i i i i i i i i i i i i i i primi ebrei fossero arrivati attorno all’anno 1000 La maggiore fioritura della comunità risale al al Quattrocento quando le
le
zone di residenza degli ebrei si si spostano da via via via Centoversuri a a a a a a a a a a a a via via via via dei Sabbioni oggi via via via via Mazzini e
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via via via San Romano Nel 1485 il romano Ser Mele acquista l’attuale edificio comunitario di di via Mazzini uno dei più antichi d’Europa ancora in in uso Il suo lascito testamentario alla comunità prevede il divieto di di di di alienazione e
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la condizione che l’edificio ospiti per sempre un un luogo comune riservato al rito Sorgo- no infatti in in in in in via Mazzini tre sinagoghe quella quella quella italiana oggi trasformata in in in in in sala sociale quella quella quella tedesca e
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quella quella quella fanese “Ferrara ebraica” racconta tutto
questo e
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lo fa attraverso oggetti dei quali vengono spiegate l’origine e
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l’uso documenti e
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testimonianze: dal Talled (lo scialle usato dagli uomini per le
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preghiere del mattino o o o o o o o o o o o dopo aver recitato una benedizione) appartenuto al rabbino Leone Leoni che durante le
le
persecuzioni fasciste tenta di fermare lo scempio nelle Sinagoghe alla mitica profumeria Finzi vero punto di di riferimento cittadino Il documentario re- alizzato grazie al al contributo dell’Istituto di di di Storia Contemporanea di di di Ferrara
– Isco e
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interviste a a a a a a a a a a a firma di di Ruggero Gabbai integrano il racconto ricomponendo i i fi i i i i i i i i i i tasselli di una storia ancora viva e
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che ch guarda avanti Perché Ferrara
ebraica ha un un passato da da da custodire e
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un un futuro da costruire Giorni di d chiusura: lunedì Tutti i i i i i ì i i i i i i i sabati e
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domeniche sono previste delle visite guidate a a a a a a a a partenza fissa alle alle ore 15 00 (con ritrovo in biglietteria alle alle 14 45) Co- sto sto della visita guidata: € 5 5 00 a a a a a a a a a a a persona gratuito
fino a a a a a a a a a 6 anni (costo del del biglietto escluso) € € 10 00/€ 8 00 00 tel 0532 769137 Biglietteria: 342 5476621
fino al 15 marzo 2020
la Collezione
FranCo Farina
Arte e
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avanguardia a a a a a a a a a a a a Ferrara
Ferrara
1963/1933 Ferrara
Ferrara
si si impone come un centro propulsivo per l’arte d’avan- guardia grazie all’attività di di di Franco Farina
memorabile direttore della Civica Galleria d’Arte d’Arte Moderna Pa- diglione d’Arte d’Arte contemporanea - - - C C so Porta Mare 5 La dinamica program- mazione espositiva a a a a a a a a a a a a a a a a a a a Palazzo dei Diamanti di di Franco Farina
ha dato vita ad una stagione costellata di di eventi e
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personalità internazionali che ha lasciato una testimonianza tangibile nella collezione di opere d’arte a a a a a a a a a a a a a a lui appartenuta Questo patrimonio è stato recentemente donato alla città da Lola Bonora storica direttrice del Centro Video Arte ferrarese e
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sua compagna di di di vita arricchendo straordinariamente le
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collezioni cittadine Dipinti sculture disegni e
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grafica della collezione Farina
con opere delle Gallerie d’Arte Moderna e
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Conteporanea al al fine di evocare l’effervescente panorama culturale di di quegli anni Procedendo in un percorso che dagli studi e
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opere su carta dei maestri Carlo Carrà Giorgio de de de Chirico e
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Filippo de de de Pisis muove verso lo spazialismo e
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l’informale di Lucio Fontana ed ed Emilio Vedova il il New Dada di di Robert Rauschenberg e
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sperimentazioni cinetiche di di Getulio Alviani e
