IMOLA: A SAN DOMENICO LA MOSTRA DI NICOLA VERLATO
(Imola, 29/10/2024) – E’ interamente dedicata all’artista Nicola Verlato la grande mostra che Imola Musei presenta fino al 19 gennaio 2025 nelle sale espositive del Museo San Domenico.
Curata dal direttore di Imola Musei, Diego Galizzi, e organizzata dal Comune di Imola – Imola Musei grazie al supporto della Galleria Giovanni Bonelli di Milano, Mith Generation presenta più di cinquanta opere appositamente selezionate per rappresentare al meglio il percorso espressivo dell’artista: per la maggior parte dipinti, ma anche disegni e sculture. Si tratta della più importante rassegna antologica mid-career dell’artista dopo i recenti eventi espositivi che lo hanno visto protagonista alle Terme di Diocleziano e al Maschio Angioino di Napoli.
Pittore, scultore e digital artist, Nicola Verlato (Verona, 1965) è noto a livello internazionale per la sua particolare ricerca incentrata sul rapporto tra pittura, arti plastiche e new media, proponendo un’estetica nuova e spiazzante, ispirata in parte all’arte rinascimentale e seicentesca, in parte alle sollecitazioni contemporanee tratte dal cinema, dai cartoons, dai videogame e dalle tecnologie di realtà virtuale.
Quello di Verlato è un linguaggio originalissimo, stupefacente e per certi versi dissacrante, che si confronta con il mondo moderno in veloce trasformazione e con le narrazioni del nostro tempo, individuando storie e soggetti che possano incarnare una sorta di mitologia del contemporaneo. Tra surrealismo pop, accademismo e iperrealismo visionario, l’artista indaga il nostro immaginario in continuo mutamento e i processi di formazione delle mitologie di ieri e di oggi, offrendo il suo pennello alla loro necessità di prendere forma attraverso l’arte. Osservare la modernità con le sue narrazioni, elaborare immagini inedite, senza preconcetti o preclusioni, estrarle dal tempo ordinario per inserirle nella dimensione permanente del mito. È questo il percorso creativo di Verlato, e per compierlo guarda necessariamente all’antichità e a come gli eroi protagonisti delle tradizioni orali si sono sedimentati nelle coscienze degli uomini ed hanno preso possesso dello spazio attraverso il processo di formalizzazione degli artisti. Nasce da qui l’intenso ciclo esposto in mostra dedicato a Pier Paolo Pasolini, protagonista con la sua stessa esistenza e con la sua morte di una sorta di sacrificio dell’arte poetica, oppure l’interesse per alcune icone pop del nostro tempo, come James Dean, capofila di una serie di drammatiche immagini che alludono ai nostri destini apparentemente attratti verso il precipizio.
Forte di una cultura figurativa che si è formata con lo studio della grande tradizione artistica del passato, dalla statuaria antica all’arte rinascimentale fino a Pontormo e Caravaggio, Verlato combina le iconografie e i canoni dell’arte classica con un universo di suggestioni visive contemporanee, dando luogo a combinazioni sorprendenti e di grande impatto, ricche di contaminazioni col mondo della fantascienza, dei fumetti, dei videogames e delle tecnologie di modellazione in 3D.