Page 168 - SAGRE E BORGHI MODENA
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 SERRAMAZZONI
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    NUMERI UTILI
  Municipio
Piazza T.Tasso, 7 ........ 0536-952202
Biblioteca comunale
Via Roma, 301 .......... 0536-951210
PIT – Punto Informazioni Turistiche
Piazza T.Tasso, 7 ........ 0536-952118
Comune di Serramazzoni
     Serramazzoni è un comune di 8.200 abitanti circa situato all’interno del parco del Frignano.
Ha una storia relativamente recente. E’ solo a seguito della costruzione della Via Vandelli (1749), poi della Via Giardini (1776), che in questo crinale, citato negli Statuti di Modena del 1327 come “Serra de Legorzano”, si venne a formare col passare degli anni un borgo il quale poi, assumerà im- portanza ed individualità da quando nel 1860 il Comune, costituito nell’ambito della nuova distrettuazione dei territori modenesi dell’ex Stato Austro-Estense, fu trasferito da Monfe- stino a Serramazzoni assumendo la denominazione Comu- ne di Monfestino in Serramazzoni.
DA VEDERE
BORGO DI MONFESTINO
Il borgo di Monfestino è dominato dall’antico castello me- dioevale ben conservato, del quale si possono apprezzare le rotonde torri e le possenti mura.
La parte più antica della rocca, che in tempi remoti si pre-
sentava con un’alta torre quadrata circon- data da possenti mura, doveva costituire un avamposto dello sbar- ramento difensivo del Castro Feroniano che ritardò di circa duecen- to anni la penetrazione da parte dei Longobar- di nel territorio della montagna soggetto alla Chiesa ed all’Esar- ca di Ravenna. Successivamente Mon- festino fu retto prima dai Da Savignano,
poi, dal 1401, dai ferraresi Contrari che ne ricevettero l’in- vestitura feudale - con quella di Vignola e Savignano - da Nicolò III d’Este, e infine fu venduto dal duca di Ferrara nel 1577 alla famiglia Boncompagni che lo tenne sino al 1796.
CASCATE DEL BUCAMANTE
Le cascate del Bucamante si trovano nella stretta vallata del Bucamante, racchiusa tra Monfestino ed il Monte Cornaz- zano e rappresentano uno dei più pregevoli e suggestivi am- bienti naturali della collina modenese. Le cascate si trovano nel punto più infossato e fitto di vegetazione della vallata del Bucamante. Si tratta di alcuni salti d’acqua di media entità formati dal Rio Bucamante, il più importante affluente del torrente Tiepido.
Il nome “Bucamante” deriva dalla leggenda di due amanti: l’aristocratica Odina e il giovane pastore Titiro, i quali, non potendo vivere alla luce del sole il loro amore, ostacolato dalla famiglia di lei, si suicidarono gettandosi in quelle ac- que che da quel giorno furono chiamate “Buca degli aman- ti”, da cui il nome Bucamante.
PIEVE DI SANTA MARIA ASSUNTA
Nel borgo di Rocca Santa Maria si trova una delle più belle ed antiche pievi della montagna modenese. Edificata tra l’ottavo e il nono secolo, fu donata nel 1108 al Vescovo di Modena da Matilde di Canossa. Sorta su una rupe quasi inaccessibile che domina la pittoresca valle del torrente Fos- sa, era annessa a un antichissimo fortilizio che faceva parte di una serie di torri e luoghi fortificati a presidio della vallata, con Nirano, Fogliano, Torre delle Oche e Spezzano.
Dal 1038 appartenne al marchese Bonifacio di Toscana e quindi a sua figlia Matilde di Canossa, che la cedette nel 1108 al vescovo di Modena.
Gli splendidi capitelli databili all’XI secolo, in stile preroma- nico o romanico precoce, sono ornati da intrecci vegetali, con foglie e fiori stilizzati, nastri e volute, e sono ritenuti fra i
 166 Modena Sagre e Borghi
 








































































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