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Gianni Colombo Il Nouveau Réalisme e
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la la la pop art di Mimmo Ro- tella é e
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Mario Schifano la la la collezione di di Franco Farina
diviene occasione per rileggere l’arte contemporanea attraverso lo sguardo di d un illustre ferra- rese Martedì-domenica 9 30-13 00 00 00 00 00 / 15 00-18 00 00 00 00 00 € € 4 4 4 4 00 00 00 00 00 ridotta: € € 2
2
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00 00 00 00 00 Tel: 0532 244949 iMola (bo)
fino al 3 maggio 2020
ayrton MaGiCo
L’anima oltre i i i i i i i i limiti
Museo Multimediale Autodromo di di Imola - - Checco Costa - - Piazza Ayrton Senna da Silva 3 Lo spettatore sarà catapultato in uno spazio metafisico e
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atemporale dove si si racconterà attraverso una complessa e
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innovativa rete di di di supporti digitali la vita di di di di di Ayrton Senna proprio nel luogo che lo ha visto protagonista assoluto di di di indi- menticabili imprese sportive Il percorso espositivo suddiviso in in 5 macro-temi sarà un susseguirsi di di di immagini audio e
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filmati concessi dagli archivi RAI che permetteranno allo spettatore di accompa- gnare Senna nei momenti topici della sua carriera: dal 1984 anno del del del debutto in Formula 1 1 e
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del del suo primo Gran Gran Premio di San Marino passando per il il mitico Gran Gran Premio del del Brasile del del 1991 quando vinse per la prima volta davanti al suo pubblico fino ad arrivare a a a a a a a a a a a a a a a a quel 1° maggio dove da campione pilota e
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uomo si trasforma in mito È qui che lo lo spettatore diventa Ayrton salendo metaforicamente sulla sua monoposto: finzione e
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realtà si si mescola- no no no fino a à a a a a a a creare un ambiente espositivo sospeso nel tempo e
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facendo vivere allo spettatore qualcosa di assolutamente ina- spettato spettato Questa visita altamente immer- siva la prima nell’ambito del motorsport
a a a a essere concepita in questo modo è resa possibile dall’utilizzo di tecnologie innovative e
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uniche nel loro genere e
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sarà impreziosita da da tanti memorabilia legati al al al al grande pilota: dal casco al al al al suo kart fino all’ultima monoposto di Formula 1 guidata dal dal campione brasiliano Giorni di d d d chiusura martedì Orario: dal dal dal lunedì al al al al al venerdì dalle dalle 11
alle alle alle alle 19
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domeni- ca dalle dalle 10 alle alle alle alle 20 Tel 0542 655 143 Modena fino al 7 giugno 2020
storie d’eGitto
Per la la prima volta viene esposta in- tegralmente la la la raccolta egiziana del del Museo formatasi alla fine dell’Ottocen- to to Costituita da un’ottantina di reperti riconducibili ai temi della della regalità del del del rituale funerario e
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della della devozionalità templare è stata sottoposta nell’ultimo anno a a a a a a a a a a un articolato progetto di di di studio indagini diagnostiche e
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interventi con- servativi che che che hanno interessato reperti archeologici e
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resti umani fra i i i i i i i i i i i i i quali la mummia di d un bambino Orario: da martedì a a a a a a a a a a venerdì ore ore 9 › 12 sabato domenica e
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festivi festivi ore ore 10 - - 13 e
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Lunedì non festivi festivi chiuso
fino al 13 aprile
2020
KeNRO IZU reQuieM For PoMPei FMAV - MATA
via della Manifattura dei Tabacchi 83 Una mostra di di grande suggestione dedicata a a a a a a a à a Pompei per l’occasio- ne ne presterà alcune riproduzioni dei celebri calchi in gesso delle vittime dell’eruzione e
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che successivamente la ospiterà nei propri spazi espositivi Protagonista è il fotografo giapponese Kenro Izu (Osaka 1949) da da sempre affascinato dalle vestigia delle civiltà antiche L’esposizione propone una selezione di di 55 immagini inedite donate da da Kenro Izu alla Fondazione di di Modena scattate tra le
