FORMIGINE: NEL CARTELLO IL RIFERIMENTO AL BALSAMICO
(Formigine, Una grande insegna da questa mattina affianca il cartello che annuncia l’ingresso a Formigine – sia a Corlo che a Casinalbo – e avvisa chi entra in città: qui si approda ufficialmente in “Terra di Balsamico”. Con questo messaggio Formigine fa da apripista a un’iniziativa corale lanciata dalla Consorteria del Balsamico Tradizionale di Spilamberto, che auspica che la stessa insegna arrivi a essere affissa in tutte le 22 cittadine modenesi che accolgono un’Acetaia Comunale.
L’Acetaia di Formigine è nata quasi 50 anni fa, originariamente custodita nel sottotetto di Villa Gandini; dal 1994 è condotta dal maestro Giorgio Ferrari e nel 1997 è stata spostata in Villa Benvenuti, dov’è tuttora ospitata. E’ intitolata a Francesco Aggazzotti, primo sindaco di Formigine nell’Italia Unita, avvocato, agronomo ed enologo: da una sua lettera del 1862 si è ricavato il disciplinare di produzione per la denominazione di origine protetta dell’Aceto Balsamico Tradizionale. Oggi l’Acetaia Comunale di Formigine è a un passo da un imporante riconoscimento: l’idoneità alla Dop; manca solo l’ultimo passaggio formale, atteso tra qualche giorno.
“C’è una grande cultura del Balsamico sul nostro territorio: ogni anno sono tanti i formiginesi che partecipano e che vengono premiati al Palio di San Giovanni. Ringraziamo la Consorteria per il lancio di questo progetto che speriamo possa diventare un volano per tutta la provincia di Modena nei mesi della ripartenza dopo la pandemia” afferma il Sindaco di Formigine Maria Costi.
L’Acetaia di Formigine – composta da due batterie da cinque barili ciascuna e da una botte madre – non è la sola a essere in attesa del bollino Dop: delle 22 Acetaie Comunali della nostra provincia 14 sono già certificate e a loro si aggiungeranno a breve anche quelle di Castelvetro, Camposanto e l’Acetaia Ducale di Modena (presso l’Accademia). Complessivamente si parla di 74 batterie, 469 barili, 32 barrique, cilca 20mila litri di capienza e 17mila di giacenza.