rovine di di Pompei dove l’artista ha collocato con un poetico gesto di pietà le
copie dei dei calchi originali dei dei corpi che che spiccano come bianche sagome umane Orari: mercoledì giovedì e
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venerdì: 11-13 / 16-19 sabato domenica e
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festivi: 11- 11- 19
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Aperta 25 dicembre e
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1° gennaio: 16-19 Costo del biglietto: Intero € € 6 6 Ridotto € € 4 Ingresso gratuito
mercoledì e
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prima domenica del mese Telefono 059 2032919 fino al 13 aprile
2020
biCi daVVero! VeloCiPedi FiGurine e
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altre storie Museo della Figurina Palazzo Santa Margherita - Corso Canalgrande 103 Un lungo viaggio di due secoli nella storia della bicicletta raccontata attraverso 350 pezzi tra tra album e
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figurine Tra le
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curiosità una sezione che celebra Fausto Coppi a à a a a a a a a a a a cent’anni dalla nascita e
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una serie di di biciclette d’epoca come la la penny-farthingdi fine Ottocento La rassegna curata da Francesca Fontana e
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Marco Pastonesi con il patrocinio della Federazione Ciclistica Italiana è un atto d’amore verso questo rivoluzionario mezzo di di trasporto simbolo di di libertà libertà “La libertà libertà del pedalare – scrive Marco Pastonesi - correre viaggiare sconfinare perfino sorpassarsi e
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superarsi perché fin fin in sella non si si si si si è è mai soli c’è sempre qualcuno con con cui confrontarsi è è e
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accompagnarsi ed è se
stessi E poi anche la libertà di sognare fantasticare inventare” Il per- corso espositivo si si si apre con la sezione più squisitamente storica che analizza l’evoluzione della bicicletta e
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celebra i i i i i i i i i i i i i i suoi pionieri: a a a a a a a a a a partire dal barone tede- sco Karl Drais Drais von Sauerbronn che nel 1817 inventò la la la Draisina una “mac- china da da corsa” spinta dalla sola forza delle gambe passando per Pierre ed Ernest Michaux che negli anni sessanta dell’Ottocento applicarono i i i i i i i fi i i i pedali alla ruota anteriore fino alle rivoluzionarie e
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leggerissime biciclette fin in carbonio dei nostri giorni Agli esordi la bicicletta era definita “cavallo d’acciaio” e
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i i i i i i i fi i i i i i i i i i fi i cicli- sti “cavalieri” Le figurine documentano quindi l’evoluzione dell’abbigliamento mutuato per gli gli uomini da da quello dei fantini costituito da da casacche in in in in in seta stivali e
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cappellini ippici in in in in seguito rimpiazzati da abiti più pratici che lasciano scoperte gambe e
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braccia È però il il il vestiario femminile a a a a a a a a a a subire le
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trasformazioni maggiori: il il il nuovo mezzo di di trasporto rende necessario l’abbando- no delle gonne gonne ottocentesche a a a a a a a a a a favore di di gonne-pantalone galosce e
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stivaletti per muoversi agevolmente senza rinunciare all’eleganza Una sezione della mostra mette in evidenza quanto guidare una una bicicletta per per una una donna fosse comunque molto più complicato che che per per un un un uomo: basti pensare che che la versione femminile del del del modello Ariel aveva due pedali su un solo lato della grande ruota anteriore per cui le
signore erano costrette a a a a a a a a a a a a a a a cavalcare all’amazzone L’uso del del biciclo da parte delle donne viene costantemente osteg- giato sia sia dai dai moralisti che lo ritenevano poco decoroso sia sia dai dai medici secondo cui sconvolgeva il sistema nervoso danneggiava gli organi di di riproduzione ed ed esponeva al rischio di di di di cadute Inoltre era opinione diffusa che che una velocipedista perdesse quella grazia e
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quel quel fascino che che si si si si conveniva a a a a a a a a a a a a a una signora: lo sforzo fisico arrossiva la pelle e
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gli gli occhi scompigliava i i i i i i i i i i fi i fi i i i capelli e
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rinsecchiva il fisico È solo tra la fine dell’Ottocento e
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l’inizio del del Novecento supportata anche dalle riviste femminili dedicate al al al cavallo meccanico che la la la moda della bicicletta si si diffonde in in modo capillare e
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persino al gentil sesso si si riconoscono gli effetti benefici del pedalare La mostra prosegue con con con una serie di di di di copertine di di di di riviste cartoline e
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bolli chiudilettera di di di di di norma tratti da car- telloni pubblicitari e
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dedicati a a a a a a a a a a a a a particolari marche di di bicicletta o o o o o o o o a a a a a a a a a a a componenti come selle fanalini e
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mozzi Tra quelle esposte alcune grafiche realizzate da artisti quali Plinio Codognato e
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Leopoldo Metlicovitz La sezione Attenzione ciclisti in in in fin in giro propone figurine di di fine Ottocento-inizio Novecento che ironizzano sulle difficoltà dei primi ciclisti e
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sul sul contrasto tra tra vecchi e
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nuovi mezzi raffigurando cani che azzannano ruote scontri con con pedoni e
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ca- valieri ingorghi stradali capitomboli vari Alcune serie dedicate al al al mondo del futuro prefigurano soluzioni innovative come i i fi i i i i i i i i i i fanali per per le
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auto per per evitare le
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collisioni con con ciclisti e
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pedoni pedoni al al buio o o o o o o o o o o o o la la nascita della Società protettrice dei pedoni pedoni contro i i i i i i i i i i i i nuovi mezzi di locomozione Queste ulti- me me introducono al al tema della sicurezza stradale su su cui cui la la mostra ha inteso porre l’accento e
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su su cui cui ancora tanto resta da da fare per scongiurare la la strage silenziosa che racconta la la morte di un ciclista al giorno Una parte dell’esposizione si si si concentra sui concorsi a a a a a a a premio associati alle figurine che conobbero un vero e
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proprio boom nell’Italia degli anni trenta: tra i i i i i i i i i i i i i vari regali da da scegliere o o o o o o premi da da vincere la bicicletta non manca quasi mai La mostra si si conclude con con le
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sezioni dedicate alle corse e
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ai ai ciclisti attraverso figurine di di campioni all’epoca conside- rati veri e
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propri eroi e
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imprese che nel dopoguerra restituirono agli italiani l’en- tusiasmo e
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la voglia di sognare dando loro nuovi simboli nei quali riconoscersi Una vetrina infine rende omaggio a a a a a a Fausto Coppi di cui nel nel 2019 ricorre il il centenario della della nascita e
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nel nel 2020
il il sessantesimo della della morte All’interno del del del percorso espositivo s’incontranoanche alcuni esemplari di biciclette come quella del ciclista Romeo Venturelli concessa in prestito dal Comune di Pavullo nel Frignano quella da da da barbiere proveniente dal museo Ciclocollection di di Riva del Garda e
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una penny-farthingdi fine ‘800 dalla collezione di di d d d Giannetto Cimurri Mercoledì-giovedì-venerdì: 11-13 e
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16-19 Sabato domenica e
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festivi: 11-19 €6 00/€4 00 00 Gratuità: mercoledì - - prima domenica del mese Tel 059 2033090 fino al 13 aprile
2020
yael bartana Cast oFF Palazzo Santa Margherita corso Ca- nalgrande 103 Personale dell’artista israeliana Yael Bartana (Kfar Yehezkel 1970) che che che presenta sei installazioni video e
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fotografiche che che che si si interrogano sul sul significato di concetti come “identità” “nazione” “rito” e
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sulle valenze anche politiche che che che che oggi più che che che che mai queste parole hanno nel mondo contemporaneo In un’Italia e
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in in un’Europa che stanno affrontando tensioni nazionaliste e
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spinte separatiste l’artista offre spunti di di riflessio- ne di di di grande interesse e
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sprona a a a a a a a a a a a sua volta il il pubblico a a a a a a a a a a a interrogarsi sul senso di di questi temi “Partendo dallo stile documentarista dei suoi primi lavori – – afferma Chiara Dall’Olio – – Yael Bartana è poi passata nella seconda metà degli anni Duemila a a à a a a a a a a à creare azioni rituali collettivi storie che che pur essendo verosimili sono in fin realtà finzioni filmiche allargando al al al al contempo lo sguardo al al al mondo europeo fin in in cui oggi vive” “L’ambiguità presente in in in queste vi- deo installazioni – – prosegue la la la curatrice – – è quella del confine fra fra realtà e
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finzione ma è anche la la la mescolanza fra fra uno stile docu- mentario è e
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una modalità di ripresa tratta dai film della propaganda sionista degli anni Venti e
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Trenta con momenti che pos- sono risultare quasi ironici fino alle ultime opere che portano all’estremo un’estetica raffinata e
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minimalista ma ma al al al contempo densa di di d d d stratificazioni di di d d d significati e
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simbologie” Mercoledì-giovedì-venerdì: 11-13 / 16-19 sabato domenica e
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festivi: 11-19 Intero € € 6 6 Ridotto € € 4 Ingresso gratuito: mercoledì e
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prima domenica del mese Tel 059 2032919 Milano
fino al 10 aprile
steFano de luiGi teleVisiVa Nei 32 scatti in bianco e
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nero esposti la narrazione si si concentra sull’universo televisivo italiano degli anni Novanta la sua storia i i i i i i i i i i i i i i i backstage e
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i i i i i i i i i i i i i i i personag- gi gi restituendo il fermo-immagine di un’epoca che che ci parla in in modo dram- maticamente attuale anche dell’oggi In un periodo compreso tra il 1994 anno del primo governo Berlusconi e
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il 2000 segnato dalla messa in onda del Grande Fratello primo reality show italiano Stefano De Luigi elabora il suo progetto fotografando i i i i i i i i i i i i i i i set televisivi di di di trasmissioni emblematiche di di di quel periodo creando un archivio di di di di imma- gini dell’entertainment – di di programmi come “Domenica In” “Non è la Rai” “I cervelloni” o o o o o o o “Macao” – insieme a a a a a a a a a a a una galleria di di ritratti di di presentatori e
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starlette da da Mara Venier a a a a a a a a a a a a a a a Wendy Windham da da Paolo Bonolis a a a a a a a a a a a Platinet- te Other Size Gallery by Workness via Andrea Maffei 1 1 1 dal lunedì al al al venerdì h h 10 - - 18 Sabato e
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dome- nica chiuso
ingresso gratuito
T 02 70006800 fino al 7 giugno un nuoVo debutto Per GeorGes de de de la tour
A dispetto del carattere difficile nel Sei- cento Georges de de La Tour era era annoverato tra i i i i i i i i i i i migliori pittori viventi: enigmatico maestro della luce Ma il suo astro fu presto dimenticato È solo ai primi del del Novecento che si torna a a a a a a a a a a a a a parlare di di di lui La prima mostra monografica dedicata in Italia all’artista barocco porta a a a a a a a a a a a a a a a a a a Milano
una nutrita selezione di di di dipinti provenienti da 26 collezioni distribuite in in in tre continen- ti Palazzo Reale reGGio eMilia
fino all’8 marzo 2020
WHat a a a a a a a a a a WonderFul World La lunga storia dell’Ornamento tra arte
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natura a a a a a a a a a a a a a a Palazzo Magnani e
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Chiostri di San Pietro Tel 0522 44 44 44 44 46 L’espo- sizione rivela i i i i i i i fi i i i i i significati profondi dell’or- namento visto non più come semplice e
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superficiale abbellimento ma quale feno- meno che investe la la quotidianità e
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il nostro rapporto con la la dimensione estetica Un affascinante percorso dall’età antica fino a a a a à a a a a a a a giungere alle esperienze moderne e
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contemporanee attraverso le
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opere di artisti quali Dürer Leonardo Piranesi Mucha Escher Picasso Matisse Balla Severini Warhol Haring e
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molti altri fino all’8 marzo 2020
“ritratto di GioVane
donna” del CorreGGio
Un capolavoro dal Museo Ermitage di di San San San Pietroburgo Chiostri di di San San San Pietro Pietro Pietro - Via Emilia San San San Pietro Pietro Pietro 44/c Esposizione di di di uno dei capolavori del Rinascimento: il il Ritratto di di di giovane donna di di di Antonio Al- legri detto il Correggio (c 1489-1534) L’opera eccezionale prestito dal Museo Ermitage di San Pietroburgo giunge in una delle terre d’elezione dell’artista reggiano a a a a a a a a a a a a cinque secoli dalla sua esecuzione attorno al al al 1520 grazie a a a a a a a a a a a a a à un accordo firmato dalla dalla città di Reggio Emi- lia e
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dalla dalla Fondazione Palazzo Magnani con con l’istituzione russa L’esposizione consentirà di riprendere anche lo stato dell’arte sui molti aspetti ancora incerti che caratterizzano il il dipinto: il il nome della persona ritratta l’interpretazione dei dei segni e
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dei dei simboli che la la ornano le
finalità per cui fu dipinta Martedì- ven 10-13 e
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15-19 sabato domenica e
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festivi 10-19
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aperture straordinarie: 26 dicembre e
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6 6 gennaio: gennaio: 10-19
10-19
1 1 1 1 1 1 1 gennaio: gennaio: 15-19 chiuso
i i i i i i i i giorni 23 24 25 e
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31 dicembre Intera: Euro 5/ 3 3 3 3 T 0522 454437-444420 torino
fino al 3 maggio 2020
HeLMUT NewTON wORKS Galleria Civica d’Arte Moderna e
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Con- temporanea da da martedì a a a a a a a a a a a a a domenica dalle 10 00 00 alle alle 18 00 00 Chiuso lunedì La biglietteria chiude un’ora prima Torino apre la la stagione espositiva del 2020
inaugurando la la grande retrospet- tiva Helmut Newton Works il progetto espositivo è a a a a a a a a a cura di di Matthias Harder direttore della fondazione tedesca che ha selezionato 68 fotografie con lo sco- po po di presentare una panoramica la la più ampia possibile della lunga carriera del del grande fotografo che sin dagli inizi non ha mai smesso di stupire e
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far scal- pore per per i i i i i i i i i i i i i i i suoi concetti visivi veramente unici Il risultato è un un insieme di di opere non solo particolarmente personali è e
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di di successo ma che che hanno raggiunto un un pubblico di di milioni di di persone anche grazie alle alle riviste e
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ai libri in cui sono apparse e
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alle alle mostre delle sue foto Nel percorso di mostra si spazia dagli anni Settanta con con le
numerose copertine per per per Vogue sino all’opera più tarda con con il il bellissimo ritratto di Leni Riefenstahl del 2000 offrendo la la possibilità ai visitatori di comprendere fino fin in fondo il il suo lavoro come come mai prima d’ora Quattro sezioni che rendono visibile come come in questo lungo arco di tempo Newton abbia realizzato alcuni degli scatti più potenti e
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innovativi del del suo tempo Numerosi ritratti a a a a a a a a a perso- naggi famosi del del Novecento tra tra i i i i i i i i i i quali Andy Warhol (1974) Gianni Agnelli (1997) Paloma Picasso (1983) Catheri- ne ne Deneuve (1976) Anita Ekberg (1988) Claudia Schiffer (1992) e
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Gianfranco Ferré (1996) Delle importanti campagne fotografiche di moda invece sono esposti alcuni servizi realizzati per per Mario Valenti- no e
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per per Thierry Mugler nel 1998 oltre a a a a a a a a a a una serie di di importanti importanti fotografie ormai iconiche per le
più importanti importanti riviste di di moda internazionali Il chiaro senso esteti- co di Newton pervade tutti gli ambiti della sua opera oltre alla moda anche nella nella ritrattistica e
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nella nella fotografia di di di nudi Al centro di di di tutto
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donne donne ma l’interazione tra uomini e
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donne donne è un altro motivo fre- quente della sua opera Helmut Newton morì improvvisamente il 23 gennaio 2004 a a a a a a a a a a a a Los Angeles prima di poter assistere alla completa realizzazione della Fondazione a a a a a a a a lui dedicata Costo del del biglietto: intero 10 € € ridotto ridotto 8 € € gruppi di di di minimo 15 persone persone persone persone con disabilità ridotto ridotto ridotto under 25 25 6 6 € ridotto ridotto giovani e
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studenti da 6 6 fino a a a a a a 25 25 anni compiuti con docu- mento e
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tesserino universitario Gratuito per per minori di di di 6 anni Accompagnatori di di di persone con disabilità Integrato Mostra e
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Museo 14 € Tel 011 4429518
Verona
fino al 5 aprile
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il il teMPo di GiaCoMetti
DA CHAGALL A A A A A A A A A A KANDINSKY
AL AL GRAN GUARDIA Alberto Gia- cometti è stato il principale scultore del Novecento Dall’idea di rendergli omaggio in Italia nasce questa grande mostra realizzata grazie alla decisiva collaborazione della Fondazione Aimé e
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Marguerite Maeght di Saint-Paul-de- Vence che presta oltre settanta opere dello stesso Giacometti dalle sculture più celebri ai ai disegni ai ai dipinti La mostra punta la sua luce con una una scelta di di di una una ventina di di di dipinti celebri sul clima della pittura in in in Francia con opere tra gli altri di di Braque Chagall Miró Kandinsky Derain Léger compresi nei decenni dai Venti ai ai ai Cinquanta cioè precisamente il tempo della lunga permanenza a a a a a a a a a a a Parigi di di Giacometti Quadri spesso di di di grande formato che arricchiscono di di pura bellezza le
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sale Info 0422 429999 ViCenza
fino al 13 aprile
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ritratto di donna il soGno deGli anni Venti e
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lo sGuardo di di ubaldo oPPi Basilica Palladiana
L’amicizia femminile il il il il il sogno il il il il il doppio riflesso nello specchio il il il il il rapporto tra il il pittore e
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la la la modella donne fiere al al punto da divenire feline la la la la nostalgia di di di paradisi perduti ma anche la la la cru- dezza della della realtà sono i i i i i i i temi centrali della della mostra Dipinti meravigliosi abiti bellissimi gioielli sogni di di esotismo desideri di di viaggi e
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amori pervadono lo lo spazio espositivo in dialogo bellissimo con l’architettura della basilica palladiana L’effetto sarà magico rievocando quegli Anni Venti in cui come scrisse la la prima critica d’arte donna la la la potente Marghe- rita Sarfatti “la pittura appare tra tutte l’arte magica per eccellenza” Tutti i i i i i i i i i i i i i giorni 10-18 La biglietteria chiude 30
minuti prima Intero € € 13 Ridotto Ridotto e
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Gruppi € € € 11
11
Ridotto Ridotto minorenni (da 11
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Scuole € € 5 Gratuito bambini da 0 0 a a a a a a a a a a a 10 anni anni giornalisti con tesserino accompagnatori di di di persone con disabilità Tel Tel prevendita: +39 +39 0444 0444 326418 326418 Tel Tel informazioni: +39 +39 0444 0444 326418 326418 info@mostreinbasilica it pag 40 • • N 02 02 02 • • 08-02-2020